Chi paga l’Imu sulla seconda casa, in caso di dichiarazione dei redditi, ha diritto a uno sconto sull’IRPEF. Lo ha confermato Vieri Cerani, sottosegretario all’Economia che, presentando i dati definitivi sul gettito dell’imposta, ha sottolineato che l’IMU pagata sulle abitazioni non principali non affittate sostituisce anche l’Irpef e le addizionali dovute per il periodo d’imposta 2011.

Cosa significa in parole povere? Questo significa che a giugno 2013, momento di dichiarazione dei redditi, chi ha pagato l’IMU otterrà una riduzione Irpef. Le stime parlano di una riduzione complessiva sul territorio italiano pari a circa 1,6 miliardi, corrispondente a una media di circa 93 euro a testa.

Si tratta quindi di un’agevolazione che risulterà gradita ai proprietari di seconde case che risultano sfitte: in questo caso, l’aumento dell’IMU viene compensato quindi, in tutto o in parte, dal mancato pagamento dell’Irpef. Come ottenere questo sconto? Semplice, il rimborso dell’Imu avviene in maniera del tutto automatica. In fase di dichiarazione dei redditi é sufficiente non compilare il rigo relativo proprio alla voce in questione.

L’assorbimento dell’IMU da parte dell’IRPEF é precisato anche nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n.5/E del 11 marzo 2013, nella quale si sottolinea che l’Imu sostituisce Irpef sugli immobili non affittati o non locati, sui quali non deve essere pagata l’Irpef. L’Agenzia chiarisce inoltre che, anche se l’Imu non ha natura di imposta sul reddito, l’effetto di compensazione tramite Irpef trova applicazione nell’ambito del TUIR, il quale esclude dalla base imponibile Irpef, il reddito fondiario prodotto dagli immobili non affittati o non locati soggetti a Imu. Infine, si precisa che la definizione di “beni non locati” ricomprende sia i fabbricati sia i terreni, non locati, ma anche quelli concessi in comodato gratuito.