Introdotto in forma sperimentale nel 2006, da allora ogni anno, tutti i contribuenti possono scegliere la destinazione del 5 per mille delle tasse pagate allo stato. In pratica, il cittadino non deve sborsare nulla: è direttamente lo stato che, rinuncia a una parte di IRPEF già raccolta (dalla nostra busta paga ogni mese), per donarla all’ente da noi scelto.

Il contribuente può decidere di donare il 5 per mille a favore di associazioni senza scopo d lucro, quindi di volontariato, Onlus, università, enti di ricerca scientifica, comuni e associazioni sportive, nonchè ad enti che si occupano di tutela di beni culturali e paesaggistici. La scelta quindi spazia da enti come l’Enpa, a Emergency, a quella di devolvere la quota al comune di residenza. Come destinare il 5 per mille con il CUD, quali documenti usare e come compilarli per fare la donazione?

Il contribuente può dare il 5 per mille dell’IRPEF pagato, firmando in uno dei 5 riquadri che si trovano sui modelli relativi alla dichiarazione dei redditi (Modello Unico e 730). Chi ha ricevuto il CUD dal proprio datore di lavoro, di solito, nella stessa busta che contiene il CUD, si trova un’apposita scheda allegata, da compilare per la donazione del 5 per mille. Il modulo andrà compilato con il codice fiscale dell’ente beneficiario e con la firma del contribuente. Chi desidera destinare il 5 per mille al comune, non deve inserire alcun codice fiscale, basta infatti apporre la firma nell’apposito riquadro.

E’ possibile effettuare una sola scelta: non possiamo scegliere più di un ente. Se non sappiamo ancora a chi devolvere il nostro 5 per mille (che ricordiamo, non é obbligatorio), ogni anno, sul sito dell’Agenzia delle Entrate é possibile reperire un elenco completo degli enti verso cui é possibile donare la quota.