Posto di lavoro da precario? Poca liquidità a disposizione? Nessuna banca ci vuole concedere un mutuo? Le attuali condizioni del mercato del lavoro e di quello immobiliare non sono delle più rosee: sempre meno persone riescono ad acquistare una casa di proprietà e i prezzi degli immobili stanno anche scendendo.

Se nonostante il ribasso dei prezzi delle case, ci rendiamo conto di non essere nelle condizioni di poter sottoscrivere un mutuo, l’affitto con opzione di acquisto potrebbe essere un’alternativa interessante, strategia di vendita che tra l’altro sta conoscendo una larga diffusione in questi ultimi anni. Come funziona l’affitto con riscatto?

In pratica con questa nuova formula gli inquilini possono trasformare l’intera somma pagata per l’affitto della casa, in una quota mensile per l’acquisto dell’immobile. Come? È più semplice di quanto si possa pensare: le due parti (il proprietario dell’immobile e l’affittuario) sottoscrivono, contestualmente, il contratto di locazione (questo genere di contratti solitamente va da 2 a 5 anni) ed un contratto di opzione. Grazie a questo contratto di opzione l’inquilino avrà la possibilità di acquistare la casa, a scadenza e prezzo concordati. Si tratta di un’opzione, che non impone l’obbligo di acquisto alla scadenza: semplicemente l’affittuario (chi prende la casa in affitto), alla scadenza potrà decidere se comprare la casa o meno.

Come si calcola il prezzo della casa da pagare alla scadenza? Semplice anche questo: il prezzo pattuito per il futuro ed eventuale acquisto è pari alla differenza tra il prezzo della casa e la somma degli affitti (canoni di locazione) che l’affittuario dovrà pagare. Se per esempio la casa vale 150.000 euro e paghiamo 1000 euro al mese per 5 anni: 1000 x 60 = 60 mila euro. L’importo da pagare se decidiamo di acquistare la casa, sarà quindi di 90.000 euro.

L’affitto con riscatto rappresenta quindi un’interessante alternativa all’acquisto della casa per chi, pur avendo un buon reddito mensile, non dispone dell’acconto oppure non può accedere a un classico mutuo. Ma anche chi magari dispone dell’acconto o può accendere un mutuo, con questa formula può tranquillamente rimandare l’acquisto della casa e l’accensione di un mutuo a un secondo momento. per un importo sicuramente inferiore.

Cosa succede se l’affittuario non esercita l’opzione di acquisto? Nulla, non é infatti assolutamente obbligato a comprare l’appartamento. Potrà quindi, in accordo con l’affittante, proseguire a pagare il canone fissato nel contratto di locazione, oppure fare disdetta e liberare l’immobile (con preavviso di sei mesi).

In caso di disdetta ovviamente, all’affittuario non saranno restituiti i canoni di locazione.