Sebbene i cittadini svizzeri siano stanchi di dover competere con il flusso di stranieri che raggiunge ogni anno il territorio elvetico (nel 2014, il 50,3% degli svizzeri si è detto a favore del ritorno alle quote fisse di immigrazione), ci sono ancora possibilità per gli italiani che intendono aprire una partita IVA in Svizzera.

Una partita IVA infatti, o comunque un’attività, genera reddito e occupazione per il Paese, per cui generalmente è vista di buon occhio. Il Paese infatti, al contrario dell’Italia, non divora imprenditori e libero professionisti con un fisco insostenibile e una burocrazia a dir poco complessa. Artigiani, liberi professionisti e commercianti hanno così buone opportunità nel paese elvetico. Vediamo cosa sapere e cosa fare.

Svizzera

Come aprire una partita IVA in Svizzera

Dal 1° gennaio 2011, é entrata in vigore la legge federale sul numero d’identificazione delle imprese, la quale prevede che. ogni impresa o attività con sede in Svizzera, sia attribuito un IDI, ossia un numero unico d’identificazione. Attenzione. è un numero di identificazione, che non corrisponde alla nostra partita IVA (di seguito vedremo perchè).

Così come in Italia, anche in Svizzera, chi vuole avviare un’attività in proprio può aprire:

– un’attività indipendente, che corrisponde alla nostra ditta individuale. Ci sono però moltissime differenze (e vantaggi) rispetto all’Italia: la partita IVA è obbligatoria solo se si prevede un giro d’affari di almeno 100.000 franchi annui, altrimenti non è necessaria. Se quindi prevedi un volume di affari inferiore a 100.000 franchi, ti basta avere l’IDI, la partita IVA non è obbligatoria. Se invece superi questo volume, ti sarà attribuito anche un numero IVA (che comprenderà, in questo caso, anche il numero IDI) e sarà nel formato “CHE-123.456.789 IVA”.

– Una società. I modelli societari principali sono la società anonima e la società a garanzia limitata.

Di solito un piccolo artigiano propende per l’attività indipendente, poichè è più semplice da gestire, da aprire (così come in Italia si preferisce la ditta individuale rispetto alle società, quando si tratta di piccole imprese). Ovviamente, se intendi aprire l’attività con un socio, anche se piccola, dovrai per forza aprire una società.

Procedura per l’apertura di un’attività indipendente

– Bisogna annunciare la propria attività indipendente all’Ufficio delle assicurazioni sociali del cantone in cui hai la residenza. Le entrate della tua attività saranno sottoposte alle trattenute AVS/AI (i contributi di previdenza sociale, il nostro equivalente INPS).

– Iscriviti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero): potrai così evitare vincoli fiscali con l’Italia.

– Ogni anno poi, riceverai una dichiarazione fiscale (formulario della dichiarazione dei redditi) da compilare, dove dovrai dichiarare tutte le tue entrate.

Se fatturerai a clienti italiani, devi fatturare senza Iva (anche se possiedi il numero IDI/IVA, in quanto superi i 100.000 fr annui)), perchè l’Iva va caricata solo sulle fatture emesse a clienti svizzeri. Il cliente italiano deve ricevere la fattura senza IVA e poi farsi autofattura per pagare le tasse in Italia. Questo però a te non interessa: tu devi solo fare fattura senza IVA e poi deve vedersela il cliente italiano col fisco italiano.

Aliquote fiscali in Svizzera

Il sistema fiscale svizzero prevede tre diversi tipi di tassazione:

– nazionale (imposta federale),
– cantonale (imposta cantonale),
– comunale (imposta comunale).

La parte di tasse più consistente va pagata ai cantoni e dai comuni. Di seguito le aliquote:

– Imposta federale diretta sugli utili: é l’ imposta nazionale e è valida e uguale per tutti, pari al 7.83%;
– Imposta sull’utile cantonale: varia da cantone a cantone e varia tra il 4.4% e il 19%. C’è quindi molta “concorrenza” tra cantone e cantone.
– Imposta sull’utile comunale: anche questa varia da comune a comune ed è molto concorrenziale, poichè varia dal 4% al 16%.

In tutto quindi, la tassazione fiscale totale varia tra il 16% e il 25%

Aliquota IVA in Svizzera

L’imposta sul valore aggiunto ordinaria, in Svizzera, é pari solo all’8%, tra le più basse in Europa.. Per gli alberghi l’IVA è del 3.8%, per i beni di consumo quotidiano addirittura si paga un’IVA pari solo al 2.5%. A cure mediche e istruzione, non viene applicata l’IVA.