Hai fatto il barman per una vita, ma ora finalmente é arrivato il momento di prenderti le tue soddisfazioni e metterti in proprio: hai deciso di diventare imprenditore di te stesso e dopo aver fatto la tua esperienza, stai per aprire il tuo bar. e qui iniziano le “noie” burocratiche, tipiche di questo Paese. Per esempio, come ottenere la licenza per un bar, a chi rivolgersi, come fare? Cosa occorre per aprire un bar?

Su questo aspetto ci sono stati dei cambiamenti recentemente, i quali hanno dato luogo a fraintendimenti e confusione tra coloro che si apprestano ad avviare la propria attività lavorativa. In questa guida cercheremo di fare chiarezza a tanti dubbi che assalgono i nuovi imprenditori, di bar, ristoranti, chioschi.

Bar

Le licenze di una volta, servivano a “bloccare” il moltiplicarsi di bar e ristoranti. In poche parole non permettevano di aprire più di un tot di bar in una determinata zona. Oltre alle licenze, occorreva rispettare anche una distanza minima fra una attività e l’altra. Ora queste attività sono state liberalizzate (llegge 248/2006; circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n.3635/C) e ognuno può aprire un locale dove e quando vuole. Le licenze quindi, almeno quelle di una volta, sono state liberalizzate. Tuttavia, delle limitazioni continuano a persistere.

Ecco cosa devi fare se vuoi aprire un locale nuovo.

I limiti da rispettare

1. Limiti comunali. Alcune città possono imporre delle limitazioni ad alcune aree. Per esempio a Firenze non si possono aprire più nuovi locali in centro. Così anche a Roma e Napoli. Quindi sebbene le leggi siano cambiate, alcuni comuni, per casi specifici, si regolano diversamente.

2. Destinazione d’uso. La nuova attività che andrà aperta deve avere una destinazione d’uso commerciale e (a volte) di somministrazione.

3. Requisiti urbanistici. Il bar o altro locale deve rispettare alcune norme dettate dal comune. Per esempio non deve creare disagio e rumori per gli abitanti, etc.

4. Requisiti edilizi. Il bar deve rispettare i requisiti richiesti a livello di lavoro e sanitario.

In alcune città, per ottenere la licenza, il comune decide in base ai “punti”, ossia per ogni requisito di cui sopra, si assegna un punteggio e si rilascia la licenza solo se si raggiunge un certo numero di punti (cosiddetta licenza a punti).

5. Requisiti professionali. Non bisogna dimenticare che, chi vuole aprire un bar, per prendere la licenza deve dimostrare di conoscere il settore. Occorre quindi avere un diploma conseguito presso la scuola alberghiera, oppure aver seguito appositi corsi SAB (sono corsi tenuti da centri di formazione certificati. Per conoscere i corsi presenti nella tua città, puoi rivolgerti alla Camera di Commercio, Confesercenti o alla Confcommercio.

Quanto detto finora vale se intendi aprire un bar nuovo. Se invece stai per comprarne uno già esistente, non dovrai più pagare la licenza a chi ti vende il bar. Piuttosto, il vecchio proprietario potrebbe chiederti una somma corrispondente all’avviamento, che sarà tanto più alta quanto è alto il giro d’affari del bar.