I contratti di locazione e affitto devono registrati presso l’Agenzia delle Entrate, qualunque sia la somma pagata dall’inquilino: il reddito derivante dagli affitti é a tutti gli effetti tassabile e quindi il locatore deve versare le imposte dovute. Come registrare un contratto di locazione con cedolare secca? La cedolare secca é un regime sostitutivo a quello ordinario, ed é facoltativo: in pratica quando si stipula un contratto di locazione, si può scegliere se optare per il regime di tassazione ordinaria o per il regime sostitutivo (cedolare secca).

Quando va fatta questa scelta? Al momento della stipula del contratto? Assolutamente no, la scelta va fatta dopo la stipula del contratto, precisamente al momento della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate. In pratica quindi, il locatore stipula il contratto con l’inquilino e poi va a registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate. Vediamo come si fa.

Il locatore, entro 30 giorni dalla stipula del contratto, deve registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate. Il contratto può essere registrato:

on line: questo metodo di registrazione é obbligatorio per gli agenti immobiliari e per chi ha almeno 10 immobili. È facoltativo per tutti gli altri locatori.

– in maniera cartacea: questa é la maniera più tradizionale e preferita da chi non é particolarmente portato per gli strumenti informatici, oppure preferisce fare queste cose di persona, magari per chiedere anche qualche spiegazione all’impiegato che accetterà la propria pratica. Per registrare il contratto in questo modo, occorre recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate e compilare il Modello 69 (a questi link il Modello 69 in formato pdf e le istruzioni per la compilazione). Proprio nel modello 69 va indicata la scelta di optare per il regime della cedolare secca.

– dando incarico a un consulente abilitato (commercialista, Caf, ecc.) o a un delegato.

Aderendo alla cedolare secca, sul reddito derivante dall’affitto, verseremo solo un’imposta sostitutiva (cedolare secca, pari al 21% o al 19% del reddito derivante dall’affitto) invece delle tradizionali imposte di registro, bollo, Irpef e relative addizionali. Insomma: una sola, unica tassa al posto di tante.

Sei sicuro di voler optare per il regime sostitutivo? Scopri qui se e quando conviene la cedolare secca sugli affitti!