Abbiamo acquistato o ricevuto in eredità un piccolo/grande terreno agricolo e ora vogliamo pensare come sfruttarlo al meglio? Sfruttare un terreno, che sia in Sicilia, in Calabria, in Piemonte o in Toscana, si può. Anzi, si deve: non possiamo certo lasciarlo morire, incolto e trascurato! I terreni possono offrire buone capacità di rendimento, che di questi tempi non sono certo da trascurare.

Lo sfruttamento di un terreno agricolo, non solo ci potrebbe permettere di risparmiare su frutta e verdura (se decidiamo di utilizzarlo per piantagioni), ma anche di proteggere il nostro capitale. In tempi di incertezza nei mercati finanziari tradizionali, le quotazioni dei terreni agricoli sono aumentate dello 0,5% (dati 2011 Coldiretti). Troppo poco? Decisamente no, considerando che nello stesso arco di tempo, l’Ftse Mib ha perso quasi il 36% del suo valore.

Tipologia di terreno

Prima di capire come sfruttare un pezzo di terra, dobbiamo capire di che terreno si tratta: ci sono infatti terreni e terreni. Occorre quindi informarsi su quale sia la migliore coltura da mettere in atto: vigneti, alberi da frutto, olivi. Tutto dipende dal tipo di terreno: cosa é meglio piantare? La scelta migliore potrebbe essere la produzione di ortaggi o di verdure. Se il terreno non é piccolo, ma abbastanza generoso, potremmo pensare anche di allevare animali, come galline, maiali, o ancora cavalli.

Stima dei costi di investimento

Per un piccolo terreno i costi sono sicuramente inferiori rispetto a un campo da 3/4 ettari. Non dobbiamo contare solo i costi di piante o semi, ma anche di acqua e attrezzatura per la manutenzione. Se per esempio abbiamo un terreno grande, ma non il capitale per farlo rendere, potremo valutare l’idea di affittarlo. In questo modo l’affittuario lo sfrutterà e noi percepiremo un reddito.

Un occhio alla concorrenza

Visitiamo le altre aziende agricole (di successo) della zona, valutiamo i vari sistemi per sfruttare il terreno agricolo: un’attenta analisi della concorrenza, é necessaria per comprendere al meglio il proprio campo d’azione e perchè no, prendere anche spunto.