Ogni anno, dalla dichiarazione dei redditi tramite modello Unico o 730, il contribuente calcola se ha versato imposte inferiori a quanto dovuto, oppure, al contrario, se ha versato imposte in misura maggiore. In quest’ultimo caso il contribuente ha diritto a essere rimborsato.

Se la dichiarazione dei redditi é stata presentata con il modello 730, la situazione é molto più semplice, poichè il rimborso sarà accreditato direttamente nella busta paga (o pensione INPS) di luglio/agosto. Diverso é il discorso per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi con modello Unico, per i quali i tempi si allungano incredibilmente.

Tassazione

Se con il modello 730 i contribuenti che hanno un lavoro da dipendente, ottengono il rimborso IRPEF dopo pochi mesi dalla dichiarazione dei redditi, lo stesso non può dirsi per chi ha presentato il modello Unico, per cui i tempi di rimborso si allungano fino a due, tre, quattro anni.

Ci sono due modi per ottenere il rimborso IRPEF

1. Tramite riporto o compensazione: il contribuente indica nel modello Unico la volontà di riportare il credito all’anno successivo o tramite compensazione del credito con altre tasse o tributi da versare. In questo caso quindi, il rimborso si ottiene quasi subito: compensando il credito con altri debiti o, al massimo, compensandoli l’anno successivo, quando si presume id avere un debito.

2. Se il contribuente non può vantare crediti con l’Agenzia delle Entrate e non prevede di andare in “rosso” l’anno successivo, non sceglie la compensazione, ma il rimborso diretto. Il contribuente quindi, sul quadro RX dovrà comunicare il proprio IBAN e le altre coordinate bancarie utili per il bonifico utile ad accreditare il rimborso.

Come si può sollecitare il rimborso ed evitare che trascorrano anni?

Nel passato l’Agenzia delle Entrate aveva istituito uno sportello apposito (però solamente per i contribuenti che dovevano avere ancora rimborsi precedenti al 1997). Con l’introduzione della compensazione, tale sportello é stato chiuso.

Ad oggi purtroppo, al contribuente non restano tante strade per poter sollecitare il rimborso. Solitamente esso viene erogato entro due o tre anni. I solleciti quindi, dopo l’eliminazione dello sportello ad hoc, possono essere erogati direttamente presso un ufficio dell’Agenzia dell’Entrate, ma al momento non esiste un modulo specifico da compilare per sollecitare un rimborso, che quindi può essere richiesto su carta semplice (se spedito per posta, tramite raccomandata A/R).

Prescrizione

Dopo quanto tempo il diritto al rimborso cade? La prescrizione per i crediti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi è di dieci anni dalla data di presentazione del modello Unico.

Versamenti non dovuti

Per le altre situazioni, per esempio in caso di versamento non dovuto o eseguito in eccesso rispetto alla cifra dovuta (calcoli sbagliati sul modello Unico, errori, etc.), è necessaria invece un’apposita domanda di rimborso, da presentare, a pena di decadenza, entro uno specifico termine, a seconda dei vari casi, previsti in questa tabella:

Rimborsi

Come monitorare lo stato dei rimborsi

Per conoscere lo stato di avanzamento dei rimborsi di imposte risultanti dalle dichiarazioni, é possibile recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, chiamare il numero 848.800.444, oppure verificare direttamente tramite internet, attraverso il servizio “Cassetto fiscale” servizi telematici dell’Agenzia (solo per chi possiede il codice PIN).