Una equilibrata suddivisione dei propri investimenti è indispensabile per tutelare i propri risparmi e allo stesso tempo far fruttare. Chi ha un gruzzoletto da parte infatti, al giorno d’oggi, sa benissimo quanto i mercati siano volatili e, di conseguenza, la sua propensione al rischio, diminuisce.

Un portafoglio investimenti ben diversificato è quindi l’ideale per chi ha una propensione al rischio media, vuole essere sicuro di non perdere troppo denaro ed é disposto a rischiare solo una somma ben precisa: alla fine dell’anno quindi, nel peggiore dei casi, non si potrà perdere più di una certa somma, già ipotizzata.

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Come suddividere gli investimenti

Un portafoglio investimenti non altro che una somma di denaro, investita in diverse tipologie di prodotti finanziari. Ma come suddividere questo denaro affinchè diventi un portafoglio equilibrato, con un livello di rischio adeguato ai propri interessi?

La prima cosa che ti devi chiedere é: “quanto sono disposto a perdere?”. Si, probabilmente ti sembrerà abbastanza inverosimile che un articolo che credevi fosse incentrato sul guadagno, ti consigli innanzitutto di chiederti quanto sei disposto a perdere. In realtà é proprio quello che molti non fanno e che dovrebbero fare. Ti spiego perchè.

Supponiamo che tu abbia 10.000 euro da parte. Vorresti guadagnare quanto? Il più possibile ovviamente. Quanto sei disposto a perdere? A questo punto la risposta potrebbe essere: massimo 1000 euro, massimo 2000 euro o massimo 5000 euro. La somma che sei disposto a perdere, non rappresenta altro che la percentuale da investire nei mercati cosiddetti “rischiosi”. Supponiamo che tu sia disposto a perdere al massimo 1000 euro su 10.000 euro. Significa che, sei disposto a perdere al massimo il 10% del tuo capitale. Quindi, potresti fare questo tipo di suddivisione:

10.000 euro di capitale iniziale da investire.

1.000 euro (10% di 10.000) da investire in mercati ad altro rendimento (ed alto rischio), quindi in Borsa, in azioni per esempio.
8.000 euro (80% di 10.000) da investire in prodotti a basso rendimento e rischio basso/nullo. Quindi in conti correnti vincolati, in titoli di Stato come Bot o Cct.
1.000 euro (10% di 10.000) da mantenere come liquidità, senza vincoli.

In questo modo, su 9.000 euro non si perderà nulla, anzi, si avrà un certo, seppur piccolo guadagno. Gli altri 1000 si potranno destinare alla Borsa, al trading. In questo modo la eventuale perdita, nel peggiore dei casi, non potrà superare i 1000 euro. Ovviamente le cose potrebbero anche andare bene e quei 100 euro fruttare un buon 10, 20, 30%.

Ovviamente le percentuali di cui sopra non sono fisse, non si tratta id una formula matematica, ma servono solo a rendersi più consapevoli nella gestione del proprio portafoglio investimenti.