Hai comprato un terreno agricolo, oppure ti è stato donato e ti stai facendo la classica domanda “Posso costruire una casa”? Vorresti costruire una casetta in legno, un prefabbricato, oppure una vera casa di mattoni?

Vediamo di rispondere ad alcune importanti domande, per chiarire i dubbi spesso legati alle costruzioni in campagna: ecco cosa c’è da sapere.

Terreno agricolo

Quando e quanto si può: il coltivatore diretto

Innanzitutto, la regola numero uno per poter costruire su un terreno, è che questo sia edificabile e di solito i terreni agricoli non lo sono (a meno che tu non incarichi un geometra per verificare se sussistono i requisiti per renderlo edificabile).

Altrimenti, esiste un’altra possibilità: costruire una casa colonica, ossia quella che è conosciuta come la “casa del contadino”. Ma anche in questo caso c’è un requisito da rispettare: devi essere un vero contadino, un coltivatore diretto.

Inutile che tu faccia false dichiarazioni, dichiarando di essere un contadino quando in realtà svolgi un altro lavoro: oggi i controlli sono motlo serrati e rischieresti non solo una bella multa, ma anche la demolizione della casa costruita. Per cui se vuoi fare il furbetto, ti consiglio caldamente di rinunciarci!

Anche la metratura del terreno è un altro requisito indispensabile da considerare ai fini della grandezza della casa da costruire. Di solito sui terreni agricoli si può costruire una casa di superficie pari al massimo l’1% del terreno. Per farti un esempio: se hai un terreno di 5.000 mq, potrai costruire una casa di superficie massima pari a 50 mq.

Ricapitolando, per costruire su un terreno agricolo:

  1. devi essere un contadino, ossia un imprenditore agricolo a titolo principale o comunque a servizio dell’agricoltura;
  2. puoi costruire una casa di mq rapportati alla superficie del terreno;

Se ci sono questi requisiti, allora potrai incaricare un professionista (architetto, etc.) per fare il progetto di costruzione per finalità agricole. Questo progetto andrà poi presentato al Comune per ottenere il permesso a costruire (conosciuta anche come “concessione edilizia”) e poi chiedere una variazione di destinazione urbanistica della costruzione. Il permesso a costruire non è gratis: dovrai infatti pagare gli oneri legati al costo di costruzione e gli oneri di urbanizzazione.

Questa è la procedura da seguire, che tu intenda costruire una casa in legno, installare un prefabbricato oppure fare una classica casa in muratura.