Dopo la morte del testatore (de cuius) il testamento può essere aperto sin da subito. Chiaramente in molti casi, i congiunti, emotivamente provati e alle prese con altri aspetti burocratici, potrebbero rimandare l’apertura del testamento. Ad ogni modo, il testamento può essere aperto sin dal momento del decesso del testatore.

Dopo quanto tempo si apre un testamento effettivamente? Nella pratica, in realtà, dipende dal tipo di testamento che è stato redatto: se si tratta di un testamento olografo, di un testamento redatto per atto pubblico e depositato o meno presso un notaio. Analizziamo le differenti situazioni.

Testamento

Apertura testamento olografo

Se il testamento é stato scritto a mano dal testatore, senza la presenza di un notaio e senza neanche averlo consegnato per la sua tenuta, gli eredi possono sin da subito aprire il testamento e leggerlo, poichè in questi casi, solitamente il defunto ha già informato i congiunti della presenza del testamento e del luogo dove esso è nascosto o conservato.

Apertura di testamento redatto con atto pubblico

Se il testamento é stato redatto per atto pubblico e/o c’è un notaio che lo conserva, solitamente gli eredi conoscono già il nominativo del notaio che detiene il testamento. Gli eredi dovranno quindi contattarlo e consegnare il certificato di morte del testatore. A quel punto il notaio, nel breve tempo, convocherà gli eredi per la lettura del testamento.

Quote legittime e quote disponibili

La legge italiana disciplina i testamenti proteggendo i congiunti più stretti: una parte dell’eredità quindi, é obbligatoriamente riservata agli eredi legittimi. Solo di una percentuale, detta quota disponibile, il testatore può disporne come vuole e destinarla anche a persone che non siano parenti o eredi legittimi.