Per la legge italiana, un veicolo estero può circolare solo per dodici mesi nel territorio nazionale; oltre tale periodo occorre immatricolare l’auto in Italia. Per trasferire un’auto dall’estero in Italia (che sia un’automobile nuova, usata, d’epoca, da usare come bene strumentale in azienda, di cui si abbiano i documenti ma anche senza documenti), occorre procedere alla sua immatricolazione presso la Motorizzazione Civile (UMC) e successivamente all’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Per auto nuova si intende un veicolo mai immatricolato, oppure già immatricolato all’estero da non più di sei mesi, oppure se sono trascorsi sei mesi, che non abbia percorso più di seimila km. Al contrario, se non sussistono queste caratteristiche, l’auto si intende usata.

Auto

Cosa fare

Di solito, delle pratiche di immatricolazione, se ne occupano i concessioni importatori (le cosiddette agenzie del mercato “parallelo”), le quali provvedono a mettere in regola tutti i documenti per l’ingresso in Italia.

Chi desidera provvedere personalmente deve:

1.Rivolgersi all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC). Qui gli addetti verificheranno l’idoneità tecnica dell’auto e verificheranno anche siano stai assolti gli obblighi fiscali (in particolare quelli IVA).

2. Dopo le verifiche andate a buon fine, si potrà procedere con l’immatricolazione all’UMC e l’iscrizione dell’auto al PRA.

L’ufficio della Motorizzazione indicherà i documenti necessari da consegnare, che variano a seconda che si tratti di veicolo immatricolato in UE o Extra Ue, da immatricolare a proprietario italiano o straniero (comunitario o extracomunitario).i solito entro un mesetto tutte le pratiche vengono portate a termine.

I costi, tra imposte e bolli sono di circa 100 euro, che possono variare di qualche decina di euro in base al tipo di veicolo e alla provincia di residenza. Tutti i bollettini postali di pagamento, sono reperibili presso gli uffici della Motorizzazione Civile. Ovviamente per tutte le pratiche ci si può rivolgere a un’agenzia di pratiche auto, ma in questo caso occorre aggiungere la tariffa, applicata in regime di libero mercato.