Vuoi investire in modo sicuro anche in tempi di crisi? Vuoi avere la certezza di riottenere i soldi investiti? Sei disposto a guadagnare poco anche a lungo termine? Allora le obbligazioni sono la soluzione che fa al caso tuo: sicure, durevoli, spesso garantite da enti molto forti economicamente e dal facile acquisto.

In questa guida completa sulle obbligazioni ti spiego cosa sono e come funzionano, come investire, quali sono le differenze principali con le azioni, quali sono le principali tipologie di obbligazioni finanziarie e quali sono le più convenienti e sicure, infine come disciplina il diritto civile questi prodotti finanziari.

Cosa sono e come funzionano

L’obbligazione (in inglese “bond) é un titolo che rappresenta un prestito che tu fai a un emittente, che può essere una società, lo Stato, una banca. Questi soggetti hanno bisogno di liquidità per varie ragioni e, al posto di rivolgersi a prestiti presso il mercato bancario, preferiscono reperirli sul mercato degli investimenti, emettendo obbligazioni.

Esempio

Azienda X decide di aprire una nuova filiale, ma non ha tutto il denaro necessario. Decide quindi di emettere obbligazioni. Queste obbligazioni funzionano esattamente come un prestito: pagano gli interessi e alla scadenza vengono restituiti.

 

L’azienda X quindi decide di emettere 10.000 bond al costo di 100 euro l’uno, per un totale di 1 milione di euro, con cedole semestrali al 5% e scadenza a 5 anni.

 

Tu ne acquisti ad esempio 10, quindi per un valore di 1.000 euro: ogni sei mesi riceverai il pagamento degli interessi al 5% e, dopo 5 anni, i tuoi 1.000 euro ti saranno restituiti. Il tuo rendimento é quindi l’interesse che viene pagato ogni sei mesi e si chiama “cedola”.

Esempio

Lo Stato deve finanziare un’opera pubblica e decide, per reperire il denaro, di offrire obbligazioni ai risparmiatori. Totale del bond pari a 2 milioni di euro, 200 euro l’uno, cedola bimestrale al 2%, scadenza 6 anni. Tu ne acquisti 50, per un valore quindi di 1.000 euro. Ogni due mesi ricevi la tua cedola, ossia l’interesse del 2%, alla scadenza dei 6 anni avrai i tuoi 1.000 euro indietro.

Investire

Uno dei principali vantaggi selle obbligazioni é che rappresentano investimenti abbastanza sicuri. O meglio: se investi in obbligazioni statali, i cosiddetti titoli di Stato italiani (Bot, Btp, ecc.) si tratta di un investimento sicuro quasi al 100% perché é garantito dallo stato.

Il rendimento dei titoli di stato però è basso. Rappresentano quindi l’investimento ideale se vuoi investire in modo sicuro al 100% sacrificando il guadagno (che è attorno al 1 o 2%).

Se invece vuoi rischiare di più, puoi investire in obbligazioni di aziende private, banche oppure estere (di aziende private o titoli di Stato di nazioni emergenti). Investendo in obbligazioni di enti privati, la certezza al 100% che non perderai mai il tuo capitale non c’è.

Questo perché in caso di fallimento dell’azienda, se questa non dovesse aver più soldi e dalla vendita delle sue attività si ricavasse poco o nulla, potresti perdere il tuo denaro. E questo é uno svantaggio delle obbligazioni private.

Si tratta comunque della situazione peggiore che potrebbe capitarti, perché le aziende cercano sempre di rimborsare gli obbligazionisti. È anche un rischio che puoi arginare il più possibile investendo in obbligazioni di aziende con rating elevato, ossia con una solidità economica e finanziaria riconosciuta da apposite agenzie esterne che giudicano proprio le performance (agenzie di rating).

Il rating più elevato é AAA (tripla A) e sta ad indicare un’azienda molto solida, poi c’è il BBB, BB, B e il C, che indica le aziende più rischiose. Ricorda: quanto più un titolo é rischioso, tanto più alto é il rendimento. Tra quindi sempre le tue conclusioni pensando a questa regola.

Differenza con azioni

Le obbligazioni sono molto differenti dalle azioni. Queste ultime infatti rappresentano capitale di rischio: se l’azienda va male, perde tutto e va in fallimento sono le ultime ad essere rimborsate, se ci sono ancora soldi per i rimborsi.

Gli obbligazionisti invece godono di una posizione di vantaggio in questo senso, perché vengono rimborsati prima degli azionisti. Ci sono poi bond che danno la precedenza di rimborso rispetto ad altri bond emessi dalla stessa azienda: i cosiddetti bond senior, alcuni garantiti addirittura da precisi cespiti patrimoniali.

Esempio

Decidi di acquistare 3.000 euro di bond senior dell’azienda X, garantiti dagli immobili della società. Significa che, in caso di fallimento, il ricavato della vendita degli immobili societari dovrai essere destinato a ripagare gli obbligazionisti senior, come te.

Le azioni certamente offrono un potenziale guadagno maggiore, ma anche un rischio di perdita più elevato. Le azioni sono maggiormente esposte alla volatilità di mercato e non pagano necessariamente un rendimento. Con le obbligazioni tu hai la tua cedola, mentre con le azioni potresti guadagnare solo se l’azienda genera utili.

Attenzione

L’utile di impresa non basta per garantirti un rendimento. La società deve anche decidere di distribuirlo. Ha infatti la facoltà di destinarlo ad altri progetti e non necessariamente distribuirlo ai soci (per esempio comprare nuovi macchinari, assumere nuovi dipendenti, ricerca e sviluppo, ecc.).Le società cercano comunque il più possibile di distribuirli, proprio per richiamare azionisti, attirati dalla possibilità della distribuzione di buoni dividendi.

Finanziarie

L’obbligazione finanziaria (più semplicemente chiamata solo obbligazione o bond) é un titolo emesso da un’azienda o da un ente. Il nostro ordinamento riconosce vari tipi di obbligazioni finanziarie:

1. Titoli di Stato

Rappresentano una buona alternativa se vuoi investire i tuoi risparmi senza rischiare. Devi però accontentarti di un rendimento basso. In passato ci sono stati titoli di Stato che rendevano anche un bel po’, ma ad oggi il tasso di interesse non va oltre l’1 o il 2%. Investire in titoli di stato può essere conveniente.

I titoli di Stato sono:

  • BOT (Buoni Ordinari del Tesoro);
  • BTP (i classici Buoni del Tesoro Poliennali);
  • BTP€i (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione che colpisce l’Europa);
  • CCT/CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro);
  • CCTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon, quindi senza cedole).

2. Senior

Sono le obbligazioni meno rischiose, questo perché in caso di fallimento dell’emittente sono le prime ad essere rimborsate rispetto alle altre (subordinate). Le obbligazioni senior si dividono in:

  • Garantite, quando il loro rimborso é garantito da appositi cespiti patrimoniali, quali ad esempio immobili, terreni, macchinari, crediti con la Pubblica Amministrazione;
  • Non garantite, quando vengono comunque rimborsate prima delle subordinate ma non sono garantite da appositi cespiti patrimoniali.

3. Subordinate

Sono le obbligazioni che, in caso di fallimento della società, vengono rimborsate solo dopo quelle senior. rappresentano quindi un gradino di rischiosità più alto e, di conseguenza, il rendimento é più elevato. Le obbligazioni subordinate si dividono, a seconda del rischio e del rendimento, in:

– TIER I;
– Upper TIER II;
– Lower TIER II;
– TIER III.

4. Convertibili

Sono obbligazioni che, alla scadenza, danno all’obbligazionista la possibilità di trasformare il bond in azione. Si tratta di una scelta cruciale perché se accetti quest’opzione da essere un creditore dell’azienda, diventi socio vero e proprio, con tutti i rischi che ne conseguono. Le obbligazioni convertibili possono essere di due tipi:

  • Classiche;
  • Cum warrant, quando l’opzione di convertibilità é separata dall’obbligazione e quindi é vendibile/comprabile a parte.

5. Bancarie

Sono le obbligazioni emesse dalle banche. In passato le banche, in caso di fallimento o difficoltà, sono state aiutate molto dallo Stato. Ora con l’entrata in vigore del “bail in”, in caso di crisi le banche devono essere “salvate” dagli stessi “proprietari” ossia azionisti ma non solo. Potrebbero essere chiamati a pagare le conseguenze anche i titolari di conti deposito e gli obbligazionisti.

Chiaramente si tratta di un’eventualità abbastanza lontana (ma non impossibile come ci ha insegnato la cronaca). Anche in questo caso le obbligazioni bancarie senior rappresentano il maggior grado di garanzia di rimborso, ma il rendimento come sempre è ridotto rispetto alle altre obbligazioni.

6. Corporate

Sebbene questo nome altisonante, le obbligazioni corporate non sono altri che le obbligazioni emesse da grosse società private o multinazionali. Si dividono in:

  • Zero coupon;
  • A cedola fissa;
  • Indicizzate;
  • Strutturate.

7. ETF

Letteralmente ETF sta per Echange Traded Fund) e non é altro che un fondo comune di investimento il cui paniere é composto da obbligazioni. Ci sono gli ETF di sole azioni, sole obbligazioni o misti. Perché scegliere un ETF piuttosto che singoli bond? L’ETF è un fondo comune, gestito da personale tecnico specializzato.

Inoltre grazie all’ETF hai già un portafoglio di titoli diversificato (non devi scegliere tu i bond, perché acquisti il pacchetto già creato dal fondo) e quindi in questo modo dovresti arginare il più possibile i rischi: se hai un solo bond, l’azienda fallisce e non ti rimborsa, perdi tutto.

Se invece hai investito in più bond, é probabile che la perdita di uno verrà colmata dai guadagni di un altro, O almeno, questa é quello che si spera con la cosiddetta “diversificazione di portafoglio”.

Diritto civile

Il codice civile non da’ una definizione specifica dell'”obbligazione”, ma questo non significa che non la disciplini, anzi: il Libro IV é intitolato proprio “Delle obbligazioni”. Ampia rilevanza viene data alle:

  • Obbligazioni solidali: sono obbligazioni in cui sono presenti vari debitori e un solo creditore, per una stessa obbligazione. Ciò significa che se anche uno solo degli obbligati paga tutto il debito, gli altri non devono più nulla. Se invece qualcuno non paga, essendo un’obbligazione,,il creditore può comunque rivalersi sugli altri debitori, anche se hanno già pagato la loro parte.
  • Obbligazioni pecuniarie: sono quelle che hanno per oggetto un importo di denaro.
  • Obbligazioni naturali: sono quelle obbligazioni che traggono la loro ratio nei doveri morali dell’essere umano. Non si é obbligati ad adempierle, tant’è che parte degli studiosi si rifiuta di annoverarle tra le “obbligazioni”.