Come si registrano le fatture estere? Hai ricevuto una fattura estera, ma comunque di uno Stato Europeo e sulla fattura hai notato che l’IVA è esposta? Cosa devi fare contabilmente per registrare la fattura, occorre fare delle integrazioni?

Prima di dare le indicazioni, é opportuno chiarire che, se hai acquistato dei beni dall’estero (da Paese UE), la fattura che il fornitore ha emesso doveva essere senza IVA. Gli acquisti intracomuntari sono infatti esenti.

Tasse

Gli acquisti da fornitori UE, devono quindi essere fatturati senza IVA. Una volta ricevuta la fattura estera, a quel punto tu avresti dovuto:

  1. integrare la fattura con l’IVA italiana e versarla al fisco italiano;
  2. Presentare il modello Intrastat.

Premesso ciò e considerando che ormai il “danno” è fatto, come procedere?

In questo caso sarebbe opportuno contattare il fornitore estero, fargli presente l’errore e quindi domandargli di produrre una nota di credito per stornare la fattura sbagliata. Ovviamente dovrà anche restituirti l’IVA che non era tenuto a incassare.

A questo punto potrai integrare la fattura con l’IVA italiana, applicata sull’importo stornato dall’IVA estera, che non era dovuta. Poi, dovrai compilare il modello Intrastat secondo le regolari scadenze.

Cosa fare invece, se non fosse possibile ottenere lo storno per la correzione della fattura? A quel punto, dovrai comunque rispettare quanto disposto dall’art. 38 D.L. n. 331/1993 e, quindi integrare la fattura con l’IVA italiana (ai sensi del reverse charge ex art. 17, co. 2 D.P.R. n. 633/72), poichè hai effettuato un’operazione intracomunitaria. L’Agenzia delle Entrate non ha ancora chiarito se l’IVA va applicata sul lordo (quindi costo + Iva estera) oppure solo sul costo al netto dell’IVA non dovuta.

Fino a quando non ci saranno precisazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, per ragioni di prudenza, è consigliabile calcolare l’IVA sull’importo totale (quindi costo + IVA estera).

Per quanto riguarda l’IVA non dovuta ma che hai comunque pagato, non potrai ovviamente chiedere il rimborso in Italia, ma dovrai rivolgerti al fornitore estero, che è il principale responsabile dell’errore.