Hai degli enti a cui vorresti donare il tuo 2, 5 oppure 8 per mille, ma quest’anno pensi di non presentare la dichiarazione dei redditi. Dunque ti stai chiedendo se c’è un modo per effettuare la scelta, pur senza presentare il 730. La risposta è affermativa: non occorre presentare il 730 per destinare parte delle tue imposte agli enti che ti interessano.

In questa guida completa ti spiego come destinare il 2, 5 e 8 per mille senza dichiarazione dei redditi, cosa devi fare, quali sono i modelli da utilizzare, a chi consegnare il modello contenente la tua scelta e infine cosa succede se non scegli nulla, a chi vanno i soldi.

Come fare

Quando si vuole scegliere a chi destinare il 2, il 5 e l’8 per mille, occorre utilizzare il modello allegato al 730. È un foglio dove devi indicare alcuni semplici dati, in modo da autorizzare il fisco a girare il denaro agli enti prescelti.

Se non presenti la dichiarazione dei redditi, non c’è problema. Lo stesso modello lo trovi anche allegato alla CU (Certificazione Unica): è il medesimo modello che si trova con il 730, non ci sono differenze.

La CU è quel documento che ti consegna il datore di lavoro, nel quale indica tutti i redditi che ti ha pagato, nonché le imposte che ha pagato (per tuo nome e conto) all’Agenzia delle Entrate. Se il tuo datore di lavoro non ti ha ancora consegnato la CU, chiedi quanto ancora c’è da aspettare.

A chi consegnare il modello

Ora passiamo al dunque. Dopo aver compilato il modello per la scelta di 2, 5 e 8 per mille, tutto quello che devi fare è chiuderlo in una busta e scriverci sopra:

  • La dicitura “Scheda per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”;
  • Tuo nome e cognome;
  • Tuo codice fiscale.

Dopodiché puoi consegnare la busta a uno di questi soggetti:

  • Un qualsiasi ufficio postale (il servizio è gratuito);
  • Una banca;
  • Un CAF;
  • All’Agenzia delle Entrate, tramite i servizi telematici. Devi dunque essere abilitato ad accedere.

Scadenza

Il termine di presentazione del modello è quello previsto per il 730.

Cosa succede se non scegli

Alcune persone sono portate a pensare che, non scegliendo, i soldi rimangano allo stato. In realtà non è così: i soldi del tuo 2, 5 e 8 per mille vanno, in proporzione, agli enti scelti dai cittadini che una scelta l’hanno operata.

Quindi, supponendo per esempio che, per l’8 per mille, i cittadini abbiano optato così:

  • il 50% dei cittadini ha destinato l’8 per mille alla chiesa cattolica;
  • il 40% dei cittadini ha destinato l’8 per mille alla chiesa anglicana;
  • il 10% dei cittadini ha destinato l’8 per mille alla chiesa evangelica.

In tal caso, il tuo 8 per mille, che supponiamo sia pari a 50 euro, andrà per il 50% (ossia 20 euro) alla chiesa cattolica, il 40 alla chiesa anglicana e il restante 10% alla chiesa evangelica. Il fatto di non scegliere quindi, non ti ha permesso di lasciare i soldi nelle casse dello stato. Tutto viene riproporzionato in base alle scelte effettuate dai cittadini.

Se desideri che 2, 5 e 8 per mille rimangano allo stato, allora devi compilare l’apposito modulo, indicando come beneficiario lo stato.

Non è obbligatorio

Effettuare una scelta non è obbligatorio. Nessuno ti obbliga a effettuare la scelta di destinazione del 2, 5 e 8 per mille. Puoi decidere per esempio di destinare il 5 per mille, ma non il due e l’8. E viceversa. Sei tu a decidere cosa è più opportuno, in base alle tue preferenze.

Ricorda però che, come ti ho spiegato nel paragrafo precedente, se non operi una scelta, il tuo denaro viene ripartito in base alle preferenze espresse dai contribuenti.