Forse hai avuto ottimi insegnanti quando eri a scuola. Forse tuo figlio ti sta dimostrando quanto sia importante avere ottimi docenti, oppure semplicemente sin da piccolo avevi questo sogno: diventare insegnante. Qualunque sia il tuo caso, hai deciso. Sappi che è un’ottima scelta: quella dell’insegnamento rappresenta una carriera appagante, seppur non semplice.

In questa guida completa sui 24 CFU per insegnamento ti spiego cosa sono e a cosa servono, quali sono gli esami, le materie che ti permettono di ottenerli, come conseguirli, il costo da pagare, come sapere se li hai, come prenderli velocemente, quanto tempo ci vuole, come inserirli nel curriculum, cosa è previsto in caso di laurea triennale oppure di solo diploma, infine come usufruire della detrazione fiscale sulla spesa sostenuta per la frequenza dei corsi.

Cosa sono

Cosa significa. 24 CFU significa letteralmente 24 crediti formativi universitari e sono dei crediti che devi avere per accedere ai concorsi per insegnare alla scuola secondaria (per intenderci, alle medie e alle superiori).

Questi crediti formativi non sono altro che esami universitari: se all’università hai sostenuto determinati esami, allora possiedi già questi 24 CFU. Se invece non hai sostenuto questi specifici esami, allora puoi sostenerli in qualunque momento, in modo da guadagnarli.

Quali sono gli esami materie

Come sono suddivisi. Gli esami che fanno guadagnare i 24 CFU per l’insegnamento sono:

  • Psicologia dell’educazione;
  • Antropologia culturale;
  • Pedagogia generale e sociale;
  • Metodologie e tecnologie didattiche.

Ognuno di questi esami ti fa guadagnare 6 CFU, per un totale di 24 CFU.

Come calcolarli

Come detto poc’anzi, ognuno di questi esami ti fa conseguire 6 CFU. Se li hai già sostenuti quando andavi all’università, non basta la tua laurea per farli valere. Occorre un certificato di riconoscimento in cui si dichiarano gli esami sostenuti e che valgono come 24 CFU. Questo certificato puoi chiederlo all’università dove li hai sostenuti.

Esonero

I 24 CFU ti servono se desideri accedere ai concorsi per insegnare alle scuole medie o alle superiori. Sei esonerato se ti trovi in uno dei seguenti casi:

  • Hai già maturato almeno tre anni di servizio a scuola (anche se i tre anni non sono continuativi, va bene lo stesso);
  • Oppure possiedi un diploma ITP (fino al 2024/2025), ossia diploma di insegnante tecnico pratico;
  • Oppure possiedi già l’abilitazione all’insegnamento.

A cosa servono

I 24 CFU servono per partecipare ai concorsi per insegnare nelle scuole medie e superiori. Dunque sono necessari per ottenere la cattedra, per i docenti.

Si tratta di un requisito necessario solo per chi partecipa a concorsi per l’insegnamento. Per chi invece desidera un posto come personale ATA non sono assolutamente previsti.

Attenzione

I 24 CFU non danno punteggio per le graduatorie dei concorsi per il personale docente a tempo indeterminato, né in terza fascia, GPS o personale ATA.

Abilitazione insegnamento

Occorre precisare che, chi possiede i 24 CFU non ha automaticamente l’abilitazione all’insegnamento. Se quindi hai sostenuto questi esami, non sei abilitato.

L’abilitazione si ottiene solo con la laurea specifica + i 24 CFU + superamento del concorso + TFA (tirocinio formativo attivo a seguito del superamento del concorso).

Come sapere se li hai

Bene, ora che hai capito cosa sono i 24 CFU, bisogna capire se li hai. Tutto quello che devi fare è rivolgerti alla tua università e chiedere il certificato di riconoscimento di tutti o parte dei 24 CFU ai sensi dell’art. 3 del DM 616/2017.

Riconoscimento esami

L’università quindi, rilasciandoti apposito certificato, dichiara quanti CFU possiedi e per quali materie. In questo modo puoi sapere se li possiedi già tutti oppure se te ne mancano alcuni.

Come conseguirli

Puoi conseguire i 24 CFU per l’insegnamento solo ed esclusivamente tramite università e istituzioni riconosciute dal MIUR, sia fisiche che online. Nessun altro ente non riconosciuto può rilasciare titolo valido.

Sul sito di Universitaly trovi l’elenco di tutte le università e le istituzioni, fisiche e telematiche che ti permettono di ottenere i 24 CFU.

Costo

Il costo non supera in genere i 500 euro.

Quanto tempo ci vuole

I crediti puoi ottenerli superando gli esami. Quindi non c’è un tempo specifico per conseguirli. Tutto dipende dalla tua velocità di studio, un po’ come succedeva all’università.

Sono quattro esami da sostenere (ognuno dei quali ti fa ottenere 6 CFU), quindi può volerci un anno, ma anche di più. Oppure meno di un anno se decidi di dedicarti completamente a questo progetto: dipende tutto da impegno e tempo che decidi di dedicarvi.

Online

Come già accennato nel paragrafo precedente, nulla ti vieta di acquisire i 24 CFU tramite università online. Se un’università online è riconosciuta dal MIUR, gli esami sostenuti hanno valore legale. Le università online rappresentano una modalità di studio già attuata con successo oltreoceano, che ha preso piede in Italia da diversi anni.

Attraverso una piattaforma e-learning in funzione 24h su 24, puoi trovare materiali didattici, dispense e schemi. Interessante per chi lavora e ha poco tempo a disposizione, ma anche per chi preferisce questa modalità di studio innovativa.

Come inserirli nel curriculum

Se stai preparando il curriculum da inviare alle scuole, insieme alla MAD (messa a disposizione), sappi che i 24 CFU non sono necessari. Quando invii una MAD, i dati necessari sono i seguenti:

  • Dati anagrafici;
  • Provincia in cui desideri insegnare;
  • Ordine di scuola in cui desideri insegnare;
  • Titolo di studio posseduto;
  • Classi di concorso.

Come prenderli velocemente

Come detto nei passi precedenti, per ottenere i 24 CFU dei superare degli esami universitari. Non è come all’università, che per sostenere determinati esami devi aspettare tempi precisi: puoi sostenerli quando vuoi.

Chiaramente devi considerare il tempo per studiare. Tutto dipende da quanto sei veloce nello studio e da quanto tempo puoi dedicarvi. Se hai poco tempo a disposizione, una soluzione interessante potrebbe essere quella di iscriverti a una università telematica, studiare e sostenere gli esami online.

Con l’università online puoi seguire le lezioni su apposita piattaforma, dove prenotare anche gli esami. Anche gli esami si sostengono in modalità telematica, in collegamento con un docente. Queste facoltà prevedono diverse sessioni nel corso dell’anno, oltre a eventuali gli appelli straordinari proprio in prossimità di scadenze di bandi e concorsi, se e quando lo ritengono opportuno.

Laurea triennale

Se possiedi solo la laurea triennale, puoi comunque fare gli esami per ottenere i 24 CFU. Sappi però che questi non ti permetteranno di accedere ai concorsi per insegnamento: per accedere ai concorsi serve, oltre i CFU, la laurea magistrale oppure vecchio ordinamento (o diploma in caso di materie tecnico pratiche).

La laurea triennale non permette di accedere ad alcuna classe di concorso. Tuttavia, anche con la laurea triennale, pur non potendo aspirare a un contratto a tempo indeterminato, puoi cominciare a insegnare. Leggi questa guida su come insegnare con la laurea triennale.

Con solo diploma, senza laurea

Se possiedi un diploma IPT (insegnante tecnico pratico), puoi partecipare al concorso per insegnanti. I 24 CFU non sono richiesti, basta il solo diploma, ma solo fino al 2023.

Attenzione

A partire dal 2024, i 24 CFU sono richiesti anche per i docenti ITP.

Detrazione fiscale

La spesa che sostieni per frequentare corsi 24 CFU, puoi scaricarla in dichiarazione dei redditi (730 o modello Persone Fisiche). Hai quindi diritto a un rimborso del 19% sulla spesa effettuata.

Sono detraibili sia i costi sostenuti per università statali, che non statali, che telematiche. Nel modello precompilato queste spese compaiono già, quindi non devi fare nulla.

Attenzione

Per la detrazione vale il principio di cassa, ossia l’anno in cui hai effettuato il pagamento, non quello in cui hai poi seguito il corso. Se quindi paghi il corso nel 2022, ma lo frequenti nel 2023, puoi detrarre il costo nella dichiarazione dei redditi competenza 2022.

Suggerimento

Ricorda di conservare ricevute, fatture, bollettini postali o ricevute di bonifici bancari con cui hai eseguito il pagamento.