Fino a poco fa, coloro che non avevano un sostituto d’imposta, potevano presentare la dichiarazione dei redditi solo attraverso il modello Unico. Come sappiamo, rispetto al modello 730, grazie al quale i rimborso si ottengono nella busta paga del mese di luglio/agosto, il modello Unico richiede tempi molto più lunghi (i rimborsi vengono erogati dopo 2 o 3 anni).

Dal 2014 finalmente, é stata introdotta la possibilità di usare il modello Unico anche da coloro che sono senza sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio.

Dichiarazione redditi

I dipendenti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente, pensione INPS e/o alcuni redditi assimilati, ma nell’anno successivo hanno perso il lavoro e, al momento della dichiarazione dei redditi non hanno più un datore di lavoro, possono presentare il modello 730. E’ necessario che nell’anno precedente si siano percepiti redditi di natura dipendente, assimilati o da pensione: non possono quindi usare il 730 coloro che, anche nell’anno precedente non possedevano un sostituto d’imposta. Il 730 é quindi utilizzabile da chi diventa, da lavoratore, disoccupato.

A chi posso presentare il 730? La dichiarazione, in questo caso, può essere presentata a un Caf o a un professionista abilitato. Nel Modello, nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” occorre spuntare la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.

Tempi di rimborso: l’Agenzia delle Entrate non ha garantito tempi di rimborso. Tuttavia, ha sottolineato che, chi desidera accelerare i tempi di erogazione del rimborso IRPEF, deve comunicare il codice IBAN di un conto corrente postale o bancario. Il modello per comunicare l’Iban (che può essere scaricato da questo link Modello IBAN persone fisiche) deve essere presentato dal contribuente:

– online tramite l’applicazione dell’Agenzia delle Entrate;

– oppure in forma cartacea direttamente presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Come posso riscuotere il rimborso senza IBAN? Per chi non ha un conto corrente e quindi non ha fornito un IBAN, i tempi di rimborso potrebbero essere più lunghi. Inoltre, le somme a credito verranno rimborsate secondo questi criteri:

– i rimborsi inferiori a 1.000 euro, comprensivi di interessi, saranno rimborsati in contanti posta. Il contribuente riceverà una comunicazione a recarsi presso un ufficio postale per riscuotere il denaro.

– I rimborsi pari o superiori a 1.000 euro saranno rimborsati con un vaglia della Banca d’Italia.