Con la primavera arriva anche il momento di allineare la propria posizione con il fisco: se durante lo scorso anno hai effettuato molte spese detraibili, quest’anno è probabile che tu abbia diritto a un rimborso. Puoi chiederlo tramite la dichiarazione dei redditi.

In questa guida completa sul 730 senza sostituto d’imposta ti spiego cos’è e cosa significa, chi può farlo, quando arriva il rimborso, come avviene il pagamento, come riceverlo sull’IBAN del tuo conto corrente, i tempi di rimborso, e infine cosa fare se il tuo 730 senza sostituto d’imposta è a debito.

Cosa significa

Quando presenti il modello 730, se dalla dichiarazione compare un debito con il fisco, allora devi pagare e l’addebito avviene direttamente sulla tua busta paga. Lo stesso avviene in caso di credito a tuo favore: nei mesi tra luglio e agosto, ricevi il rimborso in busta paga.

Le procedure sono le medesime se percepisci indennità INPS o una pensione: in tal caso il tuo sostituto d’imposta non è un datore di lavoro, ma l’INPS e quindi direttamente sul cedolino INPS di luglio/agosto trovi l’addebito o il rimborso, a seconda del tuo caso.

Se invece non hai un datore di impiego, quindi non lavori e non percepisci alcunché dall’INPS, significa che sei senza sostituto di imposta. In tal caso, devi presentare il 730 senza sostituto di imposta, in modo da regolare la tua situazione con l’Agenzia delle Entrate.

Occorre subito fare una precisazione, il 730 senza sostituto d’imposta non è un modello a parte, è il classico 730, solo che devi compilarlo nel seguente modo:

  1. Nella sezione relativa ai tuoi dati, devi scrivere la lettera A nella casella 730 senza sostituto.
  2. Nella sezione Dati del sostituto d’imposta che effettua il conguaglio devi mettere la spunta su Mod. 720 senza sostituto.

In questo modo l’Agenzia delle Entrate capisce che non hai un sostituto d’imposta e il tuo 730 diventa tale.

Il modello puoi presentarlo:

  1. Nella forma precompilata, tramite accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate (devi possedere le credenziali di accesso), oppure tramite CAF;
  2. Nella forma classica, ossia attraverso CAF o professionista abilitato.

Chi può farlo

Puoi presentare il 730 senza sostituto di imposta se:

  1. Non hai un datore di lavoro e non percepisci pensioni/indennità dall’INPS;
  2. Oppure lavori, ma preferisci non ricevere il rimborso o addebito in busta paga.

Il D.L. n. 34/2020, ha infatti introdotto la possibilità di presentare il 730 senza sostituto di imposta anche per chi il sostituto ce l’ha. Se quindi lavori, puoi comunque spuntare le caselle indicando che sei senza sostituto.

Lo scopo di questa norma è aiutare i vari datori di lavoro, che magari non hanno le liquidità necessarie per anticipare il rimborso in busta paga ai propri dipendenti. Ma è un’ottima occasione anche per i dipendenti più riservati, che preferiscono non far sapere i fatti propri all’azienda, tipo i rimborsi da ottenere o le tasse da pagare in più.

Presentando il 730 senza sostituto, il rimborso te lo versa direttamente l’Agenzia delle Entrate sull’IBAN che hai indicato in fare di compilazione del 730. Se invece compare un debito da parte tua, puoi pagarlo direttamente online (se hai fatto il 730 precompilato) oppure tramite modello F24.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: a partire dal 2022, se hai un sostituto di imposta, non puoi più chiedere che sia direttamente l’Agenzia delle Entrate a bonificarti il rimborso. Puoi quindi chiederlo solo se sei senza sostituto.

Quando arriva il rimborso

Solitamente l’Agenzia delle Entrate inizia a versare i rimborsi intorno a dicembre. Chi ha indicato il sostituto di imposta lo riceve direttamente nella busta paga di luglio/agosto, mentre chi non lo indica (per scelta o perché non ce l’ha) allora deve attendere fino a dicembre.

Attenzione

I pagamenti iniziano a dicembre, quindi non è detto che tu lo riceva subito. Di solito entro un paio di mesi mesi circa, l’Agenzia delle Entrate completa il pagamento per tutti.

Pagamento

Se hai diritto a un rimborso, puoi riceverlo a scelta in due modi:

  1. Su conto corrente, se hai indicato l’IBAN nel 730;
  2. Tramite bonifico domiciliato presso un ufficio postale. Questo avviene se nel 730 non hai indicato alcun IBAN.

Tempi rimborso

Quando viene accreditato il rimborso 730 senza sostituto di imposta:

  1. I rimborsi partono solitamente nel mese di dicembre e si concludono entro un paio di mesi. Se quindi quest’anno hai presentato il 730 senza sostituto, riceverai l’accredito a dicembre o al massimo entro gennaio/febbraio dell’anno successivo.
  2. Se dal tuo 730 è emerso un credito importante, ossia superiore a 4.000 euro, il pagamento arriva entro sei mesi dalla scadenza presentazione modello 730. Supponendo che la scadenza per la presentazione del modello era a settembre (comprensiva delle varie proroghe), significa che riceverai il rimborso entro al massimo il mese di marzo dell’anno prossimo.

IBAN

Se presenti il 730 senza sostituto d’imposta, non c’è alcun problema nel ricevere il rimborso IRPEF che ti spetta: l’Agenzia delle Entrate te lo versa direttamente sull’IBAN che hai indicato in fase di compilazione del 730 stesso.

Se non hai inserito alcun IBAN, riceverai il rimborso con un bonifico domiciliato, ossia un invito ad andare in Posta a ritirare il denaro che ti spetta.

Comunicazione o modifica IBAN. Puoi in qualunque momento modificare l’IBAN in possesso dell’Agenzia delle Entrate oppure, se non lo avevi indicato nel 730, puoi inserirlo ora. Tutto tramite questo servizio online dell’Agenzia delle Entrate.

A debito

Se il tuo modello 730 senza sostituto d’imposta risulta a debito, significa che sei tu a dover rimborsare l’Agenzia delle Entrate. Se presenti il 730 precompilato, in fase di invio puoi decidere di far addebitare direttamente l’importo sul tuo IBAN.

Altrimenti puoi pagare con il metodo classico, ossia con modello F24. Il modello F24 puoi pagarlo presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, una qualsiasi banca oppure un ufficio postale.

I pagamenti del debito devi effettuarli:

  • Entro il 30 giugno (questa data prende il nome di “tax day);
  • Oppure dal 1° al 30 luglio, pagando una piccola maggiorazione (pari allo 0,40).

Puoi pagare anche successivamente a queste date, usufruendo dell’istituto del ravvedimento operoso, pagando quindi sanzioni e interessi. Maggiore è il tempo passato dalla scadenza del pagamento, maggiori saranno sanzioni e interessi.

E’ chiaro che se paghi il 1° agosto, è passato pochissimo tempo dalla scadenza del pagamento, mentre se paghi due anni dopo, sanzione e interessi da pagare saranno maggiori. Per il pagamento in ritardo puoi rivolgerti a un CAF o un professionista abilitato.