Se la banca rifiuta la tua richiesta di mutuo, ci sono una serie di cose che puoi fare per aumentare le tue possibilità la prossima volta. È importante capire innanzitutto per quali motivi la banca ha rifiutato la tua richiesta e, poi, conoscere quali sono le situazioni a rischio, quelle che potrebbero impedirti di ottenerlo.

In questa guida completa ti elenco 8 motivi per cui la banca non concede il mutuo: dalla mancanza di stabilità lavorativa, a problematiche edilizie relative all’immobile, alla sua mancata rivendibilità, infine i problemi creditizi che hai eventualmente avuto in passato, anche con altre banche.

1. La rata richiesta supera 1/3 del tuo reddito

Generalmente, le banche concedono mutui fino a un massimo di 1/3 del reddito del richiedente (o dei richiedenti). Questo perché, giustamente, la banca pensa che oltre a pagare il mutuo, in famiglia dovete sopportare anche tutte le altre classiche spese (alimenti, vestiario, ecc.) e ritiene che per questo occorrano almeno 2/3 di stipendio.

Esempio

Supponiamo che tu e il tuo coniuge abbiate un reddito di 1.500 + 1.800 euro, in tutto 3.300 euro. La banca vi concederà un mutuo con una rata fino a un massimo di 1.100 euro mensili (ossia 1/3 di 3.300).

Se quindi hai chiesto un mutuo con una rata maggiore, è probabile che la banca rifiuterà. Questo però non significa che rifiutino in toto il mutuo: potrebbero per esempio proporvi una rata più bassa, ma con un tempo di estinzione maggiore. Del tipo: avevi chiesto un mutuo con 1.300 euro al mese di rata per 20 anni. La banca ti proporrà un mutuo ocn 900 euro al mese di rata per 30 anni.

2. Non hai un lavoro/reddito stabile

Per una banca è importante che i richiedenti abbiano un reddito stabile. Se sei un lavoratore dipendente, la banca in genere concede il mutuo solo a lavoratori assunti a tempo indeterminato.

Se hai un’attività autonoma, in genere la banca concede un mutuo solo se si tratta di un’attività aperta da almeno due anni e che sta avendo un certo profitto.

3. Sei assunto presso un’azienda poco stabile

Anche se hai un contratto a tempo indeterminato, non è sicuro al 100% che tu ottenga il mutuo. Se il tuo datore di lavoro è un’azienda che sta avendo problemi, per esempio una grande azienda di cui ormai tutti i quotidiani parlano dei problemi economici, potresti avere problemi nell’ottenere il mutuo.

Lo stesso vale se sei assunto presso una piccola azienda. La banca farà i controlli possibili entro i limiti concessi dalla legge, per capire quanto stabile sia il tuo lavoro e il tuo datore di lavoro.

4. L’azienda per cui lavori ha problemi creditizi

Anche le aziende chiedono prestiti. E se l’azienda per cui lavori, in passato ha ottenuto un prestito e non sta riuscendo a ripagarlo, è molto probabile che le banche lo sappiano.

Concedere un prestito a una persona che lavora presso un’azienda insolvente, è un rischio: le banche ci pensano dieci volte prima di fare un passo del genere.

5. Tu hai avuto problemi creditizi

Se in passato hai chiesto un prestito e non hai pagato delle rate, la banca potrebbe averti segnalato al CRIF come cattivo pagatore. Questo significa che le banche vengono facilmente a conoscenza di questa situazione e difficilmente ti concederanno un mutuo.

Anche la presenza di protesti, di assegni scoperti, rappresenta un ostacolo alla concessione di un mutuo.

6. Hai altri debiti in corso

Se hai già altri debiti in corso, allora la banca lo tiene in considerazione. Come spiegato nei passi precedenti, la banca concede un mutuo con rata fino a 1/3 del tuo reddito. Se quindi hai un reddito di 3.000 euro al mese, ti concede al massimo 1.000 euro di rata.

Se però hai già un prestito in corso e paghi, per esempio, 400 euro al mese, allora la banca lo considera: ti concederà un mutuo che prevede una rata fino a 600 euro (1.000 euro – 400 che paghi già). Perché considera i 400 euro che hai già sulle spalle.

7. L’immobile non è rivendibile

Se tu un domani non paghi il tuo debito, la banca può espropriare la casa e venderla all’asta. La banca quindi, prima di concederti il prestito, si assicura che sia rivendibile.

Se quindi l’immobile presenta irregolarità edilizie, rischi che la banca non conceda il mutuo. E’ importante che il venditore della casa risolva tutte le irregolarità, poi potrai chiedere il mutuo.

Valore perizia troppo al di sotto del prezzo di vendita

Supponiamo che tu e il venditore vi siate accordati per un prezzo di 200.000 euro per la casa. La banca però, tramite il tuo perito, la valuta solo 100.000 euro! Questo è un fatto molto grave: innanzitutto perché ti fa capire che forse, stai pagando un prezzo troppo elevato per quella casa.

Secondo, la banca, sapendo che quel bene vale solo 100.000 euro, potrebbe concederti un mutuo, ma solo entro il valore rilevato. Dunque entro massimo 100.000 euro. Se avevi chiesto 180.000 euro di mutuo, probabilmente riceverai un rifiuto.