Con l’avanzare dell’età, è normale che gli acciacchi si aggravino e che si abbia più difficoltà a svolgere alcune azioni che prima erano semplicissime. Lavarsi, vestirsi, camminare, possono iniziare a rappresentare una difficoltà, dunque potrebbe essere di aiuto un assistente, una persona capace di guidare l’anziano nelle sue necessità.

In questa guida completa sull’accompagnamento per anziani non autosufficienti ti spiego cos’è e come funziona, come fare domanda, quali sono i requisiti per averne diritto, quali sono (se ci sono) i limiti di età, l’importo spettante, la decorrenza e infine il pagamento degli eventuali arretrati che spettano.

Cos’è e come funziona

Chiariamo sin da subito che non esiste un’indennità di accompagnamento specifica per gli anziani, bensì la classica indennità di accompagnamento per gli invalidi civili. Quindi, se il soggetto è molto anziano (over 90), può avere diritto all’accompagnamento solo se è incapace di deambulare e compiere gli atti della vita quotidiana.

In parole povere, se l’anziano sta fondamentalmente bene in salute, è autonomo, si muove, non ha diritto all’indennità di accompagnamento, a prescindere dall’età.

D’altro canto però, è chiaro che con l’avanzare dell’età i problemi si fanno sempre maggiori, quindi è sempre più probabile che una persona che una persona che supera una certa età abbia problemi con la deambulazione oppure con il compiere le attività delle vita quotidiana, come mangiare, bere, vestirsi, pulire casa, ecc.

Non autosufficienti

L’accompagnamento dunque, spetta agli anziani che non sono più autosufficienti, indipendentemente dall’età. Si tratta di una prestazione economica, erogata a domanda, per la quale l’apposita commissione medica preposta, verifica l’impossibilità di deambulare oppure di compiere gli atti della vita quotidiana.

Vediamo di seguito gli specifici requisiti previsti dall’INPS per accedere all’indennità di accompagnamento, decorrenza e durata e infine come presentare domanda.

Requisiti

L’indennità è riconosciuta a chi è in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Inabilità totale e permanente, nello specifico inabilità al 100%, percentuali inferiori non danno diritto all’accompagnamento;
  2. Riconoscimento dell’impossibilità di deambulare in modo autonomo e di compiere gli atti della vita quotidiana;
  3. Residenza in Italia;
  4. Cittadinanza italiana, oppure europea, oppure, se extracomunitari, in possesso di permesso di soggiorno di almeno un anno.

Importo

L’anziano ha diritto a un’indennità mensile di circa 530 euro. Non sono previste né tredicesima né quattordicesima. Il diritto decorre a partire dal mese successivo a quello di presentazione dell’istanza.

Se quindi, per esempio, presenti la domanda il 20 maggio, l’indennità spetta a partire dal 1° giugno. Una volta che l’INPS inizia ad accreditare l’indennità, accredita anche gli eventuali arretrati che si sono accumulati.

Domanda

Per ottenere l’indennità di accompagnamento, l’anziano deve passare prima attraverso la visita della commissione medico legale incaricata INPS. Durante questa visita, i medici accertano le condizioni di salute dell’anziano e verificano se effettivamente ha necessità di aiuto per deambulare e/o compiere le varie attività.

Puoi presentare la domanda online sul sito dell’INPS oppure tramite un patronato della tua zona oppure tramite un’associazione di categoria. A questo punto, l’INPS invita l’anziano a una visita medica. Dopo la visita medica, in genere entro un mese, l’INPS invia il verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, il soggetto ne ha indicato uno. Può trovare il verbale anche nella Cassetta postale online.

L’indennità di accompagnamento serve alla persona non autonoma, teoricamente per pagare un aiuto, una persona che possa accompagnarla nella deambulazione e nello svolgimento delle attività quotidiane. Si tratta di un importo minimo, meno di 600 euro mensili. Diverse sono dunque le critiche all’entità di questo aiuto che, dovrebbe servire a pagare un assistente.

Come è facile immaginare però, meno di 600 euro al mese potrebbero non essere sufficienti per pagare un aiutante, soprattutto se l’anziano è completamente allettato. In questi casi infatti potrebbe essere necessaria un assistenza 24 h su 24, giorno e notte. E meno di 600 euro al mese non sono sicuramente sufficienti per coprire questa spesa. Al momento però, non ci sono cambiamenti, l’importo non raggiunge neanche i 600 euro mensili, né prevede tredicesima mensilità.

L’importo viene erogato su IBAN indicato nella domanda di accompagnamento. Nel modulo di domanda infatti, puoi inserire i dati del tuo conto corrente, o della carta prepagata con IBAN, in modo da ricevere l’accredito mensile.