Sogni di avere un bambino, ma sei da solo o sola: non hai una moglie o un marito, non sei una persona sposata e quindi ti senti molto scoraggiato perché il tuo più grande desiderio è quello di prenderti cura di un piccolo bisognoso. Sappi che non tutte le strade ti sono precluse: anche in Italia i single possono ottenere un bimbo in adozione.

In questa guida completa sull’adozione single ti spiego come funziona in Italia, come adottare un bambino se sei una donna single o un uomo single, cosa dice la legge in merito, in quali casi particolari è concessa, come avere un minore in preaffido e infine come adottarlo all’estero e ottenere il riconoscimento dell’adozione anche in Italia.

Come funziona

Molti pensano che solo le coppie sposate possano adottare un bambino. Ma si sbagliano: in Italia anche i single possono adottare. E non si tratta di una legge recente: lo afferma la Legge n. 184 del 1983, ossia la legge generale che regola le adozioni.

Vediamo di seguito cosa dice la legge in merito alle adozioni per single, la procedura, come ottenere l’affidamento di un minore e infine come adottare all’estero.

Legge

Nello specifico, all’articolo 44 della L. 184/83 sottolinea che anche le persone single possono adottare, ma solo in casi particolari:

  1. Il bambino è orfano (sia di padre che di madre) e l’aspirante adottante è un parente fino al VI grado oppure, se non è un parente, ha instaurato con il minore un rapporto affettivo stabile;
  2. L’affidamento preadottivo è impossibile.

Quindi, se ricorre il caso 1 o il caso 2, allora anche un single può adottare un bambino. Anche in Italia. Ecco perché si parla di casi particolari per le adozioni da single. Sono casi particolari, ma comunque possibili.

Italia

Lo ha confermato anche la I sezione della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17100/2019: due genitori avevano rifiutato il figlio gravemente malato, una infermiera pediatrica lo aveva preso in affido, curato, quindi adottato. La coppia a un certo punto vuole indietro il piccolo, ma non c’è niente da fare: la Cassazione rifiuta e conferma ancora una volta che il genitore è e sarà l’infermiera.

Praticamente, questa signora aveva preso in affido il bambino, aveva quindi instaurato con il piccolo un rapporto stabile, duraturo, fatto di amore e sicurezze e quindi il tribunale, che opera sempre per il bene dei piccoli, ha concesso l’adozione.

Lo stesso avviene il 14 febbraio 2018: con un decreto, il Tribunale per i Minorenni di Napoli concedono a una signora single l’adozione di una bambina bielorussa con cui aveva già costruito un rapporto affettivo profondo e stabile.

In Italia quindi, se sei single, per poter adottare puoi partire da un affido. Non che la strada sia semplice: ricorda sempre che sei un single e che il tribunale preferirà sempre una coppia sposata, dove ci sono un padre e una madre. L’interesse del bambino infatti è sempre al primo posto e ogni tribunale desidera che i piccoli abbandonati abbiano un papà e una mamma.

Ma le situazioni della vita sono tante e può succedere che in un momento e in una determinata situazione non ci siano una mamma e un papà per un bambino e il tribunale decida di affidarlo a una persona, anche single. È chiaro che, se questa persona ottiene in affido il bimbo, lo cura per tanti anni e costruisce un rapporto affettivo importante e stabile, allora si rientra nel caso previsto dall’art. 44 della L. 184/83: l’adozione è concessa anche al single, purché abbia instaurato con il bambino un rapporto stabile e duraturo. La continuità affettiva è un diritto di ogni bambino.

Affido

Abbiamo quindi visto che in Italia, se sei single, puoi avere un bimbo in affido. E che l’affido rappresenta il primo passo verso l’adozione. Non che sia un percorso facile e veloce, ma rappresenta il primo passo.

In teoria l’affido rappresenta solo una misura temporanea: avrai il bambino con te solo per un periodo limitato (24 mesi con possibilità di rinnovo). Lo scopo dell’affido infatti, è quello di far mantenere al bambino i rapporti con la famiglia di origine, che in quel momento non può prendersi cura del minore. Quando la famiglia di origine sarà in grado di fornire al figlio tutto ciò di cui necessita, allora l’affido avrà termine.

Purtroppo però, non sempre succede così. Alcuni affidi si protraggono per mesi e mesi, anni e, se il tribunale constata che la famiglia di origine non è in grado definitivamente di prendersi cura del piccolo, allora può concedere l’adozione all’affidatario, chiaramente se tra affidatario e bimbo si è ormai instaurato un profondo rapporto affettivo. Le condizioni affinché un affido si trasformi in adozione sono quindi due:

  1. La famiglia di origine, è definitivamente incapace di curare il piccolo;
  2. L’affidatario e il piccolo hanno stretto un profondo e stabile rapporto affettivo.

In questi casi il tribunale può pronunciare l’adozione, anche se si tratta di un single.

Quando si tratta di minorenni dai 2 ai 17 anni, l’affido dura 24 mesi, ma il tribunale può rinnovarlo. Quando si tratta di neonati, spesso l’affido rappresenta una pre-adozione, che seguenti provvedimenti giudiziari confermeranno.

In conclusione: se sei single, al momento non puoi fare domanda di adozione, perché la legge riserva l’adozione solo alle coppie sposate. Ma puoi fare domanda di affido. E chissà che poi l’affido non si trasformi in adozione.

È però importante che tu sappia che l’affido è uno strumento temporaneo: il piccolo potrebbe tornare con la sua famiglia di origine. Anzi, si spera proprio quello. Se questo non può avvenire, il tribunale, il cui compito è tutelare i minori, su tua richiesta, potrà concederti l’adozione. Anche se sei single, alle condizioni che finora ti ho spiegato.

Suggerimento

Se sei interessato ad avere un bimbo in affidamento, contatta i servizi sociali della tua città oppure i Centri Affido distrettuali e Comunali: ti guideranno in questo splendido percorso.

All’estero

Come ti ho spiegato finora, in Italia un single non può adottare, ma può fare richiesta di preaffido. Ci sono però dei paesi esteri dove anche i single possono adottare. E se adotti un bambino all’estero, poi l’Italia riconosce la tua adozione.

Lo conferma il Tribunale per i Minorenni di Roma con il provvedimento n. 2233/19: un italiano residente in Sudafrica aveva adottato due piccoli. Il tribunale ha riconosciuto all’uomo piena adozione, che quindi rimane a tutti gli effetti padre dei piccoli, con tutti i diritti e doveri che ne conseguono.

Questa sentenza apre un nuovo scenario: la possibilità per i single di adottare un bambino all’estero e, di conseguenza, ottenere il riconoscimento dell’adozione anche in Italia. Il tribunale infatti, non può negare l’evidenza: i minori hanno bisogno di continuità affettiva e se uno stato ha concesso l’adozione anche a un single, perché ha criteri valutativi diversi ma pur sempre nell’interesse del minore, deve adeguarsi.