L’ordinamento italiano considera la famiglia un elemento importante ed essenziale della società e pone al primo posto l’interesse del minore, al fine di una sua crescita adeguata e priva di ogni pregiudizio, garantendo in via primaria la bigenitorialità di entrambi gli ex.

In questa guida completa sull’affidamento esclusivo ti spiego cos’è e cosa comporta, quali sono i presupporti, quando è possibile ottenerlo e in quali casi, le situazioni in cui è possibile ottenere il cosiddetto affidamento esclusivo rafforzato (o super esclusivo), cosa succede se l’obbligato non versa l’assegno di mantenimento, quando è possibile l’affidamento esclusivo consensuale e infine cosa fare per organizzare un viaggio all’estero del minore.

Cosa comporta

Cosa significa. L’affidamento è la possibilità di avere i figli con sé, di vivere insieme ai figli, nonostante una separazione o un divorzio. L’ordinamento italiano tutela i figli e la famiglia quale nucleo fondamentale della società.

Cosa prevede

La legge prevede due tipologie di affidamento:

  1. Affidamento esclusivo, significa che i figli vivranno con un solo genitore. Per quanto riguarda visite e vacanze con l’altro genitore, le stabilisce il tribunale, nell’interesse dei figli.
  2. Affidamento congiunto, significa massima libertà di giorni di visita e vacanza. I coniugi si mettono d’accordo tra loro, quindi presuppone che, almeno in questo, cerchino di andare d’accordo.

Occorre chiarire sin da subito che in entrambi gli affidamenti, sia esclusivo che congiunto, tutti i due genitori sono titolari della potestà, quindi nessuno è esonerato dal prendere decisioni importanti sulla crescita dei figli. Le decisioni importanti dovranno essere prese di comune accordo, chi ha l’affidamento esclusivo non può lasciar fuori l’altro. La differenza sostanziale quindi sta semplicemente nel fatto delle visite: nell’affidamento congiunto c’è massima libertà, in quello esclusivo c’è il giudice che decide quando e come potrà vedere i figli una delle parti.

Presupposti

Quando si arriva all’affidamento esclusivo? Come è facile immaginare, l’affidamento congiunto rappresenta la scelta ideale sia per i figli, che possono vivere meglio la bigenitorialità, sia per i genitori stessi. Esso richiede massima collaborazione e armonia tra i due ex, per il bene dei figli.

Se però uno dei genitori si dimostra inidoneo al punto da rendere pregiudizievole l’affidamento congiunto, allora il giudice può optare per quello esclusivo all’altra parte. Quali sono questi elementi di inidoneità? Innanzitutto occorre chiarire che la litigiosità tra i due ex non costituisce elemento per arrivare all’affido esclusivo, anche perché è difficile trovare ex che non litighino, purtroppo. Tuttavia, può esserlo una gravissima conflittualità, tale da rendere pregiudizievole l’affidamento congiunto.

Quando

Non ci sono presupposti specifici per l’affidamento esclusivo: il giudice analizza caso per caso. Giusto per avere un’idea, potresti ottenere l’affidamento esclusivo nei seguenti casi:

  1. Grave ed elevata litigiosità tra gli ex;
  2. Avversità profonda del figlio a quel genitore, al punto da non volerlo neanche incontrare;
  3. Uno dei due genitori tende a manipolare il figlio, ossia a metterlo contro l’altro genitore;
  4. Totale disinteressamento;
  5. Il non aver versato l’assegno di mantenimento per anni;
  6. Dipendenza da alcol o droghe;
  7. Violenza o aggressività;
  8. Condanne per omicidio o altri reati gravi.

Non rappresentano presupposti per l’affidamento esclusivo:

  1. L’omosessualità di uno dei due;
  2. La cura metadonica, se il genitore è seguito e non elementi che possano ritenere un rischio di ricaduta;
  3. Adesione a religione diversa;
  4. L’affidamento assiduo dei figli ai nonni, se si tratta di un giovane genitore.

Rafforzato

Il cosiddetto affidamento super esclusivo è ammissibile quando il giudice rileva un clima di forte gravità e quindi dispone, motivandolo, un affido esclusivo rafforzato.

Cosa comporta l’affido esclusivo rafforzato. Mentre nell’affidamento esclusivo, il genitore escluso mantiene comunque il diritto di prendere decisioni per la crescita del figlio, in quello rafforzato non ha più questo diritto. Le decisioni potrà prenderle solo il titolare dell’affidamento rafforzato, senza obbligo di consultare l’altro.

È chiaro che una situazione del genere si profila solo in casi estremamente gravi, quando un genitore si dimostra completamente inidoneo. Il giudice dovrà motivare la sentenza.

Mantenimento

I coniugi, sia nell’affidamento congiunto che esclusivo, devono occuparsi entrambi di crescita e mantenimento dei figli. Entrambi devono prendere le decisioni di comune accordo, tranne nel caso dell’affido esclusivo rafforzato, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, dove in una situazione di forte gravità, si esclude completamente l’altro genitore.

Entrambi i genitori devono provvedere a mantenere i figli. Se per esempio i due ex hanno l’affidamento condiviso, ma se l’obbligato non versa l’assegno di mantenimento e vede il figlio senza costanza, neanche usufruendo delle visite spettanti, mostrando disinteresse, l’altro può ottenere l’affidamento esclusivo (Cassazione, sentenza n. 26587/2009).

Consensuale

I due coniugi che si separano con separazione consensuale, possono accordarsi per l’affido esclusivo del figlio, ma solo se ci sono delle situazioni tali che rendono l’affido condiviso deleterio per il minore.

L’interesse dei figli quindi, è al primo posto: se non risultano criticità, non esiste motivo per l’affidamento esclusivo, anche se entrambi i genitori sono d’accordo su questo. Possono comunque presentare domanda motivata al giudice, che verifica se ci sono ragioni concrete. Se non ce ne sono, poco importa che entrambi i genitori sono d’accordo per l’affido esclusivo: decreterà l’affido condiviso, al fine di tutelare il diritto di piena bigenitorialità del figlio.

Carta di identità

Se tu e tuo figlio dovete partire per un viaggio all’estero e a tuo figlio serve la carta di identità valida per l’espatrio, occorre il consenso di entrambi i genitori. Non puoi decidere solo tu, anche se hai affidamento esclusivo. Il fatto di avere l’affidamento esclusivo, non ti permette di fare tutto da solo: per fare la carta di identità valida per l’espatrio occorre il consenso del tuo ex oppure un provvedimento del giudice.

Quindi, entrambi i genitori devono andare in Comune per dichiarare il proprio consenso all’emissione della carta per l’espatrio. Se uno dei due non può recarsi, deve consegnare all’altro una dichiarazione di consenso.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD per dare il consenso all’espatrio del minore.

In caso di minore di 14 anni, oltre alla carta di identità per l’espatrio occorre che il minore viaggi con uno dei genitori. Se viaggia con una persona diversa dai genitori, bisogna chiedere autorizzazione della Questura.