Il matrimonio rappresenta un vincolo importantissimo e indissolubile, tuttavia, in alcuni specifici casi previsti dal diritto canonico, è possibile ottenere l’annullamento delle nozze. In questo modo è come se tu e il tuo coniuge non vi foste mai sposati: tornate a essere celibe e nubile.

In questa guida completa sull’annullamento Sacra Rota ti spiego cos’è e come funziona, quali sono tempi e costi, la procedura da seguire per il processo ordinario e per il processo breve, i motivi per cui puoi ottenerlo, gli effetti civili che ne derivano, come chiederlo dopo il divorzio e infine come chiedere il gratuito patrocinio di un avvocato se sei in difficili condizioni economiche.

Come funziona

L’annullamento delle nozze presso la Sacra Rota è la cancellazione dell’unione: quel matrimonio non è mai avvenuto. L’annullamento rotale ha non solo effetti religiosi, ma anche civili:

  • In futuro entrambi potrete nuovamente sposarvi in chiesa;
  • Nessuno dei due deve dare assegno di mantenimento all’altro. Ecco perché spesso è la parte più forte economicamente a chiedere l’annullamento, proprio per evitare di pagare l’assegno divorzile alla controparte.

L’annullamento rotale si può chiedere senza scadenza, non c’è prescrizione: quindi anche dopo anni di pacifica convivenza.

Attenzione

L’annullamento rotale ha effetti civili se segue anche una sorta di convalida del tribunale civile (e di solito l’ex coniuge lo chiede, perché non ha molto senso ottenere solo l’annullamento rotale e non quello civile).

Tempi e costi

L’annullamento rotale non è gratis, ma non è neanche così costoso da poterselo permettere solo un nababbo, come si pensa nell’immaginario comune. I costi da sostenere sono i seguenti.

  • 525 euro di tassa alla Sacra Rota;
  • Parcella dell’avvocato rotale, che parte da un minimo di 1.575 euro e non può superare i 2.995 euro + IVA + Cassa di Previdenza Forense.

I costi dunque partono da 2.200 a quasi 4.000 euro. Tutt’al più se tu e il tuo coniuge decidete di annullare il matrimonio, nulla vi vieta di rivolgervi allo stesso avvocato: almeno il costo si divide in due.

Se però porti alla Sacra Rota i documenti che dimostrano che non puoi pagare la tassa (per esempio dichiarazione dei redditi, lettera di licenziamento, ecc.), allora l’importo di 525 è ridotto oppure non dovuto, in base alle tue condizioni economiche (Riforma di papa Francesco). Per quanto riguarda le spese di avvocato, puoi ottenere il gratuito patrocinio (vedi paragrafo più avanti).

Per ciò che concerne i tempi, prima ci volevano circa due anni, ora grazie alla riforma di papa Francesco i tempi sono i seguenti:

  • 1 anno, per il processo ordinario;
  • 30 giorni per il processo breve.

È possibile ricorrere al processo breve se le cause di nullità sono così evidenti da non lasciare dubbi. Inoltre, proprio per ridurre i tempi di annullamento, non lo decreta la Sacra Rota (come avviene nel processo ordinario) ma il vescovo diocesano.

Per l’annullamento del matrimonio ora è sufficiente una sola sentenza: non occorre più la doppia sentenza, né nel processo ordinario né in quello breve.

Dopo divorzio

Puoi chiedere l’annullamento del matrimonio anche dopo il divorzio. Se per esempio sei divorziato, e hai un nuovo compagno/a che desidera ardentemente sposarsi in chiesa e il tuo precedente matrimonio aveva tutte le condizioni per essere annullato, allora puoi chiedere l’annullamento alla Sacra Rota.

Con l’annullamento alla Sacra Rota, il tuo precedente matrimonio è cancellato: se al tuo coniuge versavi assegni di mantenimento, ora non devi più versarglieli. Con un’eccezione: se la sentenza divorzile del tribunale è già passata in giudicato, allora l’annullamento rotale non produce effetti civili, quindi devi continuare a pagare l’assegno di mantenimento, anche la Sacra Rota annulla le nozze (Cassazione, sentenza n. 1882/19).

Suggerimento

Se vuoi chiedere l’annullamento per non pagare l’assegno, devi cercare di chiederla al più presto, prima che la sentenza passi in giudicato, ossia prima che il tribunale invii la sentenza di divorzio al sindaco e la trascriva sui registri comunali. Di solito questo avviene entro circa sei mesi dalla sentenza.

Procedura

Papa Bergoglio, nel 2015 ha cambiato l’iter per ottenere l’annullamento del matrimonio religioso alla Sacra Rota. Ricordiamo che l’annullamento del matrimonio religioso conduce anche l’annullamento del matrimonio civile, quindi i due coniugi non hanno più doveri l’uno verso l’altro, niente alimenti, niente mantenimento. L’annullamento civile in seguito a quello rotale non è così automatico: occorre con un provvedimento chiamato “delibazione”, con cui il giudice dà efficacia civile alla sentenza della chiesa.

A meno che sia un matrimonio con figli: essi infatti rimangono figli legittimi e il tribunale, con apposita sentenza, si occuperà di tutelarli e imporre un mantenimento da parte dei genitori. Quindi l’assegno di mantenimento scatta solo in presenza di figli e per i figli, ma non per l’ex coniuge (tranne in specifici casi molto particolari, come vedremo nel corso della guida).

Iter: come fare

La riforma ha previsto due tipi di annullamento rotale:

  1. Ordinario, che si conclude entro un anno;
  2. Breve, che si conclude entro 30 giorni. Puoi optare per l’annullamento breve solo se le cause di annullamento sono evidenti.

Vediamo entrambe le procedure.

Processo ordinario

  1. Presenta il libello (ossia la richiesta di annullamento) al tribunale ecclesiastico. Qui trovi l’elenco dei tribunali ecclesiastici regionali italiani;
  2. A questo punto il tribunale inizia a raccogliere gli elementi probanti della/e causa/e di annullamento e può chiamare i coniugi;
  3. Se il tribunale ritiene valida la domanda, procede ad annullare il matrimonio.

Processo breve

  1. I coniugi si recano alla Diocesi della loro zona. In questo caso infatti, non è il tribunale ecclesiastico a occuparsi dell’annullamento, ma il vescovo diocesano;
  2. In tale sede, la diocesi aiuta i due coniugi a formulare il libello, ossia la richiesta di annullamento, a raccontare la propria storia, a mostrare documenti e testimonianze;
  3. Se il vescovo ritiene che sussistano i requisiti per il processo breviore, allora firma un decreto di ammissione e nomina un Giudice Istruttore, un Difensore del Vincolo e un notaio;
  4. Possibilmente in un’unica sezione si passa alla causa. Il Giudice Istruttore ascolta le parti e pubblica gli atti, affinché ne prendano visione il Difensore del Vincolo e le parti;
  5. Gli atti tornano al vescovo per la sentenza definitiva di annullamento. Il tutto si conclude entro un mese circa conteggiato dal momento in cui i coniugi presentano la richiesta di annullamento.

Sia con la procedura ordinaria che con quella breve, per l’annullamento basta una sola sentenza. Prima della riforma di papa Francesco invece, occorrevano due sentenze.

Annullamento matrimonio sacra rota con figli

La presenza di figli non rappresenta un ostacolo all’annullamento di matrimonio. Se sussiste una delle motivazioni elencate sopra, uno o entrambi i coniugi possono ottenere l’annullamento, questo in generale. Chiaramente il tribunale ecclesiastico (o il vescovo in caso di processo ordinario), valuta con attenzione caso per caso.

Tieni presente che se la chiesa annulla il tuo matrimonio, tra te e il tuo (ex) coniuge non ci sono più effetti civili del matrimonio: nessuno dei due ha diritto ad alimenti o assegno di mantenimento, ma rimangono salvi i diritti dei figli, che rimangono legittimi. A questo punto il tribunale prenderà le dovute decisioni per i figli, decretando, qualora opportuno, anche un assegno di mantenimento a loro favore.

Motivi

Non tutti i matrimoni sono annullabili. Puoi annullare il tuo matrimonio solo se sussiste uno o più delle seguenti condizioni:

  • Il matrimonio è avvenuto senza il consenso di uno dei coniugi;
  • Infedeltà, tradimento;
  • Impotenza sessuale;
  • Mancato desiderio di prole;
  • Matrimonio non consumato (senza rapporti sessuali completi);
  • Errore sulla persona;
  • Violenza fisica o intimidazioni;
  • Mammismo, termine introdotto dalla Sacra Rota per identificare i casi in cui il coniuge non riesce a staccarsi dai genitori al punto tale da creare difficoltà alla sua nuova famiglia. Rappresenta una motivazione valida di annullamento.

Nei seguenti casi, puoi persino ottenere l’annullamento con processo breve:

  • Mancanza di fede di una delle parti;
  • Convivenza coniugale breve;
  • Aborto procurato;
  • Tradimento imperterrito;
  • Il coniuge ha nascosto la sterilità, un figlio di una precedente relazione oppure un passato in carcere.

Puoi optare per il processo breve solo se ricorrono entrambe queste condizioni:

  1. Tu e il tuo coniuge siete d’accordo sia nel chiedere l’annullamento sia sul contenuto della domanda (ossia il libello da consegnare al vescovo). Non vale il silenzio della controparte: entrambi i coniugi devono essere palesemente in accordo su cause dell’annullamento;
  2. Le cause di annullamento sono così evidenti da non richiedere indagini. Se le cause necessitano di indagine, allora il vescovo non può decidere e deve passare il procedimento al tribunale ecclesiastico per il processo ordinario.

Gratuito patrocinio

L’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota necessita della presenza di un avvocato. Ogni tribunale ecclesiastico ha un Albo degli avvocati e procuratori e il tribunale, a turno, nomina Patroni d’ufficio alcuni di questi avvocati iscritti all’Albo. I Patroni d’ufficio sono gli avvocati autorizzati al patrocinio gratuito.

Per ottenere il gratuito patrocinio, devi dimostrare di essere in difficoltà economica, di non poterti permettere il costo dell’avvocato che, come spiegato nei paragrafi precedenti, va dai 1.500 ai 3.000 euro. I tribunali ecclesiastici non prevedono una soglia massima di redditi: preferisce analizzare ogni situazione caso per caso.

Per ottenere il gratuito patrocinio devi presentare in Tribunale ecclesiastico la dichiarazione dei redditi e una lettera firmata dal tuo parroco, in cui raccomanda, dandone motivazione, la concessione del gratuito patrocinio. Se il Tribunale accoglie la richiesta, il decano della Rota nomina a tuo favore un avvocato e tu non dovrai pagare nulla: sarà il tribunale starò a remunerarlo.

Suggerimento

Prima di intraprendere un’azione di annullamento di matrimonio rivolgiti al tribunale ecclesiastico e chiedi una consulenza con un Patrono Stabile (ossia un esperto in diritto canonico). La consulenza è gratuita.

Effetti civili

Annullare un matrimonio significa che quel matrimonio non si è mai svolto, non siete mai stati sposati. Gli effetti civili dunque sono:

  • Gli ex coniugi tornano allo stato civile precedente il matrimonio. Non diventano separati o divorziati, ma tornano a essere nubile/celibe oppure vedovo/a;
  • Gli ex coniugi possono risposarsi in chiesa, non essendo divorziati;
  • Nessuno dei due può pretendere alimenti o assegno di mantenimento;
  • Diversamente dal divorzio, che pone fine a un matrimonio esistito, con l’annullamento il matrimonio non esiste e si annulla anche il tempo trascorso assieme.

In merito agli assegni di mantenimento però, bisogna fare una precisazione: in generale non sono dovuti, però se la convivenza è stata lunghissima, i giudici civili potrebbero decidere diversamente. È il caso affrontato dalla Cassazione con la sentenza n. 1343/2011, a cui una donna si era rivolta perché il marito aveva chiesto l’annullamento dopo ben venti anni di convivenza.

La Cassazione ha stabilito che, la lunghissima convivenza, rappresenta una volontà di accettazione del vincolo matrimoniale, incompatibile con una così tardiva richiesta di annullamento. Per la serie: siete stati insieme 20 anni, è impossibile che per vent’anni qualcuno vi abbia forzato.

In tal caso i diritti civili non vengono meno anche in caso di annullamento. Si tratta però di casi molto particolari che vanno analizzati a sé stanti: la regola generale è che con l’annullamento non si ha diritto a mantenimento o alimenti.

Attenzione

Se dal matrimonio nascono dei figli, costoro sono tutelati, dunque il giudice può stabilire il versamento di un assegno a loro favore.