Hai diritto ad un rimborso da parte del tuo fornitore di energia elettrica ma non può abbonartelo in bolletta perché stai cambiando gestore? Il tuo assicuratore finanziario deve restituirti una somma di denaro risultata in credito? In tutte queste e altre situazioni puoi ricevere il denaro che ti spetta tramite l’assegno di traenza.

In questa guida completa sull’assegno di traenza ti spiego cos’è e come funziona, quando è possibile farlo telematico, come si incassa, cosa fare se è scaduto, il valore legale della firma, cosa fare nel caso di agenzia assicurativa, quando è non trasferibile e qual è la differenza con l’assegno circolare.

Cos’è e come funziona

L’assegno di traenza é una specifica tipologia di assegno usata per erogare rimborsi di denaro. È molto utilizzato da aziende private, come ad esempio assicurazioni, ma anche per conguaglio di pagamenti con gestori telefonici, del gas, dell’energia elettrica ed infine dalla Pubblica Amministrazione, quindi dall’INPS e dagli enti locali.

Il rimborso con assegno di traenza è una soluzione scelta per la veloce procedura di rimborso. L’azienda o ente debitore infatti, al posto di cercare dati e IBAN del soggetto a cui deve del denaro, gli consegna un assegno con la somma dovuta. Anche perché il soggetto potrebbe non avere un IBAN, se non possiede un conto corrente.

Telematico

La Legge Assegni, ossia il R.D. n.1736 del 21/12/1933 così come modificato dal Decreto Legge 70/2011, prevede che l’assegno, bancario, postale o circolare, possa essere incassato con procedura:

  • Cartacea;
  • Telematica,

Prima del 2011, entrata in vigore del Decreto Legge, quando ti presentavi a una banca per incassare un assegno, l’impiegato bancario doveva necessariamente spedire alla banca emittente l’assegno cartaceo. Dopo che la banca emittente riceveva l’assegno, provvedeva finalmente ad accreditare il denaro alla banca del beneficiario.

Esempio

Tizio riceve da Caio un assegno di 1.000 euro,. Va nella sua Banca X per incassarlo. Banca X prende l’assegno e lo invia a Banca Y, di cui é cliente Caio. A quel punto Banca Y, una volta verificata la regolarità dell’assegno, accredita a banca X i 1.000 euro.

La nuova normativa ha introdotto la smaterializzazione dei documenti: in pratica la banca che riceve l’assegno dal beneficiario non deve più inviare materialmente l’assegno alla banca emittente. Deve solo comunicargli, in via telematica, tramite sistema web, gli estremi dell’assegno. A quel punto la banca che riceve i dati dell’assegno, ha un giorno di tempo per accreditare il denaro alla banca richiedente.

In conclusione quindi, non ci sono più passaggi di carta tra le banche. Nello specifico, il Regolamento Banca d’Italia, stabilisce due regole di invio telematico degli assegni:

  • Per assegni fino a 5.000 euro, banca X deve comunicare a banca Y solo i dati dell’assegno;
  • Per assegni oltre 5.000 euro deve inviare, oltre ai dati, anche l’immagine dell’assegno. Tale immagine deve contenere anche la firma digitale della banca.

Per gli utenti non cambia nulla. Queste nuove regole toccano solo i rapporti tra le banche, che appunto non devono più passarsi gli assegni cartacei.

Incasso

La procedura per incassare un assegno é molto semplice. Se hai un conto corrente presso una qualsiasi banca (o in Posta) devi solo recarti allo sportello con l’assegno e consegnarlo all’impiegato. Egli potrà consegnarti l’importo dell’assegno in contanti oppure versarlo sul tuo conto corrente. I tempi di accredito variano da un paio di giorni fino ad un massimo di una settimana.

Se non possiedi un conto corrente per ricevere l’assegno ti conviene andare presso una filiale della banca emittente. Quindi, se l’assegno é stato emesso da MPS recati in una filiale MPS, se é stato emesso da BNL recati in una filiale BNL e così via. Ricorda di portare con te:

  • L’assegno;
  • Un documento di identità.

L’impiegato controllerà le tue generalità e ti consegnerà l’importo dell’assegno in contanti. L’impiegato deve necessariamente pagarti l’assegno. la legge é molto chiara e stabilisce che l’impiegato possa rifiutarsi di pagare l’assegno solo in questi specifici casi:

  • Assegno contraffatto;
  • Assegno rovinato;
  • Firma di chi ha emesso l’assegno difforme da quella che detiene la banca.

Attenzione

Per somme superiori a 3.000 euro, non é possibile incassare l’assegno in contanti. Dovrai necessariamente aprire un conto corrente.

Attenzione

Se hai ricevuto un assegno di traenza, solo tu puoi incassare il titolo. L’assegno di traenza infatti, possiede la clausola di “non trasferibilità”: non puoi cederlo a nessun altro se non alla banca per l’incasso.

Libretto postale

Se sei senza conto corrente (e non vuoi aprirlo), puoi incassare l’assegno anche aprendo un libretto postale. Non devi far altro che andare in Posta con documento di identità, codice fiscale e chiedere di aprire un libretto postale. Non devi pagare nulla: l’apertura del libretto é gratuita.

Sempre al momento dell’apertura del libretto, versa l’assegno sul libretto. I tempi di incasso non sono molto brevi: potrebbero volerci anche 15 giorni affinchè sul libretto trovi l’importo. Riceverai quindi una lettera a casa che ti comunica la presenza del denaro sul libretto e potrai andare in posta a incassarlo.

Scaduto

Un assegno di traenza ha una validità precisa e tassativa. Se hai ricevuto un assegno di questo tipo, su di esso noterai la data di scadenza, ossia il giorno entro cui puoi incassarlo. Se ti presenti per l’incasso oltre quella data, potresti non incassare il denaro.

Cosa fare

Contatta l’azienda o l’ente che ha emesso l’assegno. Informa che per vari motivi non hai potuto incassare l’assegno: di solito il pagatore é disposto a emetterne un altro oppure a erogarti quanto dovuto sul tuo conto corrente.

Esempio

Enel emette a tuo favore un assegno di traenza per un credito che é risultato a tuo favore in sede di conguaglio. Purtroppo non riesci a incassare l’assegno alla scadenza. A questo punto ti conviene contattare direttamente Enel e trovare un altro modo per ricevere il rimborso: con un altro assegno o con un bonifico sul tuo conto corrente.

Firma

Dove firmare

Su un assegno ordinario deve esserci la firma di chi ha emesso l’assegno. In un assegno di traenza invece, non serve la firma dell’emittente, ma occorre la doppia firma del soggetto beneficiario, da apporre sia sulla parte anteriore all’assegno, sia sulla parte posteriore.

Se ricevi, ad esempio, un assegno di traenza dall’INPS devi firmare:

  • Sulla parte frontale, in qualità di beneficiario;
  • Sulla parte posteriore, in qualità di girante. La girata in questo caso serve a incassare l’assegno. Puoi girare l’assegno solo alla tua banca, per l’incasso appunto, ma non a un’altra persona. Un assegno di traenza infatti é sempre non trasferibile.

Assicurazione

L’assegno di traenza rappresenta uno dei metodi di rimborso preferiti dalle aziende assicurative. Per incassare l’assegno di traenza di un’assicurazione non ci sono procedure particolari. Puoi recarti presso la banca dove detieni il tuo conto corrente e versarlo: entro qualche giorno troverai la somma sul tuo saldo disponibile.

Se invece non possiedi un conto corrente, puoi recarti presso una filiale della banca che ha emesso l’assegno. Porta con te:

  • Il tuo documento di identità;
  • Il codice fiscale;
  • L’assegno di traenza.

L’operatore allo sportello, dopo aver verificato la tua identità ti pagherà l’assegno in contanti.

Non trasferibile

Un assegno di traenza presenta sempre la clausola di “non trasferibilità”, qualunque sia l’importo menzionato. Se quindi ricevi un assegno di traenza, che effettivamente rappresenta un rimborso da parte di un ente, un’azienda o un’assicurazione, solo e soltanto tu puoi incassare l’assegno. Non puoi girarlo a nessun altro.

In realtà anche nell’assegno di traenza dovrai fare una girata, ossia apporre la tua firma sul retro dell’assegno. Ma la funziona di questa girata é solo quella di permettere alla tua banca di incassarlo e mai di trasferire l’assegno a un altro soggetto diverso da te.

Se vuoi “girare” quel denaro a qualcuno quindi, non puoi far altro che incassarlo e, solo dopo averlo incassato (in contanti o su conto corrente), pagare un tuo eventuale creditore.

Differenza con circolare

C’è una differenza fondamentale tra assegno di traenza e assegno circolare. L’assegno di traenza é infatti uno specifico assegno emesso per fare un rimborso. L’assegno circolare invece, può essere emesso per fare un rimborso, ma anche per mille altri motivi.

Ecco perchè quello di traenza é una tipologia di assegno usata solo in certi ambiti. Per esempio per rimborsi di assicurazioni, oppure per rimborsare costi di una bolletta risultata a credito in fase di conguaglio.

L’assegno circolare poi, si distingue per il fatto che é impossibile che sia “scoperto”. Se ti consegnano un assegno circolare, quando andrai in banca a incassarlo troverai sicuramente i fondi.

Anche un assegno di traenza é molto difficile che sia “scoperto”, perché sarebbe un controsenso se un’azienda o addirittura un enete pubblica emette un rimborso a tuo favore ma poi non te lo paga. Tuttavia non c’è la certezza matematica (come per gli assegni circolari), teoricamente anche un assegno di traenza può essere scoperto.