Se hai un debito con una persona, esistono diversi metodi per effettuare il pagamento, sia in forma immediata che differita. La cambiale infatti, rappresenta una promessa di pagamento futura: se emetti una cambiale, il beneficiario non può pretendere il pagamento prima della data stabilita nella cambiale stessa.

In questa guida completa ti spiego la differenza tra assegno e cambiale, quali sono le funzioni che assolvono questi titoli, quali sono le differenze in termini di tempi e di costi, cos’è un assegno postdatato, perché è illegale e cosa succede in caso di emissione.

Differenza

Assegno e cambiale sono due cose diverse, completamente diverse, sebbene possano avere alcuni aspetti che li rendono simili. Vediamo quali sono queste differenze.

1. Cos’è una cambiale e qual è la sua funzione

La cambiale è un documento che attesta che una persona pagherà una certa somma di denaro a una specifica data. Rappresenta dunque una promessa di pagamento futura. Ad esempio: oggi emetti una cambiale con beneficiario Tizio, per un importo di 1.000 euro, alla data del 31 marzo. Significa che al 31 marzo, devi emettere un pagamento a favore di Tizio.

La cambiale dunque ti permette di postdatare un pagamento. Se oggi compri qualcosa e sai già che in questo momento non disponi della liquidità necessaria per il pagamento, puoi emettere una cambiale, ossia una promessa di pagamento a una specifica data. Sempre che il beneficiario accetti: se il beneficiario accetta la cambiale, allora tu puoi comprare la tua merce e pagare in futuro, alla data prevista sulla cambiale.

Quali sono le garanzie per il creditore

Tizio, ossia il creditore, colui che ti ha venduto il bene, avendo in tasca la cambiale è abbastanza tranquillo. La cambiale infatti rappresenta un titolo esecutivo: significa che se tu alla scadenza non paghi, Tizio può sin da subito far partire un’esecuzione forzata dei tuoi beni. La cambiale infatti rappresenta un titolo che dimostra l’esistenza del suo credito, non ha null’altro da dimostrare.

Ora, vediamo invece cos’è l’assegno, in modo da capire le differenze.

2. Cos’è un assegno e quali sono le sue funzioni

Un assegno è un documento che permette a chi lo possiede, di ottenere un pagamento in denaro: è quindi un mezzo di pagamento, come la cambiale. A differenza della cambiale però, il pagamento dell’assegno è immediato. Appena emetti un assegno, il beneficiario può recarsi in banca e farselo accreditare sul suo conto corrente.

La prima differenza importante è quindi nei tempi: la cambiale rappresenta una promessa di pagamento futura, mentre l’assegno rappresenta un ordine di pagamento immediato. Questo però, solo in teoria. In pratica, se emetti un assegno postdatato hai lo stesso effetto di una cambiale: il beneficiario può incassare l’assegno solo a partire da quella data.

L’assegno postdatato

Un assegno postdatato è dunque un classico assegno, dove però al posto della data odierna inserisci una data futura. Per esempio oggi è il 10 maggio, ma come data inserisci il 30 giugno perché vuoi che il beneficiario ritiri i soldi solo a partire da quella data.

Viene da chiedersi: allora a questo punto perché non emettere direttamente una cambiale, al posto di questo assegno postdatato? La risposta è semplice: sulla cambiale devi apporre la marca da bollo. Sull’assegno no. Questo è il motivo per cui un assegno postdatato non è legale, costituisce un illecito. Praticamente con l’assegno postdatato, l’emittente sta evadendo le imposte: sta evitando di pagare l’imposta di bollo.

Costi e tempi

Come visto finora quindi, c’è differenza tra assegno e cambiale in termini di costi: sulla cambiale devi pagare l’imposta di bollo, sull’assegno no. Però l’assegno è un titolo immediato, il beneficiario può ritirare subito i soldi che gli spettano. Se pensi di poter aggirare l’imposta di bollo emettendo un assegno postdatato, sappi che non è possibile: stai commettendo un illecito, sanzionabile per evasione dell’imposta di bollo, ai sendi del D.P.R. 642/72.

Se dunque vuoi accordarti con il beneficiario per un pagamento futuro, puoi utilizzare la cambiale e pagare l’imposta di bollo. Se emetti l’assegno, anche se postdatato, il beneficiario può comunque recarsi subito in banca a ritirare il denaro, perché la data futura non ha valenza. Oltre al fatto che stai commettendo un illecito sanzionabile.