L’assegno unico è un aiuto statale che spetta a tutti i genitori. Tutti i genitori ne hanno diritto e, a seconda della propria situazione economica, l’importo può essere più alto o più basso, riconoscere delle maggiorazioni in particolari condizioni.

In questa guida completa ti spiego se assegno unico e reddito di cittadinanza sono compatibili, se il riconoscimento è automatico o bisogna fare apposita domanda, se si può prelevare in contanti dalla carta RdC, gli importi spettanti, infine come funziona in caso di genitori separati.

Sono compatibili

Assegno unico e reddito di cittadinanza sono compatibili. Se quindi stai percependo il reddito di cittadinanza, in possesso dei requisiti previsti per l’assegno unico, non c’è alcuna incompatibilità.

Ricevi l’importo dell’assegno unico direttamente sulla carta RdC (la carta rilasciata per usare il reddito di cittadinanza): in questo modo puoi spendere la somma negli esercizi che accettano la carta.

Automatico

Se sei un percettore di reddito di cittadinanza, non c’è bisogno di presentare una domanda per ottenere l’assegno unico. L’INPS; avendo già ricevuto la tua DSU, conosce già i tuoi dati reddituali/patrimoniali, quindi sa già quale importo di assegno unico erogarti.

L’INPS sa anche se nel tuo nucleo familiare ci sono figli maggiorenni (ma di età minore di 21 anni), oppure figli con disabilità, dunque è perfettamente in grado di calcolare l’importo di assegno unico che ti spetta. L’accredito è dunque automatico: non devi fare una domanda specifica per l’assegno unico.

L’INPS accredita la somma che ti spetta direttamente sulla carta RdC, insieme al reddito stesso. Chiaramente l’accredito può avvenire in giorni diversi: quindi un giorno ricevi il RdC e un altro giorni ricevi l’assegno unico, in base alle disposizioni INPS.

Casi specifici

In generale quindi, non devi fare una nuova domanda per richiedere e ottenere l’assegno unico, l’INPS te lo accredita in automatico sulla carta RdC. In alcuni casi però, l’INPS non possiede tutte le informazioni per determinare con esattezza l’importo di assegno che ti spetta. In questi casi devi integrare queste informazioni, con una comunicazione apposita da fare all’INPS., attraverso il modello Rdc-Com/AU.

Il modello Rdc-Com/AU puoi compilarlo online, loggandoti sul sito INPS con le tue credenziali (SPID, CIE…) oppure puoi compilarlo tramite un patronato della tua città.

Chi deve presentare il modello

Devi presentare il modello se nel tuo nucleo familiare:

  • Ci sono figli maggiorenni, ma di età inferiore a 21 anni;
  • Oppure se il richiedente l’ISEE non corrisponde al genitore;
  • Oppure tutti e due i genitori lavorano e quindi avete diritto alla maggiorazione;
  • Oppure nella DSU appare un solo genitore.

Se sei un genitore solo, per ottenere l’assegno unico al 100% (e non al 50%), devi specificare il perché manca l’altro, segnando l’apposita casella (decesso, allontanamento, ecc.)

Se invece l’altro genitore assente dal nucleo familiare del percettore di Reddito di Cittadinanza vuole ottenere la sua quota di assegno unico, deve fare una domanda ordinaria a parte.

NON devi presentare il modello Rdc-Com/AU se nel vostro nucleo familiare ci sono entrambi i genitori, di cui uno è il dichiarante DSU e tutti i figli sono minorenni oppure disabili. Se ti ritrovi in questo caso, devi presentare il modello solo se oltre ai minorenni ci sono nel nucleo anche ragazzi da 18 a 20 anni, oppure se entrambi i genitori lavorate.

Si può prelevare

Come sicuramente sai già, il reddito di cittadinanza non si può prelevare in contanti. O meglio, si può prelevare per una somma molto limitata: puoi prelevare in contanti al massimo 100 euro al mese dal reddito di cittadinanza.

La restante parte devi spenderla pagando con la carta. Questo per evitare abusi, per evitare che compri oggetti non ritenuti indispensabili. Ci sono infatti acquisti non consentiti col reddito di cittadinanza (per esempio noleggio di barche, ecc.).

Per quanto riguarda invece l’assegno unico che ti arriva sulla carta RdC non ci sono limiti di prelievo: se quindi per esempio hai diritto a 200 euro di assegno unico, puoi ritirare tutti i 200 euro in contanti. Se hai diritto a 350 euro di assegno unico al mese, puoi ritirarli tranquillamente tutti. L’unico limite è quello giornaliero di 600 euro, che è il limite generale previsto per tutte le postepay.

Puoi prelevare quindi fino a 600 euro al giorno, se si tratta di importo derivante da assegno unico. Per esempio: supponiamo che tu riceva questo mese 300 euro di assegno unico e tu non spenda nulla. Il mese prossimo tu ne riceva altri 300: puoi prelevare tutti i 600 euro, anche tutti insieme.

Importi

L’INPS ti riconosce, per ogni figlio di età compresa tra 0 e 21 anni, un assegno mensile che parte da 50 euro (per le famiglie con ISEE maggiore di 40 mila euro) e arriva fino 175 euro (per le famiglie con reddito più basso). L’importo si intende per ogni figlio, se quindi per esempio hai due figli e un ISEE di 10.000 euro, ti spettano 350 euro di assegno unico.

Hai diritto a una maggiorazione se ti trovi nei seguenti casi:

  • Disabilità;
  • La madre ha meno di 21 anni;
  • Ci sono più di due figli (dal terzo figlio in poi spetta una maggiorazione);
  • Tutti i due genitori lavorano.

Suggerimento

L’INPS ha messo a disposizione degli utenti un servizio di simulazione dell’assegno unico. Inserendo i tuoi dati puoi simulare l’importo mensile che ti spetta in qualità di assegno unico.

Genitori separati

La normativa dell’assegno unico, stabilisce che se i genitori hanno l’affido congiunto, a entrambi spetta l’assegno unico: ognuno dei due prende quindi il 50% dell’importo. Se per esempio due genitori separati legalmente (o divorziati) hanno due figli e in totale spetta loro 200 euro, allora 100 euro li prende un genitore e i restanti 100 euro li prende l’altro genitore.

Se uno dei due genitori percepisce il reddito di cittadinanza, allora ottiene il suo 50% di assegno direttamente sul reddito di cittadinanza. Se tutti e due i genitori percepiscono il RdC, allora entrambi percepiscono la loro quota (50%) ognuno sulla sua carta RdC.

Affido esclusivo

Se c’è una sentenza che stabilisce che l’affido è esclusivo per un genitore, allora l’assegno unico lo percepisce tutto questo genitore. L’affido esclusivo è la possibilità di prendersi cura dei figli per un solo genitore, l’altro quindi ha molti limiti in tal senso. Il giudice emette una sentenza di questo tipo solo in particolari e gravi condizioni.