L’arte è una delle più grandi espressioni della vita. Rappresenta racconti, esperienze e speranze, nonché valore: un’opera d’arte autentica, soprattutto se realizzata da un grande maestro, può avere un valore inestimabile. Ma non solo i grandi maestri autenticano i loro quadri, anche gli artisti in erba hanno necessità di farsi conoscere e riconoscere.

In questa guida completa sul certificato di autenticità opera d’arte, ti spiego quando un’opera si definisce originale, come differisce da un falso e da una replica, quali informazioni deve presentare un certificato per essere autentico, ti fornisco un modello da scaricare e infine ti spiego quanto costa autenticare un quadro.

Cos’è

Walter Benjamin, filosofo e critico letterario tra i più apprezzati del secolo scorso, nel suo saggio “L’opera d’arte nell’era della riproduzione meccanica” parla per la prima volta di autenticità di un’opera d’arte, definendola come un lavoro che ha nel tempo e nello spazio un’esistenza unica.

Per autenticità, si intende l’attribuzione di un’opera a una determinata persona. Per esempio un quadro di Picasso è autentico se è realmente stato dipinto da Picasso. Un quadro di Monet è autentico se è realmente stato dipinto da Monet.

È importante parlare di autenticità, soprattutto in ambito artistico. Un quadro autentico infatti bisogna riconoscerlo da:

  • Un falso, ossia un quadro che qualcuno vuole attribuire a un determinato autore ma in realtà non lo è;
  • Una replica, ossia un quadro che sembra identico all’originale, da cui è praticamente difficile distinguerla, ma non c’è nessuno che la spaccia per autentica. È quindi un bel quadro, identico all’originale, ma tutti sanno che non è l’originale. Una replica quindi, non sta cercando di passare per l’originale, si propone così come è.

Per questo motivo, come è facile immaginare, il mercato considera un’opera d’arte originale con un valore molto più elevato rispetto a una replica. L’originale è autentico, la replica non lo è. Seppur sia identica all’originale, non è stato lo stesso maestro a dipingerla. Può avere lo stesso impatto estetico, ma non ha lo stesso valore.

Una replica non solo può realizzarla un’altra persona diversa dall’autore originale, ma anche lo stesso autore originale può fare una replica. Per esempio quando vuole utilizzarla per scopi formativi ed educativi.

La moda per la raccolta di repliche era molto diffusa nella seconda metà dell”800, in quanto non tutti potevano permettersi di viaggiare e spostare opere d’arte, quindi i musei compravano parecchie repliche di importanti autori per ingrandire le collezioni esposte.

Oggigiorno invece, le repliche vengono realizzate per due motivi:

  • Perché l’opera originale è andata in decomposizione o è andata perduta, ed è irrecuperabile. Purtroppo molte opere si decompongono e si deformano. Non è sempre facile o possibile restaurarle o recuperarle. Alle volte il quadro viene scoperto o ritrovato che è già in stato di decomposizione. In questo caso i software per computer sono molto utili: ripristinano virtualmente i modelli, in moda da permettere la realizzazione perfetta delle copie.
  • Semplicemente a scopi estetici. Sono opere dedicate a chi non può permettersi un’opera autentica (dal costo elevato) e ne compra quindi una copia.

Certificato

Quando compri qualcosa di importante, solitamente il venditore ti consegna un documento attestante, qualità, azienda di produzione, origini. Anche per le opere d’arte c’è un documento del genere: il certificato di autenticità (COA – Certificate of Authenticity).

Il certificato di autenticità di un’opera d’arte è un documento che contiene tutte le informazioni su:

  • Provenienza;
  • Autore;
  • Qualità.

Il COA può essere redatto da:

  • Lo stesso artista;
  • Una persona esperta sulle opere di quell’autore.

Il COA garantisce la credibilità dell’acquisto. In genere lo consegna il venditore durante la compravendita.

Rappresenta un documento essenziale per tutti coloro che girano attorno al commercio delle opere d’arte e, chiaramente, per gli acquirenti, che se comprano un’opera di grande valore, devono essere sicuri che non si tratti di una replica o di un falso. Il certificato può essere anche digitale, purché completo di ogni informazione e, chiaramente, autentico.

Un COA è autentico quando contiene:

  • Titolo dell’opera e nome dell’artista;
  • Indicazione su chi ha redatto il COA. Il certificato solitamente lo redige l’autore, dunque è importante inserire anche i propri contatti (sito web, email, ecc.). Purtroppo non è sempre possibile far firmare il COA all’autore (soprattutto per le opere antiche), quindi molte volte se ne occupa l’editore, il commerciante, l’agente, o comunque un buon conoscitore dell’autore e del suo stile, un critico d’arte. In tal caso, il COA deve contenere anche i dettagli di chi ha emesso il certificato: nome, contatti ed natura della relazione con l’autore. Se nella realizzazione e produzione dell’opera ci sono delle imprese coinvolte, queste vanno indicate nel COA;
  • Data e luogo (basta anche la nazione) di realizzazione;
  • Indicazione se si tratta dell’opera originale o di una riproduzione (una stampa, ecc.);
  • Supporto o materiali utilizzati nella realizzazione dell’opera. Questo dato non solo fornisce dettagli a puro scopo informativo, ma è importante anche perché aiuta il proprietario a conservare l’opera. Ogni materiale infatti può richiedere una manutenzione diversa. Sarebbe molto utile inserire anche alcune istruzioni in merito alla conservazione (per esempio “tieni lontano dalla luce solare”, ecc.);
  • Misure dell’opera. Questo dato è molto importante non solo perché aiuta il proprietario a comprare una cornice ad hoc, ma perché se poi le misure reali differiscono da quelle indicate nel certificato, questo indica che il pezzo ha subito delle modifiche nel corso dei vari passaggi di mano;
  • Firma originale dell’autore del pezzo, a cui segue una dichiarazione sul copyright. Se l’artista non è vivente, firma e responsabilità del certificato sono del rivenditore.
  • Detentore del copyright, legge applicabile e diritti di riproduzione (licenza pubblica, alcuni diritti riservati, ecc.), laddove ce ne siano.
  • Altre informazioni extra, tra cui per esempio riviste o risorse legate all’autore o all’opera, mostre, una recensione dell’autore sull’opera, ecc.

Come vedremo più avanti, l’autore è la persona più idonea ad autenticare un’opera. Se l’autore non è vivente, il diritto di certificazione può essere esercitato dagli eredi, ma anche da fondazioni o associazioni di esperti, mandatari degli eredi stessi.

Gli eredi però, non sono gli unici ad avere il diritto di autenticazione. Non possono impedire a una persona esperta (un grande critico d’arte per esempio) di autenticare un’opera. Questo è il caso di opere d’arte risalente ai secoli scorsi, dove è difficile trovare eredi.

Modello

Sei un artista alle prese con le sue prime opere? Allora puoi essere tu stesso a emettere il certificato, anzi, come ti ho spiegato non c’è nulla di meglio che un certificato emesso dallo stesso autore. La stessa legge n. 633/1941 (legge sul Diritto d’autore) sancisce che il diritto di autenticare un’opera spetta principalmente all’autore.

Tu quindi sei la persona più idonea ad autenticare le tue stesse opere! Non c’è un modello specifico da usare, l’importante è che contenga le informazioni importanti che ti ho spiegato sopra. Te le riassumo:

  1. Titolo dell’opera e autore (ad esempio “La distesa di fiori” di Luigi Verdi);
  2. Dichiarazione espressa (“Certifico che quest’opera è originale, redatta da Luigi Verdi);
  3. Tecnica utilizzata (pittura ad acqua, su tela, ecc.);
  4. Istruzioni di conservazione;
  5. Data e luogo di creazione;
  6. Misure;
  7. Tue informazioni di contatto;
  8. Diritti (“Dichiaro che tutti i diritti spettano all’artista e che non è ammessa riproduzione senza consenso dell’autore); l’opera non può essere riprodotta senza il tuo consenso.
  9. Firma.

Scarica subito il modello fac simile compilabile WORD per certificare la tua opera d’arte.

Quanto costa autenticare un quadro

Gli esperti in grado di autenticare un’opera parte, solitamente lavorano per conto proprio, oppure prestano la propria collaborazione presso enti a carattere culturale o artistico. I costi sono decisi autonomamente, non ci sono tariffe fisse.

Considera che le persone che autenticano un’opera, devono essere molto esperte. Solitamente sono laureate in ambito artistico e hanno delle specializzazioni post laurea: non è certamente un lavoro che si può improvvisare.