Il bonus 200 euro rappresenta un aiuto per tutte le famiglie, contro il caro vita che ha attanagliato le tasche degli italiani in questi ultimi mesi, causa soprattutto la precaria situazione geopolitica mondiale e l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il governo ha dunque inserito questa misura nel cosiddetto “decreto aiuti”.

In questa guida completa sul bonus 200 euro per colf, badanti e baby sitter, ti spiego cos’è e come funziona, come richiederlo e ottenerlo, i requisiti previsti per averne diritto, chi lo versa.

Come funziona

Anche i lavoratori domestici, dunque colf, badanti e baby sitter, hanno diritto al bonus 200 euro che il governo ha pensato per aiutare gli italiani in questo periodo di aumento dei prezzi. Tra gas, luce, bollette, spesa: tutto è aumentato e arrivare a fine mese è diventato ancora più difficile.

I lavoratori domestici in Italia, sono quasi 1 milione, considerando quelli assunti con regolare contratto. Ma si stima che siano molti di più, perché purtroppo quello domestico è uno dei lavori maggiormente svolto in nero.

Il bonus 200 euro è un aiuto una tantum, ossia lo ricevi una sola volta. Non ogni mese o ogni due o ogni tre: solo una volta. I lavoratori dipendenti lo ricevono direttamente in busta paga, così come i pensionati lo ricevono sulla pensione. I percettori di reddito di cittadinanza e di indennità NASPI, lo ricevono automaticamente sui sussidi.

E per quanto riguarda invece i lavoratori domestici? Si potrebbe pensare che anche loro, essendo lavoratori subordinati, il pagamento sia anticipato dal datore di lavoro, ossia la famiglia che li assume. Invece non è così: le famiglie non sono sostituti di imposta, quindi non hanno il compito di anticipare il bonus.

Chi lo versa

Se sei un lavoratore domestico, è l’INPS stesso a erogarti il bonus, non può essere la famiglia che ti ha assunto, non essendo un sostituto di imposta. Quindi non devi fare domanda al tuo datore di lavoro.

Per ottenere il bonus, tutto quello che devi fare è rivolgerti a un patronato della tua città: gratuitamente possono presentare all’INPS la domanda per tuo nome e conto e farti avere quindi il bonus sul tuo conto corrente.

Come ottenerlo

Ottenere il bonus, se sei un lavoratore domestico, è molto semplice. Puoi presentare domanda tramite il sito INPS, oppure, ancora più semplicemente, puoi rivolgerti a un patronato/CAF della tua città. Il patronato fa tutto, compila la domanda e tu ricevi il bonus sul tuo conto corrente, senza fare altro.

Procedura per domanda tramite sito INPS: entra nella tua area personale (tramite SPID, CIE o CNS), e segui questo percorso -> “Prestazioni e servizi” -> “Servizi” -> “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, seleziona quindi la tua categoria di appartenenza e compila il modulo di domanda. In qualunque momento puoi controllare lo stato di lavorazione della tua richiesta.

In cosa consiste il bonus 200 euro

Il bonus 200 euro, è un aiuto pensato dal governo per aiutare le famiglie italiane in questa fase geopolitica molto particolare, che ha generato un aumento dei prezzi quasi improvviso.

L’aumento delle materie prime, delle materie energetiche, ha generato a catena un aumento quasi su tutto: di conseguenza si è avuta un’impennata dell’inflazione. I prezzi sono aumentati in diversi settori.

Probabilmente 200 euro una tantum non sono in grado di sopperire a questi aumenti generalizzati dei prezzi, occorre una misura volta a garantire un aiuto ogni mese alle famiglie, oppure occorrono più stringenti procedure di controllo sulle modalità di lavoro: ancora tante persone lavorano con una paga oraria troppo bassa.

Il bonus 200 euro è un’erogazione una tantum (ossia che avviene una sola volta, nel mese di luglio). I dipendenti lo ricevono direttamente in busta paga, anticipato dal datore di lavoro. Lo stesso vale per i pensionati: é l’INPS a erogare il bonus sulla pensione.

Hanno diritto al bonus anche i percettori di reddito di cittadinanza, nonché i percettori di indennità NASPI: anche in questo caso è l’INPS stessa a pagare il bonus, direttamente nell’indennità mensile.

Requisiti

Per avere diritto al bonus, il tuo reddito lordo annuale non deve superare i 35 mila euro lordi. Quello che conta dunque, è il reddito annuo lordo. Non occorre l’ISEE o altri indicatori.

Sapere se hai diritto al bonus è quindi semplicissimo: non devi far altro che controllare il tuo contratto e verificare a quanto ammonta il reddito annuale, al lordo delle tasse. Se è inferiore a 35.000 euro, allora hai diritto al bonus.

L’importo di 200 euro è uguale per tutti: quindi non ci sono maggiorazioni per i soggetti che presentano casi particolari: ad esempio famiglie numerose, famiglie dove vive un disabile, famiglie con figli minorenni.

Il bonus di 200 euro è esentasse, non rappresenta reddito ai fini del calcolo fiscale, è incedibile e impignorabile.

Colf in nero

Il bonus 200 euro spetta solo ai lavoratori domestici assunti con regolare contratto di lavoro. Se quindi sei una colf, badante o baby sitter, per percepire il bonus devi essere assunto con contratto di lavoro ed essere iscritto/a all’INPS.

Sebbene siano quasi un milione i collaboratori domestici assunti regolarmente, ce ne sono ancora tanti in nero: lavoratori domestici in nero non hanno diritto al bonus 200 euro, non essendo iscritti all’INPS e non avendo alcun contratto che attesta il loro status.

E’ vero che il bonus spetta anche ai disoccupati, ma solo se il disoccupato percepisce la relativa indennità NASPI o Dis Coll oppure l’indennità di cassa integrazione a zero ore. Se dunque non percepisci alcun sostegno, non hai diritto al bonus 200 euro.