Gli amici a quattro zampe sono parte integrante della tua famiglia e, come tali, dedichi a loro una fetta importante della tua esistenza, prendendotene cura in tutti i modi. E il veterinario non è certamente gratis: un aiuto da parte dello stato è sempre ben gradito.

In questa guida completa sul bonus animali domestici ti spiego cos’è e come funziona, in cosa consiste nello specifico, come calcolare l’importo che ti spetta, come richiederlo e quindi ottenere la parte di rimborso sulle spese effettuate.

Cos’è e come funziona

Con la legge n. 178 del 2020, aumenta il rimborso a cui hai diritto in caso di spese veterinarie. Fino al 2020, se sostenevi spese veterinarie avevi diritto a un rimborso IRPEF del 19% da calcolare su un importo massimo di 500 euro.

Grazie alla legge appena menzionata, l’importo massimo sale a 550 euro, quindi 50 euro in più. Nella sostanza dunque, rispetto al passato, puoi detrarre circa 4 euro in più (19% di 50 euro).

Non si tratta certamente di un grande importo, anzi, possiamo dire che le cose restano quasi come prima, 4 euro non cambiano la vita a nessuno. Però dimostrano comunque che il legislatore piano piano aumenta il livello di attenzione verso i nostri amici a quattro zampe.

In conclusione il bonus consiste in un rimborso IRPEF, dovuto alla detrazione fiscale.

Come richiederlo

Come spiegato nel paragrafo precedente, il bonus animali domestici consiste in un rimborso IRPEF sulle spese veterinarie effettuate durante lo scorso anno. Se quindi siamo nel 2021, puoi portare in detrazione le spese sostenute durante tutto il 2020.

Per richiedere e ottenere il rimborso devi presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico). Ossia devi fare così:

  1. Quando effettui una spesa veterinaria, conserva sempre la fattura. Puoi chiedere il rimborso sia sulle spese veterinarie (visite mediche, interventi chirurgici, ecc.), sia sui farmaci acquistati. Conserva tutto: fatture, ricevute, scontrini.
  2. Raccogli in una cartellina tutte le fatture conservate relative all’anno precedente (se siamo nel 2021, raccogli tutte le fatture relative al 2020) e portale da un consulente fiscale (commercialista o CAF/patronato);
  3. Insieme alle ricevute porta anche la tua Certificazione Unica, ossia il documento che ti rilascia il datore di lavoro e che contiene l’importo degli stipendi che ti ha erogato l’anno precedente (di solito te lo rilascia entro fine febbraio);
  4. Consegna quindi al consulente fiscale le ricevute e la CU. Il consulente provvederà quindi a calcolare tutte le detrazioni fiscali a cui hai diritto. Il rimborso lo otterrai in automatico nella busta paga di luglio. Non devi fare altro: non devi avvisare il tuo datore di lavoro o fare altre richieste, basta aver fatto la dichiarazione dei redditi e il rimborso ti arriva in automatico a luglio.

In questo modo hai fatto la dichiarazione dei redditi. Oltre alle spese veterinarie, puoi portare altri costi in detrazione (spese mediche personali, dei familiari a carico, spese universitarie, ecc.). Sempre allo stesso modo: conservando le fatture e consegnandole al consulente fiscale affinché le inserisca nella dichiarazione dei redditi.

Questa spiegata finora è la dichiarazione dei redditi tramite intermediario: ti sei recato da un commercialista o da un patronato e hai presentato la dichiarazione (o meglio il consulente l’ha presentata per te). In alternativa puoi presentare la dichiarazione precompilata.

Dichiarazione precompilata

Da un po’ di anni l’Agenzia delle Entrate infatti, offre ai contribuenti la possibilità di collegarsi al sito dell’Agenzia e scegliere di confermare la dichiarazione dei redditi precompilata, ossia la dichiarazione già stilata dall’Agenzia stessa. Tu devi solo cliccare un Si e confermare quella dichiarazione.

I vantaggi della dichiarazione compilata sono molteplici: innanzitutto non devi pagare nessuno che te la faccia, perché ti basta andare sul sito dell’Agenzia e accettarla così com’è. Se l’accetti tal quale, sei soggetto a meno controlli da parte della stessa. La dichiarazione l’ha fatta lei e quindi è chiaro che si ritiene che sia esatta.

Volendo, puoi anche fare delle modifiche: se per esempio manca qualche voce o c’è qualche errore. In tal caso però, l’Agenzia effettua dei controlli: hai fatto delle modifiche rispetto a quanto rilevato e quindi l’Agenzia potrà sempre accertarsi della veridicità delle informazioni.

Per fare la dichiarazione precompilata, come spiegato poc’anzi, devi andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e quindi essere registrato con tanto di credenziali di accesso (username, PIN e password). Se non possiedi ancora le credenziali puoi chiederle da questa pagina Servizi Telematici Agenzia.

Calcolo importo

Ora passiamo al calcolo preciso del bonus animali domestici che ti spetta. Innanzitutto chiariamo due cose:

  1. Hai diritto a un rimborso IRPEF pari al 19% delle spese veterinarie effettuate;
  2. Il rimborso ti spetta su un importo massimo di 550 euro. Quindi se per esempio spendi 1.000 euro, non hai diritto al 19% di 1.000 euro ma sempre su 550 euro.
  3. Vige una franchigia pari a 129,11 euro. Ciò significa che il rimborso IRPEF si calcola solo a partire dalle spese maggiori di 129,11 euro: su tale somma non hai diritto ad alcun rimborso.

Quindi, se per esempio quest’anno spendi 100 per far curare il tuo amico a quattro zampe, non hai diritto ad alcun rimborso, perché la tua spesa è stata al di sotto di 129,11 euro.

Altro esempio: supponiamo che quest’anno tu spenda 450 euro per il veterinario. Ecco come calcolare la detrazione a cui hai diritto:

450 euro – 129,11 = 320,89 euro

Su questi 320,89 euro puoi calcolare il 19% di rimborso -> che è pari a 60,96 euro. Questa somma la riceverai sulla busta paga di luglio.

Altro esempio: supponiamo che quest’anno tu spenda 700 euro per il veterinario. Come detto nei passi precedenti, hai diritto a un rimborso solo sul tetto massimo di 550 euro, non di più. Ecco come calcolare la detrazione a cui hai diritto:

550 euro (non puoi detrarre tutti i 700 euro ma solo 550) – 129,11 = 420,89 euro

Su questi 420,89 euro puoi calcolare il 19% di rimborso -> che è pari a 79,96 euro. Questa somma la riceverai sulla busta paga di luglio.

In conclusione, si tratta di un rimborso che sicuramente è apprezzabile. Se poi durante l’anno hai sostenuto altre spese (per figli a carico, università, asilo, spese mediche per la famiglia, occhiali, ecc.), la somma a cui hai diritto sarà maggiore. Quindi l’importo in più sulla tua busta paga di luglio ancora più consistente.