Bambini a casa e genitori al lavoro? L’emergenza COVID 19 ha sconvolto le famiglie italiane e ne ha rivoluzionato le abitudini. Se devi andare a lavoro, ma allo stesso tempo hai a casa i bambini che necessitano di essere accuditi, il Decreto Rilancio ha pensato a una soluzione.

In questa guida completa sul bonus baby sitter coronavirus ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, i requisiti per averne diritto, cosa è previsto per i dipendenti pubblici e privati, quando si può utilizzare per pagare i nonni o altri parenti, infine come funziona il Libretto Famiglia INPS.

Cos’è e come funziona

Il Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, all’art. 72 prevede un bonus baby sitter fino a 1.200 euro, ma solo se non hai usufruito nei mesi scorsi.

Prima del decreto Rilancio infatti, il governo aveva previsto un bonus baby sitter fino a 600 euro, poi portati a 1.200, usufruibili solo da chi non ha chiesto il vecchio bonus. Se lavori nella sanità oppure nelle forze dell’ordine, il bonus sale fino a 2.000 euro, sempre se non hai chiesto quello precedente di 1.000 euro.

Requisiti

Per avere diritto al bonus devi possedere i seguenti requisiti:

  1. Figli di età fino a 12 anni;
  2. In famiglia non ci sono altre persone che percepiscono indennità di sostegno al reddito (per esempio NASPI o cassa integrazione);
  3. L’altro genitore è lavoratore anch’esso. Se infatti uno dei due non è lavoratore, non hai diritto al bonus, perché generalmente può rimanere a casa ad accudirei figli.

Se hai figli oltre 12 e fino a 16 anni, il bonus ti spetta solo in caso di figlio disabile.

A chi spetta

Il bonus baby sitter spetta ai seguenti lavoratori:

  1. Dipendenti del settore privato;
  2. Lavoratori autonomi iscritti all’INPS;
  3. Lavoratori autonomi iscritti ad altre casse previdenziali (in tal caso bisogna inviare comunicazione alla cassa di appartenenza);
  4. Lavoratori nel settore sanitario (pubblico o privato);
  5. Dipendenti delle forze dell’ordine.

Nel primi tre casi, ossia dipendenti del settore privato, oppure lavoratori autonomi, spettano fino a 1.200 euro di bonus. In caso di lavoratori del settore sanitario o delle forze dell’ordine, spettano fino a 2.000 euro.

Dipendenti pubblici

Il bonus baby sitter è dedicato a tutti i dipendenti del settore privato, quindi a prescindere dalla specifica attività e a tutti i lavoratori autonomi iscritti all’INPS o ad altre gestioni.

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, il bonus baby sitter spetta solo ai dipendenti dei seguenti settori:

  • Sanità;
  • Forze dell’ordine.

Per nonni

Puoi usare il bonus baby sitter anche per pagare i nonni. Infatti non è detto che i genitori riescano subito a trovare una baby sitter, quindi possono decidere di affidarsi proprio a un nonno. Così come viene pagata una baby sitter, con il bonus i genitori possono pagare anche i nonni.

La domanda del bonus devi presentarla all’INPS. Una volta accolta la domanda, l’INPS ti eroga il bonus non sul conto corrente, ma tramite il Libretto Famiglia, ossia un’apposita applicazione disponibile sul sito INPS.

Al Libretto famiglia devono registrarsi sia i genitori (basta un genitore) sia il beneficiario (ossia la baby sitter o il nonno). Una volta registrati, l’INPS eroga il bonus su questo libretto, tu genitore puoi accedere al libretto e inviare pagamenti al baby sitter, attraverso dei buoni lavoro del valore unitario di 10 euro.

Quindi se per esempio devi pagare una giornata di lavoro al baby sitter, per un importo di 50 euro, devi inviargli 5 buoni lavoro.

Parenti

Così come puoi usare il bonus baby sitter per pagare i nonni, nulla ti vieta di affidare i piccoli ai tuoi parenti. Puoi usare il bonus baby sitter per pagare chiunque si occupi dei tuoi figli: un fratello, una cognata, una zia, i nonni.

Come ti ho spiegato nel paragrafo precedente, sia tu genitore del bambino, sia il baby sitter, dovete registrarvi all’applicazione Libretto Famiglia disponibile sul sito INPS. L’INPS infatti ti eroga il bonus sul libretto e tu poi devi pagare il baby sitter tramite i voucher presenti sul libretto. Ecco come funziona.

Libretto famiglia

Per ricevere i soldi del bonus devi aprire il Libretto Famiglia e anche la baby sitter deve iscriversi alla piattaforma. Per l’iscrizione dovete accedere a questa pagina dell’INPS, quindi occorre avere PIN di accesso INPS, oppure CNS, SPID, ecc.

Una volta entrati ognuno di voi deve registrarsi al Libretto famiglia:

  1. Come utilizzatore, in questo caso il genitore che riceve il bonus baby sitting;
  2. Come prestatore di servizio baby sitting, ossia la persona che lavorerà per te.

Quindi tu ti iscrivi come utilizzatore, mentre la baby sitter si deve iscrivere come prestatore, ognuno per conto suo.

Attenzione

L’iscrizione al Libretto Famiglia non rappresenta la domanda di bonus baby sitting. La domanda devi farla con un’altra procedura, che ti spiego nel prossimo paragrafo. Il Libretto famiglia è una procedura in più, che ti serve appunto per aprire il libretto per ricevere i soldi del bonus e per poter pagare la baby sitter. A quest’ultima invece, l’iscrizione al Libretto serve per ricevere i pagamenti.

Una volta che l’INPS ti concede il bonus, tu genitore/utilizzatore devi collegarti al Libretto e fare la cosiddetta “appropriazione” entro 15 giorni dalla comunicazione di accettazione domanda.

Rinnovo

Il bonus baby sitter da 1.200 euro (e fino a 2.000 euro per i sanitari e le forze dell’ordine), è dedicato solo a chi non ha usufruito del precedente bonus da 600 euro (1.000 euro per sanitari e forze dell’ordine).

Se quindi hai già usufruito del bonus baby sitter per coronavirus, ora non hai diritto anche a questo. Purtroppo il bonus non è rinnovabile: puoi attivarlo soltanto una volta. Se hai già usufruito in passato, ottenendo solo 600 o 1.000 euro, non sarai molto felice di sapere che ora è raddoppiato.

Purtroppo però la norma non prevede integrazione. Si pensava che avrebbe potuto beneficiarne anche chi ne aveva già usufruito, magari per la differenza tra nuovo bonus e somma ottenuta con il vecchio bonus. Ma non è così: se hai già usufruito del precedente bonus baby sitter (che era appunto fino a 600 o fino a 1.000 euro), non hai diritto a questo.