Un aiuto concreto a tutte quelle famiglie con figli ancora piccoli: è quello che il Decreto Sostegni si propone di fare. Le misure hanno lo scopo di attraversare la fase di emergenza da coronavirus, quelle successive e le sue conseguenze, sia dal punto di vista sociale che economico.

In questa guida completa sul bonus centri estivi ti spiego cos’è e come funziona, quali sono le misure di aiuto alle famiglie previste dal Decreto Sostegni, a chi spetta questo bonus, i requisiti, gli importi spettanti a ogni categoria di lavoratori, come richiederlo, infine come usufruirne.

Come funziona

Nel momento in cui i contagi da coronavirus sono diventati un’emergenza a livello globale, il governo ha preso delle misure forti e decise al fine di ridurre le occasioni di contagio da COVID 19. Una di queste, è stata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Le scuole hanno attivato, laddove possibile e con tutti i mezzi a disposizione, delle modalità di studio da remoto.

Lo stato ha pensato a degli aiuti economici per venire incontro alle esigenze delle famiglie con figli più piccoli. Il Decreto Sostegni approvato per far fronte all’emergenza coronavirus, ha previsto delle particolari agevolazioni per i genitori: dal congedo parentale fino al bonus baby sitter, misure molto importanti soprattutto considerando la chiusura delle attività e delle scuole, che ha costretto i bambini a casa.

Vediamo come funzionano le singole misure:

  1. Congedo parentale straordinario;
  2. Bonus baby sitting;
  3. Bonus centri estivi.

A chi spettano, i requisiti per averne diritto e come richiederli.

1. Congedo parentale straordinario

Puoi usufruire del congedo nei seguenti casi:

  1. Figli in quarantena (per infezione da COVID o sospetto contagio o attesa del tampone, per esempio);
  2. Interruzione delle lezioni;
  3. Chiusura dei centri diurni assistenziali.

Se lavori nel settore privato in qualità di dipendente e hai figli fino a 14 anni oppure disabili gravi (indifferentemente dall’età), puoi usufruire di un congedo parentale durante l’arco temporale compreso tra il 13 marzo e il 31 giugno 2021. Durante il congedo hai diritto al 50% della tua retribuzione. Inoltre accumuli i contributi figurativi: significa che, anche se non stai lavorando, l’INPS ti accredita i contributi come se avessi lavorato.

Se hai figli da oltre 14 e fino a 16 anni, puoi astenerti dal lavoro (puoi chiedere il congedo), ma non hai diritto ad alcuna indennità e non hai alcuna contribuzione figurativa INPS.

Ricapitolando:

  • Se hai figli fino a 14 anni: congedo parentale straordinario da usufruire entro il 30 giugno 2021. Hai diritto a 50% della retribuzione e contributi figurativi INPS;
  • Se hai figli oltre 14 e fino a 16 anni: congedo parentale, ossia astensione dal lavoro concessa, ma niente indennità sostitutiva della retribuzione e niente contributi figurativi INPS. Hai diritto solo a mantenere il posto di lavoro, ma non hai stipendio né contributi.

2. Bonus baby sitting

Se hai figli fino a 14 anni (non compiuti), puoi scegliere un bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting, fino a un massimo di 100 euro a settimana, da usare per i servizi di baby sitting pagati nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2021.

Attenzione: questo bonus spetta solo a lavoratori autonomi (liberi professionisti di qualsiasi settore), operatori del settore sanitario e dipendenti statali che lavorano nella sicurezza (forze dell’ordine). Se quindi sei un lavoratore dipendente del settore privato (e non lavori nel sanitario-privato), non puoi chiederlo. E’ un bonus che vale solo per le suddette categorie: forze dell’ordine, sanitari e lavoratori autonomi.

Il bonus lo eroga l’INPS, attraverso il Libretto Famiglia. Per avere maggiori informazioni leggi la pagina INPS dedicata al Libretto Famiglia.

3. Bonus centri estivi

Puoi usare il bonus baby sitting anche per iscrivere i figli ai centri estivi (figli fino a 14 anni). Anche questo bonus vale solo per lavoratori autonomi, forze dell’ordine e sanitari.

Attenzione

Il bonus centri estivi non è compatibile con il bonus asilo nido, quindi se già stai usufruendo di quest’ultimo, non puoi chiedere il bonus per centri estivi.

Riassumendo, hai diritto a un bonus fino a 100 euro se rientri nelle suddette categorie (forze dell’ordine, sanitari e autonomi) e hai figli fino a 14 anni che sono a casa per quarantena, contagio, ecc. Questo denaro puoi spenderlo per pagare una baby sitter oppure per iscrivere i figli a un centro estivo.

A chi spetta

Il bonus centri estivi, così come il bonus baby sitter, ti spetta se possiedi tutti i seguenti requisiti:

  1. Sei un lavoratore autonomo iscritto alla Gestione Separata. Oppure sei un lavoratore del settore sanitario (pubblico o privato) oppure dei settori della difesa e della sicurezza.
  2. Hai figli minori di 14 anni.

Come richiederlo

Puoi richiedere il bonus baby sitting (da usare per servizi di baby sitter o per pagare i centri estivi) attraverso uno dei seguenti metodi:

  1. A questa pagina del sito INPS, devi quindi possedere le credenziali di accesso al sito (PIN INPS, CNS, Spid, ecc.);
  2. Call center INPS che risponde al numero 803 164 da telefono fisso e al numero 06 164 164 se chiami da cellulare;
  3. Patronati.

Dopodiché, se  accetta la tua domanda (puoi saperlo consultando il sito INPS oppure chiamando il call center), l’INPS ti accredita il denaro tramite il Libretto Famiglia INPS. Per attivarlo, sia tu lavoratore che il tuo datore di lavoro, dovete essere registrati al sito INPS, ossia possedere PIN, SPID, ecc.

Come attivare il Libretto Famiglia, su cui l’INPS ti eroga il bonus

Con le tue credenziali (PIN INPS, SPID o CNS…) entra sul sito INPS, nello specifico alla pagina dedicata al Libretto famiglia e registrati, inserendo i tuoi dati anagrafici, dovrai anche indicare il tuo IBAN, dove l’INPS ti verserà il denaro che vale come bonus.

Una volta aperto il tuo Libretto Famiglia, l’INPS carica il bonus spettante sul libretto e potrai usarlo per pagare i centri estivi.

100 euro

Come spiegato nei passi precedenti, il bonus baby sitter o per centri estivi, arriva fino a 100 euro a settimana, e spetta solo ai lavoratori dei seguenti settori:

  • Sanitario (pubblico e privato);
  • Sicurezza;
  • Difesa.

Coronavirus

L’emergenza coronavirus ha cambiato il modo di vivere di tutti noi. Scuole chiuse, negozi con le saracinesche abbassate, allo scopo di rispettare le regole di prevenzione del contagio. Sicuramente le famiglie sono state toccate sotto tanti punti di vista.

Uno degli aspetti critici che le famiglie hanno dovuto affrontare è proprio quello della chiusura delle scuole. La possibilità di usufruire di un servizio di baby sitting oppure di non andare a lavoro è sicuramente interessante, sebbene non si tratti di risorse illimitate.