Basta essere un lavoratore dipendente e avere uno o più figli a carico per usufruire dell’esenzione dell’imposta sul fringe benefit. Il Decreto legge n. 48/2023 ha infatti innalzato il limite di esenzione fino a 3.000 euro (rispetto ai precedenti 258,23 euro), ma solo per quest’anno di imposta (per i benefit dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023).

In questa guida completa sul bonus dipendenti con figli a carico ti chiarisco ogni dubbio, spiegandoti con parole semplici come funziona, su cosa si applica, a chi spetta, quali sono i requisiti per averne diritto, come richiederlo, infine ti fornisco un modulo di domanda da compilare, stampare e consegnare al tuo datore di lavoro.

Come funziona

Per capire come funziona questo bonus, partiamo dalla definizione di fringe benefit. L’ambito di applicazione di questo bonus è infatti il fringe benefit, ossia i beni o i servizi che il datore di lavoro ti eroga per riconoscerti un benefit aziendale (tipico esempio è l’auto aziendale).

In genere sul valore di questi benefit ci paghi le imposte (ossia l’IRPEF), ma solo sull’importo che supera i 258.23 euro. Significa che, fino a un valore di 258,23 euro, non paghi imposta. Oltre questa soglia invece paghi le imposte.

Esempio

Hai ricevuto un fringe benefit di 400 euro. Su 258,23 euro non paghi imposta. Sui restanti 141, 77 euro invece paghi l’IRPEF.

Cosa cambia grazie al bonus dipendenti con figli a carico

Quest’anno c’è una novità: grazie al Decreto Legge n. 48/2023, il limite di 258,23 euro sale a ben 3.000 euro e si applica non solo sui fringe benefit (beni e servizi erogati al lavoratore), ma anche al denaro che l’azienda eroga come rimborso delle bollette di acqua, luce e gas.

In parole semplici: se sei un lavoratore dipendente con figli e il tuo datore di lavoro ti eroga dei benefit, su questi benefit (fino a 3.000 euro di benefit) non devi pagare imposta, quindi intaschi tutto il benefit, il lordo corrisponde al netto.

Esempio

Supponiamo che il tuo datore di lavoro decida di riconoscerti 1.000 euro a titolo di benefit, di cui 300 euro come rimborso bollette dell’acqua, 300 euro a titolo di rimborso bollette dell’energia elettrica e 400 euro a titolo di rimborso bollette gas. Su questi 1.000 euro tu non paghi tasse, quindi incassi i 1.000 euro così come sono, senza decurtazioni.

Il bonus dipendenti con figli a carico quindi, in parole povere, non è altro che l’esenzione IRPEF per i benefit che ricevi dall’azienda, su un importo massimo di 3.000 euro. Significa che su un benefit fino a 3.000 euro non paghi tasse, oltre 3.000 euro le paghi.

Esempio

Se ricevi un rimborso in denaro di 3.500 euro, su 3.000 euro non paghi le tasse, su 500 euro invece le paghi.

Requisiti: a chi spetta

Hai diritto all’esenzione IRPEF se sei un lavoratore dipendente e hai figli a carico, che siano minorenni o maggiorenni. Per figlio a carico infatti si intende il figlio che:

  • Non ha reddito oppure ha un reddito fino a 4.000 euro annui lordi; se ha massimo 24 anni;
  • Non ha reddito oppure ha un reddito fino a 2840,51 euro annui lordi; se ha più di 24 anni.

Ne consegue che hai diritto al bonus dipendenti con figli a carico, sia per i figli minori, sia per i figli maggiorenni.

Non conta neanche il numero dei figli: se hai un solo figlio ti spetta il bonus, se ne hai più di uno ti spetta il bonus. E il limite è sempre lo stesso: fino a 3.000 euro di benefit riconosciuto dall’azienda non ci paghi le tasse, indipendentemente dal numero di figli, il limite è sempre 3.000 euro.

3.000 euro per entrambi i genitori

Altra notizia positiva di quest’agevolazione è che ne possono usufruire entrambi i genitori. Se quindi, sia tu che l’altro genitore siete dipendenti, entrambi avete diritto al bonus.

Esempio

Supponiamo che tu riceva un benefit dalla tua azienda, pari a 2.500 euro. Non ci pagherai le imposte. Supponiamo che il tuo partner, genitore dei tuoi figli, sia anche un lavoratore dipendente e la sua azienda gli eroghi un benefit di 3.000 euro. Anche il tuo partner non pagherà le imposte sul suo benefit di 3.000 euro.

Ciò significa che, se entrambi i genitori sono lavoratori dipendenti, hanno diritto tutti e due al bonus. Il limite di esenzione dunque sale a 6.000 euro (3.000 euro ciascuno)!

Come richiederlo

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 23 del 1° agosto 2023 (pagina 8), non è previsto un modulo specifico per richiedere il bonus. Semplicemente, in qualità di lavoratore dipendente, devi comunicare al tuo datore di lavoro di averne diritto, ossia di avere un figlio o più figli a carico. L’unico requisito infatti per averne diritto è quello di avere figli a carico, non ci sono requisiti reddituali o altri limiti.

L’Agenzia non ha previsto una forma specifica, né un modulo da compilare. Potete accordarvi tu e l’azienda, quindi teoricamente potreste accordarvi anche verbalmente. Tuttavia, per questioni amministrative, l’azienda potrebbe richiederti una domanda scritta. Di seguito ti forniamo un modulo preimpostato da noi per richiedere l’applicazione del bonus al tuo datore di lavoro. Puoi compilarlo, stamparlo e consegnarlo.

Modulo di domanda da consegnare al datore di lavoro

Bonus ai dipendenti con figli a carico
ai sensi del Decreto legge n. 48/2023, circ. n. 23 del 1° agosto 2023 dell’Agenzia delle Entrate

Egregio responsabile,

Il sottoscritto ____________ codice fiscale_____________

assunto presso questa azienda in qualità di _____________

con la seguente comunica di essere genitore di:

__________________ codice fiscale____________

___________________ codice fiscale _______________

il quale (i quali) risulta (risultano) fiscalmente a suo carico.

Si chiede dunque l’applicazione del bonus ai dipendenti con figli a carico, così come sancito dal decreto legge n.48/2023, sul valore erogato a titolo di fringe benefit.

Cordialità

Luogo e data____________

Firma_____________

Fonte: Agenzia delle Entrate