Il caregiver è quella persona che decide di prendersi cura di un parente anziano e disabile: un modo per dimostrare affetto e riconoscenza verso i genitori o una persona che è importante nella propria vita e che in quel momento ha bisogno di aiuto. Lo stato cammina verso un lento ma deciso riconoscimento di questa figura.

In questa guida completa sul bonus disabili, conosciuto anche come bonus caregiver, ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, i requisiti, l’importo spettante, come farne domanda e, soprattutto, quando entrerà in vigore, visto che al momento è ancora un disegno di legge.

Cos’è e come funziona

In arrivo una forma di aiuto per tutti coloro che assistono un familiare disabile: si chiama “bonus disabili” oppure “bonus caregiver” oppure “bonus 1900 euro”. Il contributo infatti corrisponde a un importo fino a 1.900 euro euro a cui hai diritto se assisti una persona con handicap riconosciuto dalla Legge 104/1992.

Al momento però, questo contributo è “congelato”: è solo un disegno di legge non ancora approvato dal Parlamento e quindi manca anche la circolare applicativa dell’INPS. È congelato da circa un anno, di conseguenza ancora non si sa come richiederlo e le modalità applicative. Vediamo comunque a chi spetta, in base al disegno di legge.

A chi spetta

In base alle prime indicazioni, ripetiamo, non ancora confermate, il bonus disabili spetterà alle persone che assistono un parente disabile e che hanno particolari requisiti. Vediamo insieme chi ne avrebbe diritto.

Requisiti

Hai diritto al bonus disabili se possiedi tutti questi requisiti:

  1. Assisti un parente entro il III grado, disabile o non autosufficiente;
  2. Il parente ha almeno 80 anni;
  3. Sei senza reddito oppure hai un ISEE fino a 25.000 euro.

Come si evince, il parente è in condizioni gravi o gravissime, di non autosufficienza. È chiaro, perché se per esempio decidi di accudire un parente anziano, over 80 ma autosufficiente lo fai di tua spontanea volontà e non hai diritto al bonus, che è dedicato a chi assiste anziani non autosufficienti.

Come detto in apertura, al momento il bonus disabili è solo un disegno di legge, o meglio sono cinque i disegni di legge presentati in Parlamento, frutto della precedente Legislatura. Con il cambio del Parlamento dopo le elezioni, non sempre si riesce a riprendere in mano la situazione, ma questo è un esempio positivo perché l’attuale governo ha deciso di porre attenzione al tema, dunque la misura definitiva potrebbe arrivare nei prossimi mesi.

Importo

L’importo è pari a 1.900 euro, erogato alternativamente in due modi:

  • Come detrazione fiscale, quindi riduce l’IRPEF da versare al fisco;
  • Come importo in denaro, questo se il caregiver non ha reddito e chiaramente non avendo reddito non paga IRPEF non può beneficiare di una detrazione. Se il caregiver risulta incapiente. Per esempio ha diritto a 1.900 euro di bonus, ma ha pagato solo 1.000 euro di IRPEF, tutto ciò che non può ottenere come detrazione IRPEF allora la riceve in denaro.

Domanda

Per quanto riguarda la procedura per inviare la domanda, ancora non si ha nessuna notizia. Il bonus disabili di fatto fa ancora parte di un disegno di legge non approvato, dunque chiaramente manca anche una circolare INPS applicativa.

Come spesso avviene per questo particolare tipo di bonus, probabilmente la domanda dovrà essere inviata all’INPS, l’istituto con il compito di analizzare requisiti, documenti e concedere il contributo.

Quando entra in vigore

Al momento ricordiamo che:

  • Il bonus caregiver (bonus per chi assiste un familiare disabile) non è in vigore;
  • Si tratta di un disegno di legge, o meglio, cinque disegni di legge (DDL. S. 55 Patriarca, DDL. S. 281 Vanna Iori, e quelli che sono seguiti, ossia DDL. S. 555 Nocerino, DDL. S. 698 Faraone, infine il DDL. S. 853 De Vecchis), che però sono “congelati” in quanto risalenti al precedente Parlamento. L’attuale Legislatura guidata dal governo Conte li ha ripresi in esame e ha intenzione di crearne un Testo Unico, ma non si conoscono ancora i tempi;
  • I vari disegni di legge non solo prevedono il bonus disabili, ma un vero e proprio riconoscimento della figura del caregiver e un ruolo fondamentale per l’assistenza all’anziano e quindi alla comunità sociale. Proprio per questo, il disegno di legge prevede persino l’accredito di contributi INPS figurativi, ossia dei contributi assegnati anche senza alcun versamento, di diritto proprio in virtù del contributo sociale;
  • Oltre al bonus disabile, sono previste altre agevolazioni, tra cui ferie solidali se il caregiver è lavoratore, tutela per la malattia, assicurazione, possibilità di chiedere il part time e lo smart working (telelavoro).

Il caregiver è una figura che in futuro si spera abbia maggiori riconoscimenti. È infatti una presenza di particolare importanza per la famiglia: è un parente che lavora gratuitamente e 24 ore su 24 nell’assistenza dell’anziano. Le differenze con un badante sono immediate: innanzitutto si tratta di un parente stretto, dunque l’anziano può sentirsi maggiormente a suo agio nell’essere accudito.

Si tratta poi di un parente che opera in maniera del tutto gratuita, quindi amorevolmente senza ottenere nulla in cambio e in Italia ci sono tante persone, per fortuna, che decidono di assistere i propri anziani. Ci sono però coloro che vorrebbero farlo ma hanno improrogabili impegni lavorativi. Lo scopo del Testo Unico sui caregiver è proprio questo: aumentare le tutele a favore di queste figure e incentivarle.