Hai già acquistato la prima casa e, ora ti accingi a comprarne una seconda? Allora sappi che le tasse da pagare aumentano: secondo il legislatore infatti, chi può permettersi di acquistare una seconda casa ha una capacità contributiva maggiore, per cui, gli si richiede un maggiore apporto.

Dal 2004, chi ottiene un mutuo destinato all’acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione di una seconda casa, è tenuto a pagare l’imposta sostitutiva, calcolata sull’importo di mutuo concesso.

Mutuo

L’imposta sostitutiva da pagare è pari al 2% del valore del mutuo concesso (Dl 168/2004). Quindi, se si compra una seconda (o terza) casa e si ottiene un mutuo del valore di 100.000 euro, il mutuatario dovrà pagare un’imposta sostitutiva pari a 2.000 euro.

Per chi ottiene un mutuo per prima casa invece, l’imposta sostitutiva è ridotta allo 0,25%.

Supponiamo che due fratelli acquistino una casa e sottoscrivano un mutuo cointestato di 100.000 euro. Per il fratello A si tratta di prima casa, per fratello B si tratta di seconda casa. In questo caso, è dovuta un’imposta sostitutiva pari a :

0,25% di 50.000 = 125 euro imposta sostitutiva dovuta da A
2% di 50.000 = 1.000 euro imposta sostitutiva dovuta da B

Totale imposta sostitutiva dovuta pari a 1.125 euro.

Se il mutuo non é 50 e 50, ma per esempio A si è accollato il 40% del mutuo, mentre B il 60% del mutuo, allora l’imposta sostitutiva si calcolerà in maniera proporzionale:

0,25% di 40.000 euro = 100 euro
2% di 60.000 euro = 1.200 euro

La Legge Finanziaria 2008 ha poi sottolineato che, la condizione di prima casa, per usufruire dell’agevolazione allo 0,25% sulla prima casa, deve risultare da dichiarazione del mutuatario, resa o allegata alla concessione del mutuo.