Al fine di combattere l’evasione fiscale sul pagamento del canone RAI, il Governo italiano ha deciso di prevedere il canone direttamente nella bolletta della luce. Questa scelta ha generato uno scompiglio generale, soprattutto per coloro che già non pagavano il canone per non possesso di mezzi audiovisivi in grado di ricevere il segnale.

In questa guida completa sul canone RAI in bolletta ti spiego come funziona, perché è stato considerato incostituzionale da alcuni, come non pagarlo in maniera definitiva, quando deve essere pagato per la seconda casa, come comportarsi con gli arretrati, quando deve essere pagato dai possessori di partita IVA e qual è l’importo.

Cos’è e come funziona

Il canone televisivo italiano (inesattamente chiamato canone RAI), è un prelievo statale sui cittadini, basato sul possesso di televisori e qualunque dispositivo in grado di ricevere canali televisivi. L’obbligo è stato sancito dal Regio Decreto n. 246/1938, convertito poi nella Legge n.880/1938.

Fino a qualche anno fa, i cittadini pagavano il canone RAI con apposito bollettino postale. A partire da luglio 2016 le cose sono cambiate: l’abbonamento viene addebitato direttamente in bolletta Enel.

L’importo del canone è pari a 90 euro, da pagarsi in 10 rate mensili di 9 euro ciascuna. Siccome le bollette, di solito, sono bimestrali, significa che da gennaio a ottobre (10 mesi), i cittadini ricevono 18 euro di addebito in più in bolletta, appunto dovuto per il pagamento del canone RAI.

La voce in bolletta da controllare per verificare l’addebito del canone RAI è “Canone per Abbonamento alla televisione per uso privato”, così come stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e i servizi idrici (Aeegsi).

Attenzione

Chiaramente sono tenuti al pagamento non solo i clienti Enel, ma anche quelli di qualsiasi compagnia di energia elettrica. Il canone è addebitato in bolletta (l’importo è pari a 18 euro ogni bimestre, da gennaio a ottobre, quindi con le stesse modalità per tutti).

A chi desidera avere maggiori informazioni, Radiotelevisione Italiana S.p.a. ha messo a disposizione dei contribuenti i seguenti numeri verdi di assistenza:

  • 800 93 83 62 per le chiamate dall’Italia;
  • 0039 06 87 4 08 198, per le chiamate dall’estero. In questo caso la telefonata è a pagamento, tariffato in base al proprio profilo.

Incostituzionalità

Da anni si discute ormai della presunta incostituzionalità del canone RAI e del fatto che sia ingiusto doverlo pagare se non si vede la RAI o addirittura si chieda l’oscuramento di tali canali.

Ha risposto la Corte di Cassazione con l’ordinanza 1922/2016, la quale ha sottolineato che quand’anche i canali siano oscurati, tale operazione non rappresenta fatto estintivo dell’obbligo di pagamento.

Il dubbio si è riacceso dal momento in cui il canone è stato “inglobato” nella bolletta dell’energia elettrica: come denunciato dal presidente Codacons, Carlo Rienzi, vincolare il pagamento del canone a una bolletta non rappresenta un atto legittimo, in quanto la bolletta da sola non indica necessariamente il possesso di un televisore.

Al momento però, il canone è ancora in bolletta. Dubbi, critiche e aspetti controversi permangono.

Come non pagare

Non tutti i cittadini, indiscriminatamente, devono pagare il canone RAI. Non è dovuto nei seguenti casi:

1. Se in nessuna delle case di tua proprietà è presente un apparecchio televisivo.

Attenzione

L’esenzione non è automatica. Devi compilare il modello di dichiarazione sostitutiva di non possesso (devi compilare il Quadro A) e inviarlo online all’Agenzia delle Entrate, tramite i siti Fisconline o Entratel, oppure tramite patronati, CAF e consulenti fiscali.

Attenzione

L’autocertificazione è valida per un anno. Ciò significa che fino a quando non possiedi un televisore, per non pagare il canone devi inviare una dichiarazione sostitutiva ogni anno.

2. Hai almeno 75 anni e un reddito non maggiore di 6.713 euro annui.

Attenzione

Anche in questo caso, l’esenzione non è automatica. Devi inviare all’Agenzia delle Entrate, tramite raccomandata A/R, la dichiarazione sostitutiva esenzione over 75 – pdf.

3. Sei un diplomatico, un funzionario o un impiegato di organizzazioni internazionali, oppure un militare straniero.

Attenzione

Per usufruire dell’esenzione, devi inviare tramite raccomandata A/R, il seguente modello debitamente compilato dichiarazione sostitutiva esenzione per effetto di convenzioni internazionali- pdf.

Pagare luce ma non canone

Innanzitutto occorre chiarire un punto fermo: se non paghi il canone Rai non ti staccano la luce. Se quindi ricevi una bolletta, supponiamo di 70 euro, di cui 18 euro sono di canone, tu puoi decidere di pagare solo la parte corrispondente al consumo di energia elettrica, ossia 52 euro (70 – 18). facendo così:

  • Vai in Posta e compila un nuovo bollettino, con tutti i dati di quello che ti ha inviato l’ente che ti fornisce la luce. L’unica cosa diversa che devi inserire è l’importo (nell’esempio, 52 euro al posto di 70 euro),
  • Paga la bolletta con il bollettino postale di 52 euro che hai appena compilato;
  • Strappa il bollettino di 70 euro (o conservalo).

Cosa succede

La compagnia elettrica non può staccarti la luce, perché ha ricevuto il pagamento di quanto dovuto: il tuo pagamento parziale ha coperto interamente la bolletta della corrente. L’unica cosa che è tenuta a fare è una segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento del canone. La gestione del tuo inadempimento passa al fisco e non è più di competenza dell’ente di energia elettrica.

Conseguenze

L’Agenzia delle Entrate a questo punto, può procedere con un’azione di riscossione coattiva nei tuoi confronti, quindi:

  1. Potresti ricevere una lettera da parte dell’Agenzia, in cui ti segnala il mancato pagamento e ti addebita una sanzione fino a 10 volte l’importo del canone non pagato (quindi 90 euro x 10 = 900 euro). Considera che l’Agenzia poi, può fare un controllo degli ultimi dieci anni. Se risulta che per 10 anni non hai pagato il canone, può addebitarti la sanzione per tutti i dieci anni. L’importo quindi potrebbe arrivare fino a 9.000 euro!
  2. Se non paghi, il fisco può procedere con il fermo auto. È il metodo più usato dal fisco per recuperare crediti medi/piccoli. Se non hai abbastanza soldi per pagare la sanzione, allora puoi puoi chiedere la rateazione del debito: il fermo auto viene sospeso al pagamento della prima rata e puoi riprendere a circolare con la tua macchina.

Suggellamento della TV

In passato, se avevi una tv ma decidevi di non utilizzarla, potevi evitare di pagare il canone, legalmente (quindi senza il rischio di incorrere in sanzioni) chiedendo il suggellamento del televisore.

Bastava comunicare all’Agenzia delle Entrate la tua volontà di suggellare la tv e, successivamente, dei funzionari si presentavano al tuo domicilio per “impacchettarla” con un sacco di juta, rendendola teoricamente inutilizzabile.

Oggi non è più possibile. Con la Legge di Stabilita per il 2016, non si può più chiedere né comunicare il suggellamento del televisore per inutilizzo, quindi attualmente questa possibilità è esclusa.

Conclusioni

Alla luce di quanto esposto quindi, l’unico modo che hai per non pagare il canone RAI e non incorrere in spiacevoli sanzioni, è quello di presentare, nei tempi e alle scadenze indicate ogni anno dall’Agenzia delle Entrate, l’apposita autodichiarazione di esenzione, prevista nei casi sopra specificati:

  • Non possesso del televisore;
  • Over 65 esente;
  • Diplomatico o militare estero esente.

Attenzione

Se non presenti l’autodichiarazione, sei costretto a pagare il canone. Anche se non sei riuscito a presentarla per motivi di salute (per esempio eri in ospedale). Se anche tu impugnassi la sanzione dinanzi alla Commissione Tributaria, perderesti. L’unico motivo con cui potresti vincere la causa e quindi vedere cancellata la sanzione, è un motivo di forza maggiore da te indipendente (per esempio catastrofi naturali, guerra, ecc.).

Seconda casa

Le cose si complicano se hai più case e quindi più contratti elettrici. Occorre distinguere due casi:

  1. Se la seconda, terza, quarta casa è abitata da un inquilino, allora il problema non si pone, perché se la bolletta è intesta all’inquilino (come di solito avviene) allora non sei tu a dover pagare il canone, ma appunto l’intestatario della bolletta, ossia l’inquilino.
  2. Se invece la seconda, terza (ecc.) casa è adibita per esempio a “casa vacanza”, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, non devi pagare un canone RAI per ogni casa: è dovuto una sola volta. Il canone infatti è dovuto per tutti gli apparecchi televisivi, indipendentemente dal loro numero e indipendentemente da quante case abbia l’abbonato RAI.

Casi particolari

Se però, ci sono due coniugi, nella prima casa il contratto Enel è intestato al marito e nella seconda casa il contratto Enel è intestato alla moglie, allora si riceveranno due bollette Enel a intestatari diversi e due canoni RAI.

Cosa illegittima, in quanto il canone è dovuto per singolo nucleo familiare e non per ogni componente della famiglia. La moglie quindi, per evitare il doppio pagamento, deve inviare all’Agenzia delle Entrate (entro le scadenze e i termini ogni anno stabiliti dall’Agenzia) il modello di dichiarazione sostitutiva (compilando il Quadro B). La dichiarazione deve essere inviata ogni anno.

Arretrati

Finora non hai mai pagato il canone RAI. Ora, siccome arriva in bolletta (e non rientri in nessun caso di esenzione) devi pagarlo. Ora temi che, l’Agenzia delle Entrate, vedendo che ora lo paghi mentre prima non lo pagavi, ti chieda gli arretrati. Ci sono due risposte:

  1. L’Agenzia delle Entrate o la RAI non possono addebitarti in bolletta gli eventuali arretrati. L’addebito in bolletta infatti, parte solo dal 1° gennaio 2016 e quindi per le date anteriori nessuno può addebitarti in bolletta né canoni arretrati, tantomeno sanzioni.
  2. Se però eri tenuto al pagamento del canone, non lo pagavi e vieni “scoperto”, l’Agenzia delle Entrate è vero che non può addebitarti gli arretrati e le sanzioni in bolletta (come detto poc’anzi), ma può comunque inviarti solleciti e cartelle di pagamento.

Prescrizione: il fisco può pretendere il pagamento di canine non pagato fino ai dieci anni precedenti (Cassazione n. 18432/ 2005).

Non residente

Se hai una casa ma non sei residente, allora sicuramente hai un contratto di energia elettrica D3. Infatti, quando stipuli un contratto con Enel (o altro gestore), sei tenuto a dichiarare se risiederai o no in quella casa.

Se sì, allora il gestore registra il tuo contratto con tariffa D2, se invece non sei residente lo registra con tariffa D3 (è una tariffa più economica, dedicata appunto a chi non essendo residente, ha pochi consumi, perché per esempio usa quella casa solo nel week end o per vacanze estive).

Se in una casa hai un contratto di fornitura D3 quindi, non sei residente, per cui si presuppone che tu sia residente in un’altra casa per la quale paghi già il canone. Questo significa che non devi pagarlo anche per quella casa in cui non sei residente. La bolletta quindi non riporterà il canone RAI e non devi fare alcuna autodichiarazione.

Attenzione

Se hai dichiarato al gestore di energia di non essere residente, ma in realtà lo sei, il fisco comunque se ne accorge, in base ai dati presenti nell’Anagrafe Tributaria. Il canone è dovuto e quindi lo troverai comunque in bolletta.

Possessori partita IVA

Chi ha un negozio o comunque un’azienda dove è presente un televisore o un apparecchio radiotelevisivo, è tenuto a pagare il canone RAI speciale, ossia quello destinato appunto alle attività di impresa.

Tuttavia, siccome in Italia ci sono tantissimi piccoli imprenditori che non hanno un’ufficio o un’azienda fisica, ma la cui sede legale è la propria casa, costoro non sono tenuti al pagamento del canone speciale. La tv infatti la usano per scopi familiari e non per il proprio lavoro. È quindi sufficiente il canone ordinario.

Attenzione

Questo significa che, se hai la sede legale a casa, hai tv che usi anche per la tua attività imprenditoriale, allora devi pagare il canone speciale.

Se, nel caso opposto, hai una partita IVA e possiedi un ufficio oppure un negozio, dove non c’è nessun televisore né altro apparecchio in grado di ricevere segnali radiotelevisivi, allora anche in questo caso non sei tenuto a pagare il canone speciale, non avendo alcuna Tv.

Attenzione

Vari liberi professionisti e piccoli imprenditori hanno ricevuto una lettera da parte della RAI che li invita a pagare il canone speciale. In realtà, come spiegato poc’anzi, il canone speciale è dovuto solo a particolari condizioni: se l’impresa si trova fuori casa e c’è una tv; oppure se la sede legale è in casa e viene usata anche per lavoro. Tant’è vero che sullo stesso sito della RAI è scritto che il canone speciale è dovuto solo per Tv detenute fuori dall’ambito familiare.

Attenzione

Computer, pc portatili, cellulari, smartphone, non sono considerati dispositivi radiotelevisivi (nota del 22 febbraio 2012 del Ministero dello Sviluppo Economico).

Importo

Ci sono due tipologie di canone RAI:

  • Ordinario dovuto dai privati, dalle famiglie. L’importo è pari a 90 euro annui, addebitati in 10 rate da 9 euro l’una, da gennaio a ottobre;
  • Speciale, dovuto da chi possiede partita IVA e nel suo negozio (o ufficio) possiede una tv. L’importo varia a seconda dell’attività. Gli alberghi, a seconda della categoria (lusso, stelle, ecc.) pagano un canone ancora più alto, secondo la seguente tabella:

Attenzione

Gli importi possono subire modifiche ogni anno, quindi controlla costantemente il sito della RAI.