Le carte di credito nascono dall’esigenza di acquistare qualcosa per cui non disponi ancora l’importo necessario. La banca, o la finanziaria, pagano al posto tuo: così tu puoi avere quel bene/servizio subito e restituire quanto ricevuto entro termini prestabiliti.

In questa guida completa sulla carta di credito a saldo ti spiego cos’è e come funziona, la differenza tra carta di credito a saldo e con pagamento a rato, in quali casi si applicano gli interessi, infine come avere una carta di credito senza conto corrente di appoggio, restituendo il dovuto tramite bollettini postali.

Come funziona

La carta di credito è una carta che ti permette di pagare qualcosa subito, ma l’addebito sul tuo conto corrente non avviene subito, bensì dopo un certo periodo di tempo. Si tratta dunque di un metodo di pagamento interessante soprattutto se desideri fare un acquisto ma, momentaneamente non hai denaro sul conto corrente.

Nello specifico, le carte di credito possono essere di due tipi:

  • Carta di credito a saldo, quando compri vari beni nell’arco di un mese e, il mese successivo, arriva l’addebito. Per esempio, supponiamo che questo mese tu compri un cellulare di 200 euro, una bicicletta di 150 euro e una scrivania da 180 euro. In tutto sono 530 euro. Questi 530 euro li paghi subito, al momento di ogni acquisto, ma sul tuo conto corrente non vengono scalati. La banca te li scala tutti insieme all’inizio del mese successivo.
  • Carta di credito a rate (dette anche carte revolving). In questo caso, puoi fare i tuoi acquisti in un mese, per esempio effettui acquisti per un importo totale di 500 euro. Questi 500 euro, la banca non te li addebita il mese successivo (come avviene nella carta di credito a saldo) bensì a rate. Quindi per esempio, se a settembre spendi in tutto 500 euro con la carta, la banca ti addebita 100 euro al mese per i mesi successivi.

Plafond

Sia la carta di credito a saldo che quella a rate, ha un plafond mensile, ossia un massimo di spese effettuabile nell’arco di un mese. Ad esempio:

  • Con la carta di credito a saldo, supponiamo che tu abbia un plafond di 1.000 euro mensili. Se questo mese spendi 800 euro, ti rimangono altri 200 euro da spendere durante il mese. Quando poi la banca ti addebita sul conto corrente, il mese successivo, gli 800 euro spesi il mese prima, allora il tuo plafond torna a 1.000 euro.
  • Con la carta di credito a rate, supponiamo che tu abbia un plafond di 1.000 euro. Se questo mese spendi 800 euro, ti rimangono altri 200 euro da spendere. Il mese successivo la banca inizia ad addebitarti le rate, supponiamo di 100 euro al mese. Il tuo plafond inizia ad aumentare man mano che rimborsi le rate. Il primo mese quindi, avendo tu restituito 100 euro, hai un plafond che passa da 200 a 300 euro. Il mese dopo, quando rimborsi gli altri 100 euro, il tuo plafond sale a 400 euro. E così via fino a quando torna a 1.000 euro. Finché rimborsi tutte le rate dunque, puoi spendere solo quello che ti rimane di plafond, considerando anche le rate che hai restituito.

Significato

Carta di credito a saldo quindi, effettivamente significa pagamento posticipato. Nel negozio tu paghi subito, grazie appunto alla carta di credito, grazie alla banca che paga al posto tuo senza addebitarti nulla sul conto corrente.

La banca ti addebita le spese mensili che hai effettuato, entro il giorno 15 del mese successivo. Se quindi questo mese spendi 600 euro con la carta di credito a saldo, la banca li scala dal tuo conto corrente entro il 15 del mese successivo.

Interessi

C’è un’altra importantissima differenza tra carta di credito a saldo e carta di credito a rate (o revolving) e riguarda il pagamento di interessi:

  • Con la carta di credito a saldo, non paghi interessi. Se quindi questo mese spendi 500 euro, il mese dopo la banca addebita sul tuo conto corrente 500 euro. Non devi pagare interessi, si tratta semplicemente di un addebito posticipato.
  • Con la carta di credito a rate, la situazione è completamente diversa. Se questo mese spendi 500 euro con la carta revolving, la banca effettivamente ti sta prestando 500 euro, che tu ti impegni a restituire con il pagamento di rate mensili. Si tratta quindi di un prestito vero e proprio e quindi la banca ti addebita anche degli interessi.

Quando sottoscrivi una carta di credito revolving quindi, controlla bene qual è il tasso di interesse applicato, come funziona il pagamento rateale e altre tipologie di spese previste.

Quando conviene la carta di credito a saldo

La carta di credito a saldo, può essere uno strumento utile se sai di avere delle entrate fisse ogni mese. Per esempio, sai di avere lo stipendio alla fine/inizio di ogni mese, quindi sai che la banca ogni mese troverà i soldi che deve addebitarti.

La carta di credito a rate invece, può essere utile se desideri comprare qualcosa che ti serve, ma al momento non hai quella disponibilità economica e preferisci pagare a piccoli importi, a rate.

Senza conto corrente

Di regola, le carte di credito si appoggiano a un conto corrente. La banca che la concede infatti, vuole avere la (quasi) certezza della restituzione del denaro che ti anticipa. Dunque chiede al cliente l’apertura di un conto corrente, sul quale per esempio ti impegni a far versare lo stipendio.

Ci sono tuttavia alcune banche e finanziarie, soprattutto online, che concedono una carta di credito anche senza conto corrente. In questo caso, al posto dell’addebito mensile o rateale, ti chiedono di pagare tramite bollettino postale.

Per esempio, supponiamo che con la carta spendi 300 euro e la banca prevede un piano di rimborso di 103 euro al mese (comprensivo di interessi). Questi 103 euro mensili li puoi pagare con bollettino postale.