Anche se potrebbero non essere adatte in ogni situazione, le cassette di sicurezza rappresentano un’interessante alternativa per la conservazione di oggetti di valore. La banca è la custode di tutto ciò che decidi di depositare.

In questa guida completa sulle cassette di sicurezza bancarie ti spiego cosa sono e come funzionano, a cosa servono, come noleggiarne una, cosa si può mettere, i costi da pagare alla banca, come noleggiare una cassetta cointestata, cosa succede se la banca fallisce, oppure in caso di morte del titolare (successione agli eredi) e infine come si regola il rapporto col fisco.

Cosa sono

Stai cercando un posto dove riporre i tuoi risparmi, documenti importanti o altri oggetti di valore: puoi custodire tutto in una cassaforte a casa. Ma nella vita non si sa mai: il pensiero che qualche ladro esperto in forzature passi per casa tua, è sempre in agguato.

Una cassetta di sicurezza è un contenitore sicuro che puoi noleggiare presso una banca per riporre oggetti importanti. Le banche ne offrono di diverse dimensioni e solitamente sono realizzate in metallo.

Generalmente la banca non tiene le cassette in una semplice stanza della filiale, ma in una stanza blindata. L’istituto di credito non è tenuto a sapere cosa ci metti dentro: lo sai solo tu. Con la banca stipuli il contratto di uso della cassetta, ma poi decidi tu cosa metterci.

Come funzionano

Per aprire una cassetta di sicurezza devi recarti in banca con:

  1. Documento di identità;
  2. Codice fiscale.

Se la banca ha cassette disponibili, te ne consegna una subito. Ogni volta che vorrai accedervi, non devi far altro che recarti in filiale e mostrare un documento d’identità.

A cosa servono

Una cassetta di sicurezza ti assicura contro smarrimento o furto di oggetti di valore o documenti. Non solo denaro, lingotti o gioielli di famiglia, puoi usarla anche se hai redatto un testamento, magari darne una copia al tuo notaio e una conservarla nella cassetta di sicurezza.

Lo stesso esempio vale per contratti importanti di un’attività che possiedi: la cassetta di sicurezza ti garantisce che oggetti di valore siano al sicuro, in custodia alla banca.

Cosa si può mettere

Puoi utilizzare la cassetta di sicurezza per conservare una moltitudine di oggetti, ma le banche possono imporre linee guida su ciò che puoi mettere. Alcune delle cose che potresti riporre includono:

  • Documenti importanti;
  • Testamento;
  • Lingotti d’oro;
  • Foto;
  • Gioielli;
  • Monete rare;
  • Collezioni rare;
  • Inventari;
  • Documenti dell’auto;
  • Certificati azionari o altri titoli;
  • Denaro.

Per quanto riguarda i divieti, in genere le banche vietano di conservare:

  • Armi e munizioni;
  • Materiali pericolosi;
  • Alcol;
  • Beni deperibili;
  • Resti di cremazioni.

Costi

La banca ti fa firmare un contratto di noleggio, nel quale specifica tempi, costi, regolamento, ossia cosa puoi e non puoi conservare nella cassetta.

Le banche addebitano una commissione per l’affitto di una cassetta di sicurezza, costo solitamente proporzionale alla dimensione della cassetta. Il costo può variare dai 50 ai 500 euro annui, per quelle più grandi. In genere l’addebito del canone è annuale o mensile.

Alcune banche potrebbero chiedere il pagamento anticipato, per esempio il contratto può prevedere che paghi l’affitto (mensile o annuale), con un mese (o un anno) di anticipo. In caso di mancato pagamento potrebbe addebitarti una penale, fino ad arrivare alla risoluzione del contratto di noleggio da parte della banca.

Cointestate

È possibile aprire una cassetta di sicurezza con più persone: potete prendere in noleggio una cassetta, oppure puoi prenderla solo tu e in futuro aggiungere altri cointestati.

Tutti avrete una chiave per aprire la cassetta, quindi ognuno di voi potrà riporre o prendere oggetti che sono depositati. ognuno di voi in modo del tutto autonomo, senza chiedere formalmente il permesso all’altro.

Quindi stai attento a chi decidi di inserire come co-titolare: la banca non partecipa alla risoluzione delle controversie tra co- proprietari. In caso di problemi dovete vedervela tra voi. Come titolari condividete equamente il contenuto della cassetta così come qualsiasi responsabilità associata ad essa.

Se la banca fallisce

E ora passiamo a un dubbio amletico: ti stai chiedendo se, in caso di fallimento della banca, esiste il rischio di perdere quello che hai depositato nella tua cassetta di sicurezza.

Puoi stare tranquillo: le cassette di sicurezza non rappresentano un conto, si tratta solo di un rapporto di custodia che c’è tra te e la banca. In caso di fallimento, i creditori non possono aggredire il contenuto delle cassette di sicurezza.

Successione

Passiamo ora a un altro argomento spinoso: cosa succede a una cassetta di sicurezza se il proprietario muore. Appena la banca viene a conoscenza della morte del titolare, blocca tutti i contratti, quindi anche la cassetta di sicurezza.

Gli eredi, per poter prendere possesso del contenuto, devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Per fare la dichiarazione però, occorre sapere prima cosa c’è dentro, quindi la cassetta bisogna prima aprirla.

Gli eredi possono aprire la cassetta solo dinanzi a un addetto dell’Agenzia delle Entrate o un notaio, che si occupa di fare l’inventario degli oggetti depositati. Se ci sono oggetti di difficile valutazione, si nomina anche un perito. I costi dell’apertura della cassetta quindi, iniziano a lievitare (pagamento del notaio, perito, ecc.).

Una volta redatto il verbale, si allega alla dichiarazione di successione. Con questa, finalmente gli eredi potranno prelevare e dividere il contenuto del box.

Fisco

Se le cassette di sicurezza rappresentano un porto per mettere al sicuro i tuoi oggetti di valore, non lo sono nei confronti del fisco. Sebbene gli oggetti che detieni in una cassetta sono anonimI (neanche la banca è tenuta a sapere cosa hai), la banca ha l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate:

  1. Nome e cognome del titolare della cassetta;
  2. Numero di accessi che effettui in un anno;
  3. Eventuale valore assicurato.

Se sei un soggetto ad alto rischio evasione o riciclaggio di denaro, l’autorità può procedere con il sequestro della tua cassetta, se non riesci a provare la fonte lecita del contenuto.