Quando una persona lavora, è l’azienda che gli consegnala busta paga e quindi il relativo cedolino. Quando si va in pensione, il soggetto che paga è l’INPS, che diventa a tutti gli effetti il sostituto di imposta: non solo l’ente che eroga la somma, ma trattiene anche le tasse e le versa al fisco, per conto del pensionato.

In questa guida completa sul cedolino pensione ti spiego cos’è e come funziona, come consultarlo sul sito INPS anche se sei un ex INPDAP, come scaricare e stampare il documento, cosa sono i “diritti inespressi”, come farne richiesta di fruizione ed infine come leggere le singole voci del cedolino.

Cos’è e come funziona

Il cedolino della pensione è il documento che l’INPS (o altro ente di previdenza sociale) rilascia al pensione e nel quale indica:

  • La pensione lorda erogata;
  • Le trattenute operate, quindi l’IRPEF, le addizionali regionali e comunali.

Tanti anni fa il cedolino arrivava direttamente a casa del pensionato, per posta e dopodiché il titolare si recava presso un ufficio postale per ritirare la pensione. Oggi i pensionati possono scaricare il cedolino direttamente dal sito dell’INPS. Grazie al sito INPS puoi consultare:

  • Il cedolino della pensione;
  • Le tasse pagate;
  • La certificazione unica annuale.

Puoi accedere la servizio tramite pc oppure da cellulare.

Ex INPDAP

A partire dal 2012 l’INPDAP non esiste più e quindi tutta la gestione delle pensioni ex dipendenti pubblici è stata trasferita all’INPS. Anche gli ex INPDAP quindi possono scaricare il cedolino dal sito INPS, ecco come:

Accedi al sito INPS; clicca su Trova la prestazione, in alto al centro della pagina:

Clicca su “Pensionati” e poi su Avanti:

Nella nuova pagina che appare clicca su “Pensioni” e poi in basso su “Trova prestazioni e servizi”:

Clicca su Cedolino della pensione:

A questo punto clicca su Accedi al servizio:

Clicca quindi su Servizio Desktop se stai entrando da pc, oppure Servizio Mobile se stai entrando da tablet o smartphone:

Adesso accedi al sito, tramite PIN INPS, SPID o CNS (carta nazionale dei servizi):

Una volta loggato vai su “Cedolino pensione ex-INPDAP”, poi su “Visualizza cedolini” e quindi potrai vedere l’elenco dei cedolini che l’INPS ti ha pagato quell’anno. Cliccando sull’apposito pulsante puoi anche stampare il cedolino oppure semplicemente scaricarlo su pc o smartphone o tablet.

Servizi collegati

Grazie al servizio INPS che si chiama esattamente Cedolino Pensione e Servizi Collegati, puoi non solo sfogliare, scaricare e stampare il tuo cedolino, ma anche rispondere ad apposite domande utili che ti fa direttamente il sito mentre sei collegato, per esempio: “Vuoi confrontare gli ultimi 2 cedolini?”, per vedere se appunto ci sono delle differenze di importi e quindi capire a cosa sono dovuti.

Diritti inespressi

Sempre nella tua pagina personale, potresti trovare la voce “Diritti inespressi“. Sono diritti e agevolazioni che l’INPS non eroga automaticamente: occorre una tua specifica richiesta. E così succede che molti pensionati neanche sappiano di avere determinati diritti e li lascino lì, completamente morti. Ecco perché si chiamano “diritti inespressi”.

Nella maggior parte dei casi si tratta di semplici domande e moduli di richiesta da compilare, anche online, per avere diritto ad aumenti della pensione fino a 300 euro! Secondo alcune stime, circa 1/3 dei pensionati (si tratterebbe quindi di quasi 6 milioni) non sa di avere diritto ad alcune agevolazioni, non le chiede e quindi le perde!

Questi diritti si riferiscono a:

  • Aumento della pensione;
  • Maggiorazioni sociali;
  • Quattordicesima;
  • Prestazione per gli invalidi;
  • ANF (Assegni al nucleo familiare).

Attenzione

Questi diritti, nella maggior parte dei casi, riguardano coloro che percepiscono una pensione bassa, al di sotto dei 750 euro mensili.

Come chiederli

Per trasformare questi diritti inespressi, in diritti richiesti e usufruiti, hai due possibilità:

  1. Collegarti al sito INPS e loggarti con le tue credenziali, accedere quindi alla sezione “Cedolino pensione e servizi collegati”, da lì verificare se c’è la voice “Diritti inespressi”, cliccarla e quindi vedere di cosa si tratta nel tuo caso; molte volte la richiesta dello specifico diritto si può fare direttamente online;
  2. Recarti presso un patronato con documento di identità e codice fiscale e chiedere all’impiegato di controllare la presenza di diritti inespressi da percepire. Il servizio del patronato è gratuito.

Consultazione

Per la consultazione del cedolino pensione, devi soltanto collegarti al sito INPS e accedere con le tue credenziali. Per loggarti è obbligatorio possedere una di queste tre credenziali:

  • PIN INPS;
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Scaricare

La pagina a cui accedere è la seguente INPS, devi cliccare quindi su “Cedolino pensione” e loggarti. Per quanto riguarda la procedura di consultazione, download e stampa, segui i passi che trovi all’inizio di questa guida, tutti i passi sono provvisti di screenshot di aiuto. Inoltre la procedura è la stessa, sia per i pensionati INPS che per quelli ex INPDAP.

Dopo essere entrato nella tua home page puoi procedere alla stampa del documento.

Voci

Ecco come leggere il cedolino della pensione INPS ed Ex INPDAP:

I parte

  • Codice fiscale del pensionato;
  • Iscrizione: è un codice univoco per ogni titolare;
  • Aliquota media: l’aliquota IRPEF applicata sugli arretrati degli anni scorsi (di solito l’ultimo quinquennio);
  • Rata: mese di riferimento;
  • Annua lorda: importo lordo annuo della pensione;
  • Aliquota massima: l’aliquota IRPEF applicata sugli arretrati dell’anno e sulla tredicesima di dicembre;
  • Tredicesima: importo netto a cui hai diritto a dicembre.

II parte

  • Pensione mensile lorda: stipendio lordo;
  • Indennità integrativa speciale: è una somma in più rispetto alla pensione lorda.

Alla somma di pensione lorda e indennità integrativa, si sottraggono le seguenti voci:

  • Addizionale comunale e Acconto addizionale comunale: è l’IRPEF da pagare al Comune, quindi la percentuale applicata varia da città a città;
  • Addizionale regionale: è l’IRPEF da pagare alla Regione, quindi la percentuale applicata varia da Regione a Regione;
  • IRPEF netta: è l’importo delle tasse da sottrarre e versare allo Stato, si chiama “netta” perché sono state sottratte le detrazioni eventuali a cui hai diritto;
  • Dettaglio del calcolo Irpef: indica come è stato eseguito il calcolo dell’IRPEF netta, in base alle detrazioni (per nucleo familiare, per reddito). Fa quindi vedere l’IRPEF lorda, le detrazioni e poi l’IRPEF netta.

Fac simile

Ecco di seguito un fac simile del cedolino pensione con tutte le voci. Ricorda che, in caso di variazioni della tua situazione, devi darne comunicazione all’INPS, senza indugio. Tipico esempio è quello dei familiari a carico. Supponiamo che tu ora abbia un figlio a carico: in questo caso l’INPS ti riconosce una riduzione dell’IRPEF proprio in virtù del figlio a carico.

Supponiamo che questo tuo figlio a un certo punto trovi lavoro, oppure si trasferisca altrove. A questo punto non è più a tuo carico e quindi le riduzioni IRPEF a cui avevi diritto non sono più valide. Ecco perché devi avvisare l’INPS affinché possa fare il ricalcolo della pensione tenendo conto del tuo nuovo assetto familiare.