Sei un lavoratore dipendente e ti stai chiedendo se il tuo datore di lavoro versa regolarmente i contributi? Sei un imprenditore o un lavoratore autonomo e ti domandi se effettivamente, i contributi che hai versato risultano tutti o c’è qualche errore? Domande più che legittime: una controllatina all’estratto conto è sempre bene farla, almeno ogni tanto.

In questa guida completa sul certificato contribuzione INPS ti spiego cos’è e a cosa serve, dove e come richiederlo, come si legge, cosa significa la nota 18 a margine, cosa fare in caso di estratto contributivo non aggiornato, se noti qualcosa di sbagliato o mancano contributi, infine come ottenere l’estratto conto per la richiesta di un mutuo.

Cos’è e a cosa serve

Così come esiste l’estratto conto di una banca, di un conto corrente, che elenca le operazioni di addebito e accredito eseguite, così esiste anche l’estratto contributivo INPS.

L’estratto contributivo INPS detto anche certificato di contribuzione INPS è un fascicolo indicante i contributi INPS a tuo nome. Quindi, se tu hai lavorato, come autonomo e/o come dipendente, devono risultare i vari contributi, altrimenti significa che, probabilmente, chi doveva versarli non l’ha fatto. Potrebbe essere il tuo datore di lavoro, se sei un dipendente, o tu stesso, se sei un autonomo tenuto a pagare i contributi previdenziali.

L’estratto contributivo dunque, elenca i contributi versati nelle varie gestioni:

  • Commercianti;
  • Autonomi;
  • Lavoratori dipendenti.

Indica non solo i contributi effettivi, ma anche quelli figurativi (per esempio quelli che hai accumulato durante i periodi di malattia) e quelli da riscatto (se per esempio hai riscattato la laurea).

Grazie all’estratto contributivo INPS, puoi avere una visione chiara e dettagliata dei contributi che risultano a tuo nome. Puoi renderti conto se è tutto a posto, oppure se ci sono dei contributi mancanti.

Come richiedere

Puoi chiedere l’estratto contributivo INPS in vari modi:

  1. Telefonando al servizio gratuito INPS al numero 803.164 oppure 06 164 164 (se hai un cellulare). Un operatore ti risponderà e organizzerà l’invio dell’estratto direttamente a casa tua, per posta;
  2. Rivolgendoti a un patronato. Basta che ti rechi a un patronato o CAF del tuo comune e un funzionario si occuperà di tutto;
  3. Online, direttamente sul sito INPS. Per questa modalità, devi possedere il PIN INPS (non occorre il PIN dispositivo, basta il PIN ordinario). Collegati quindi al sito ufficiale INPS, accedere al Fascicolo Previdenziale del Cittadino tramite le tue credenziali, entrare nella pagina “Posizione Assicurativa” e quindi cliccare su “Estratto Conto”.

A questo punto ti appare una tabella, che è praticamente l’estratto contributivo.

Come si legge

L’estratto contributivo INPS è una tabella, indicante i seguenti dati:

  • Tuoi dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita…);
  • Periodi di riferimento;
  • Tipologia di contributi (da lavoro subordinato, da imprenditore commerciale, da lavoratore domestico, da lavoratore autonomo, ecc.);
  • Quantità di contributi che risultano a tuo nome (in giorni, settimane, mesi);
  • Numero di settimane maturate per avere diritto alla pensione;
  • Numero di settimane maturate e che rientrano nel calcolo della pensione;
  • Il tuo reddito;
  • Note.

Di solito l’estratto conto riporta i contributi in settimane, a volte in mesi o giorni, ma solitamente in settimane. Probabilmente però, a te quello che interessa è il calcolo in anni. Quindi considera che:

  • 52 settimane rappresentano 1 anno;
  • 4,333 settimane rappresentano un mese.

Se hai maturato contributi in più gestioni, per esempio sia nella gestione Commercianti, sia in quella dei Lavoratori Dipendenti, puoi chiedere di sommarli, attraverso:

  • Totalizzazione, oppure attraverso il cumulo, oppure attraverso il computo, Se opti per una di queste tre opzioni, non paghi nulla, la somma dei contributi è gratis;
  • Ricongiunzione dei vari contributi in una sola gestione. Per esempio decidi di riunire tutti i contributi presso la Gestione Lavoratori Dipendenti. Questa opportunità al contrario delle altre, è a pagamento.

Nota 18

Se a margine dell’estratto contributivo trovi la Nota 18 “servizi da accertare”, significa che, per quel periodo indicato, l’INPS non ha ancora verificato o accertato i contributi. Quindi non è detto che per quel periodo ci sia un errore o per forza una mancanza. Tuttavia, per essere più tranquilli e sicuri, è meglio inoltrare all’INPS una richiesta di verifica che si chiama RVPA (richiesta di variazione della posizione assicurativa).

Se c’è una nota 18, chiedi all’INPS una RVPA della tua Posizione. Puoi farlo tramite:

  • Sito internet INPS. Devi possedere il PIN ordinario. Vai quindi sul sito INPS > estratto conto informativo > estratto conto e richiesta di variazione;
  • Call center INPS chiamando i numeri 803 164 oppure 06 164 164;
  • Oppure tramite un patronato.

Suggerimento

Per velocizzare il tutto, è bene che tu abbia con te anche i documenti che attestano che in quel periodo hai lavorato. Quindi per esempio una CU (Certificazione Unica) oppure una o più buste paga.

Se nell’estratto mancano i contributi precedenti al 1993, non c’è problema: questi contributi molto vecchi non sono più necessari per il calcolo della pensione e quindi l’INPS non li inserisce nell’estratto.

Non aggiornato

Nel tuo estratto conto hai notato che mancano alcuni contributi o c’è qualcosa di sbagliato? Se mancano alcuni contributi molto recenti, per esempio di uno o due mesi fa, direi che non è il caso di preoccuparsi: probabilmente l’INPS non ha ancora aggiornato il tuo estratto. Chiedine uno nuovo fra un paio di mesi, per vedere se poi va tutto a posto.

Mancano contributi

Se invece noti la mancanza di contributi risalenti a più di tre mesi fa, allora ti consiglio vivamente di attivarti e chiedere all’INPS una verifica. Questa verifica si chiama segnalazione contributiva.

Puoi farla tramite un patronato, tramite call center INPS (in alto trovi in numeri da chiamare) oppure tramite il sito INPS, seguendo il seguente percorso:

  1. Vai al tuo estratto contributivo INPS (occorre il PIN ordinario). Vai sul sito ufficiale INPS, entra nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino tramite le tue credenziali (quindi per esempio PIN, oppure SPID), entra nella pagina “Posizione Assicurativa” e infine, per scaricare finalmente ciò che ti interessa clicca su “Estratto Conto”;
  2. Scegli la tua categoria (lavoratore dipendente, autonomo, agricolo, lavoratore domestico, commerciante, ecc.);
  3. Clicca sulla sezione per inviare una segnalazione contributiva.

Attenzione

È importante che tu abbia i documenti con cui dimostrare che in quei periodi hai lavorato (CU, buste paga, ecc.).

Aggiornamento

Una volta ricevuta la segnalazione, l’INPS provvederà a fare i dovuti controlli e, se effettivamente ne hai diritto, ad aggiungere il periodo contributivo mancante.

Tempi di risposta

Di solito l’INPS risponde entro due mesi, ma in alcuni casi potrebbe volerci più tempo.. Una volta inviata la segnalazione, in ogni momento puoi collegarti al tuo fascicolo contributivo e, nella sezione Segnalazioni contributive > Esiti, controllare lo stato di avanzamento della tua richiesta. Oppure puoi chiamare il call center INPS (sopra i recapiti).

Per mutuo

Stai facendo domanda per un mutuo? Oltre ai documenti di reddito, alcune banche stanno iniziando a chiedere anche l’estratto contributivo INPS.

Le conseguenze non sono da poco: se sull’estratto conto è tutto a posto, allora non ci sono problemi, ma se per esempio mancano dei contributi, perché l’INPS non ha ancora aggiornato l’estratto oppure ci sono dei problemi o altre mancanze, allora anche l’ottenimento del mutuo potrebbe slittare.