La clausola sospensiva ti permette di metterti al riparo nel caso in cui la banca non ti conceda il mutuo. Rinunciare a questa clausola, significa rischiare di dovere lasciare al venditore la caparra confirmatoria, quindi ritrovarsi con meno quattrini in tasca. Una situazione sicuramente poco piacevole.

In questa guida ti parlo dei più comuni 5 errori da non fare al momento della proposta di acquisto, come funziona la clausola sospensiva del mutuo, cosa comporta non inserirla, quali rischi corri e come puoi metterti al riparo da situazioni incresciose, sia con il venditore sia con l’eventuale agenzia immobiliare.

1. Non inserirla

Il primo errore da evitare è proprio questo: non inserire la clausola sospensiva del mutuo! Se hai intenzione di chiedere un mutuo a una banca, è di fondamentale importanza inserire questa clausola nella proposta di acquisto.

Se infatti la banca dovesse rifiutare il mutuo, il venditore avrebbe diritto a mantenere la caparra. E non sono spiccioli. Una situazione del genere per te, significa perdita di una cospicua somma di denaro, che potrebbe persino impedirti di comprare casa, oppure farti propendere per una dal costo più basso. Se ti ritrovi con meno soldi, è chiaro che diminuisce il tuo budget per l’acquisto di un immobile.

2. Inserirla solo al preliminare

La cosa migliore da fare, è inserire la clausola sospensiva del mutuo sin dalla proposta di acquisto e non solo nel preliminare. In Italia solitamente si usa così: si fa prima una proposta di acquisto e, se il venditore la accetta, si passa al preliminare (detto anche compromesso). Solo in alcuni casi si fa direttamente il compromesso (e non così rari).

Ad ogni modo, se fai la proposta di acquisto, fai inserire la clausola sospensiva già nel documento. Se fate subito il preliminare, falla inserire allo stesso modo. Per dirla breve: appena devi firmare qualcosa, che sia proposta o compromesso, inserisci subito la clausola sospensiva.

3. Indicare un mutuo generico

Quando inserisci la clausola sospensiva del mutuo, la cosa migliore da fare sarebbe anche quella di indicare il nome della banca e la filiale presso cui intendi chiedere il mutuo. Questo perché, se quella banca non ti concede il mutuo, poi il venditore non possa pretendere che tu faccia richiesta ad altre banche.

Certo, se sei tu a voler provare con altre banche, ben venga. Ma se è una “costrizione” da parte del venditore, la questione assume connotati tutt’altro che piacevoli. Se tu non inserisci delle specifiche in merito al mutuo (e alla banca a cui chiederlo, soprattutto), corri il rischio che il venditore pretenda che tu chieda anche ad altri istituti.

Si tratta di una possibilità molto remota, ma non da escludere totalmente. Se infatti una banca rifiuta di concederti il mutuo, è probabile che rifiuteranno anche le altre. Difficile che un venditore sia disposto a perdere tempo con una persona a cui una banca ha già risposto con un rifiuto.

Ma nella vita non si sa mai: quindi meglio evitare pensieri. Inserisci la clausola sospensiva indicando non un generico mutuo, ma per esempio mutuo presso la banca X.

4. Non chiarire i termini di pagamento dell’agenzia

Alcune agenzie chiedono la commissione nel momento in cui il venditore accetta la proposta di acquisto, al di là che tu ottenga il mutuo o meno. E’ molto importante che tu chiarisca questo aspetto insieme all’agenzia che ti segue.

Qualunque cosa decidiate, falla mettere sempre per iscritto. Questo è un consiglio che vale nell’interesse di tutti: del potenziale acquirente, del venditore, dell’agenzia stessa.

5. Non chiedere un consulto a un notaio

Questo vale soprattutto per i meno esperti: se è la tua prima casa, probabilmente sei anche un po’ titubante. Prima di fare la proposta di acquisto, consulta un notaio e chiedi di fare un controllo formale, per esempio ai documenti che ti ha già consegnato l’agente.

Puoi anche descrivere al notaio la tua situazione e chiedere un consiglio specifico. Per esempio se stai comprando una casa che al momento non ha agibilità, puoi chiedere cosa ti conviene fare, come comportarti, ecc. Il consulto di un esperto è quello che ci vuole, soprattutto per chi si trova per la prima volta a comprare casa.