Se lo scorso anno hai sostenuto delle spese mediche veterinarie, quest’anno puoi ottenere un rimborso IRPEF calcolato sul costo sostenuto. In questo modo, l’Agenzia delle Entrate può rimborsarti una piccola somma di denaro, direttamente sulla tua busta paga o sulla pensione.

In questa guida completa sul codice spesa 29 nel 730 ti spiego come funziona la detrazione per le spese veterinarie, a quanto ammonta, qual è il limite massimo e qual è la franchigia da considerare, i righi da compilare nella dichiarazione e infine cosa succede se presenti il 730 precompilato.

Come detrarre le spese veterinarie

Se possiedi un animale domestico, puoi portare in detrazione le spese veterinarie, ossia ottenere un rimborso dell’IRPEF pagata lo scorso anno. Le spese veterinarie sono detraibili grazie ai dati trasmessi dal medico attraverso il sistema Tessera Sanitaria (TS).

Ecco quali spese veterinarie puoi portare in detrazione:

  • Spese sostenute per la prestazione professionale del veterinario;
  • Spese per analisi di laboratorio, esami diagnostici, quali ad esempio analisi del sangue, delle urine, ecografie…;
  • Farmaci ad uso veterinario, con o senza obbligo di ricetta, comprati sia nelle farmacie che nelle parafarmacie. Non sono detraibili gli integratori alimentari umani e i mangini speciali anche se prescritti dal veterinario.

Attenzione

Puoi detrarre le spese in detrazione solo se sostenute per animali di compagnia o per animali detenuti per la pratica sportiva. Se quindi detieni animali a scopo di allevamento, per riproduzione o vendita o per consumo alimentare, non puoi portare in detrazione le spese veterinarie. Dunque se hai un allevamento domestico oppure un negozio di animali, le spese mediche non puoi portarle in detrazione nel 730.

In sede di dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiederti un’autodichiarazione in cui affermi che l’animale (o gli animali) è detenuto per scopo di compagnia (o per gare sportive).

Chi può detrarre la spesa

La spesa puoi detrarla se l’hai sostenuta tu, anche se l’animale non era tuo. Dal punto di vista della detraibilità infatti, rileva non il proprietario dell’animale, ma colui che sostiene la spesa. Quindi, se per esempio effettui una spesa per un gatto randagio, puoi detrarla. Così come puoi detrarre la spesa se per esempio il cane è intestato a tuo figlio (con relativo microchip intestato), ma paghi tu i costi veterinari.

La cosa migliore da fare dunque, è far intestare la fattura medica alla stessa persona che ha pagato. Se quindi per esempio, pagate la spesa veterinaria con la carta di credito di tua moglie, è bene far intestare la fattura a tua moglie. Se pagate la spesa con la carta di credito di tuo marito, è bene far intestare la fattura a tuo marito, in modo che possa scaricare la spesa (intestatario fattura = intestatario della carta, devono coincidere).

Attenzione

Hai diritto alla detrazione solo se paghi la spesa con mezzi tracciabili: quindi per esempio con bancomat, con carta di credito. Non ne hai diritto se paghi in contanti.

Importo

L’importo massimo di spesa detraibile è pari a 550 euro, ridotto della franchigia di 134 euro. Sulla differenza devi calcolare il 19%, che è quello che ti spetta in termini di rimborso. Facciamo un esempio numerico.

Supponiamo che l’anno scorso tu abbia speso 400 euro tra veterinari e analisi per il tuo animale di compagnia. Ecco quanto ti spetta di rimborso IRPEF:

400 – 134 = 266 euro

19% di 266 euro => 50,54 euro è la detrazione che ti spetta.

Altro esempio.

Supponiamo che l’anno scorso tu abbia speso 1.000 euro tra veterinari e analisi per il tuo animale di compagnia. Ecco quanto ti spetta di rimborso IRPEF:

550 (puoi detrarre massimo 500 euro, non 1.000) – 134 = 366 euro

19% di 366 euro => 69,54 euro è la detrazione che ti spetta.

Ciò significa che, se anche spendi più di 550 euro in un anno, la detrazione massima che ti spetta è di 69,54 euro, non di più.

Quadro, rigo, codice

Per ottenere la detrazione delle spese veterinarie, devi compilare il Quadro E (oneri e spese) Codice 29 – Rigo da E8 a E10.

L’importo che devi inserire nel rigo non può superare i 550 euro, come spiegato nei passi precedenti. Dunque anche se hai speso 600, 700, 1.000 euro, devi indicare solo 550 euro.

Cani guida

Se hai comprato un cane guida per persone non vedenti, puoi detrarne il costo, indicandolo al rigo E5. Puoi portare in detrazione solo un cane guida per l’intero ammontare (quindi non c’è il limite di 550 euro).

730 precompilato

Se stai usando il 730 precompilato, trovi le spese veterinarie già inserite, perché i veterinari, le cliniche veterinarie e le farmacie inviano le fatture direttamente al sistema di cui si avvale l’Agenzia delle Entrate.

Se approvi il 730 così com’è, senza apportare modifiche, sei a posto, nel senso che l’Agenzia delle Entrate non ti chiamerà a esibire i documenti fiscali che comprovano le spese in detrazione.