Il Decreto n. 34 del 19 maggio 2020, ha previsto un credito di imposta pari al 60% della spesa sostenuta per l’affitto nell’ambito di una partita IVA. Se quindi hai pagato l’affitto durante l’emergenza coronavirus, puoi scaricarne più della metà dalle tasse da pagare, tramite compensazione modello F24.

In questa guida completa sul codice tributo 6920 ti spiego cos’è e a cosa serve, come compilare il modello F24 usando questo codice previsto per il credito imposta affitti, ti fornisco un fac simile esempio compilazione F24, infine alcune informazioni sul bonus affitti, a chi spetta e per quale ammontare.

Cos’è e a cosa serve

Il codice tributo 6920 è il codice da usare nel modello F24 per compensare il credito di imposta affitti previsto dal decreto per fronteggiare l’emergenza coronavirus (nello specifico il D.L. n.34 del 19 maggio 2020).

Nello specifico, se hai un’impresa oppure sei un libero professionista, hai diritto al 60% del credito di imposta sull’affitto pagato (per il locale commerciale) per il trimestre marzo, aprile, maggio 2020. Se lavori nel settore turistico stagionale, il credito ti spetta per l’affitto pagato nei mesi aprile, maggio e giugno.

Compilazione F24

Vediamo insieme come compilare il modello F24 per far valere la compensazione del credito. Supponiamo che tu abbia pagato 1.000 euro di affitto al mese, quindi 3.000 euro in tutto. Hai diritto a un credito di imposta pari a 1.800 euro (60% di 3.000 euro). Ecco come indicare il credito nel modello F24:

  1. Devi compilare la parte Erario, nella zona Importi a credito compensati;
  2. Nella parte anno di riferimento devi inserire l’anno 2020, quindi l’anno nel formato AAAA.

Esempio

Ecco un esempio di compilazione. Supponiamo che tu debba pagare IRPEF di competenza 2019 pari a 6.000 euro (e lo paghi in un unico importo, no a rate), con codice tributo 4033. Hai anche 1.800 euro di credito di imposta affitto da far valere. Ecco come compilare il modello F24.

Abbiamo inserito i codici tributo:

  • 4033 per l’IRPEF;
  • 6920 per il credito imposta affitti.

Siccome l’IRPEF hai deciso di pagarla in un unico importo, nella casella rateazione devi inserire 0101. Altrimenti avresti inserito 0106 (se per esempio era la prima rata su 6, ecc.).

In anno di imposta abbiamo inserito:

  • 2019 per l’IRPEF, perché è l’IRPEF di competenza di quell’anno;
  • 2020 per il credito imposta affitti, avendolo maturato nel 2020.

Nella casella SALDO, devi inserire la differenza tra importi a debito e importi a credito.

Risoluzione 32/E 20

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il codice tributo 6920 con la risoluzione 32/E/20 che puoi scaricare di seguito:

Scarica subito la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che istituisce il codice tributo per il credito imposta affitti.

Credito imposta affitti

Il governo ha lanciato una misura volta a far recuperare una parte dell’affitto pagato. Se hai una partita IVA e durante i mesi dell’emergenza hai pagato l’affitto, hai diritto al 60% come credito di imposta.

Il credito vale per i canoni pagati non solo per la locazione, ma anche il leasing di immobili per uso aziendale. Grazie a questa misura, tramite modello F24 puoi compensare il 60% del canone pagato.

Lo scopo è quello di contenere gli effetti negativi causati dalle misure di contenimento contagio COVID-19. Il Governo ha dovuto chiudere attività commerciali, scuole, teatri, cinema e il tessuto imprenditoriale ne è risultato fortemente scosso.

Soggetti ammessi al credito di imposta

Il credito di imposta spetta a imprese, società, ditte individuali, liberi professionisti che hanno registrato ricavi non oltre i 5 milioni di euro nell’anno 2019. Non conta il regime fiscale adottato: la misura vale per partite IVA in regime ordinario, semplificato o forfettario. La platea di beneficiari è dunque molto ampia.

Le strutture alberghiere e ricettive hanno diritto al credito di imposta indipendentemente dal fatturato 2019. Si tratta di attività tra le più colpite e il governo ha deciso di escluderli dal limite. Tra le struttura alberghiere e ricettive, rientrano nel credito di imposta i seguenti codici ATECO:

  • 55.10.00 Alberghi;
  • 55.20 Alloggi per vacanze;
  • 55.20.10 Villaggi turistici;
  • 55.20.20 Ostelli dedicati alla gioventù;
  • 55.20.30 Rifugi che si trovano in zone montuose;
  • 55.20.40 Colonie marine e montane;
  • 55.20.50 Affittacamere, B&B, alloggi vacanza;
  • 55.20.52 Attività di alloggio collegate a imprese agricole.

Bisogna sottolineare che il credito di imposta vale solo per le imprese, quindi non per gli affitti ad uso domestico. Nello specifico il credito spetta a partite IVA che operano nell’ambito di attività:

  • Industriale;
  • Commerciale;
  • Artigianale;
  • Agricolo;
  • Turistico.

Bonus affitti

Come sottolineato nei paragrafi precedenti, il bonus è dedicato solo a chi ha in affitto un immobile nell’ambito della sua partita IVA, ditta individuale, società, libera professione. Se sei una persona senza partita IVA che ha un affitto ad uso domestico, allora non ne hai diritto.

Lo scopo di questa misura è quello di ridurre l’impatto fiscale delle imprese, già martoriate dagli effetti del coronavirus. Il credito di imposta infatti, va a ridurre il carico di imposte da versare all’Agenzia delle Entrate, in misura pari al 60% dell’affitto pagato nel trimestre di emergenza.