Lo stato italiano prevede che le persone disabili oppure coloro che vivono in una situazione di disagio, abbiano delle priorità di assunzione rispetto agli altri. Proprio a questo fine nasce il collocamento obbligatorio, ossia una lista con graduatorio dove si iscrivono gli aventi diritto in attesa di occupazione.

In questa guida completa sul collocamento obbligatorio ti spiego cos’è e come funziona, a chi spetta, come iscriversi alla lista, a chi fare domanda di iscrizione, come e quando avviene la cancellazione quando scatto l’obbligo di assunzione per un’azienda e infine quali sono gli incentivi di cui può usufruire.

Cos’è e come funziona

Cosa significa. Secondo la normativa vigente, quando un’impresa ha più di 14 dipendenti, deve assumere anche una percentuale di persone disabili inserite nelle apposite liste di collocamento obbligatorio. Le liste sono tenute dai Centri per l’Impiego.

In questo modo lo stato italiano tutela le categorie che sono maggiormente in difficoltà: le aziende di medie e grandi dimensioni sono obbligate ad attingere personale dalle liste. Più grande è l’azienda, maggiore è il numero di persone che devono attingere dall’elenco.

A chi spetta

Quali disabili. Possono iscriversi alla lista i seguenti soggetti:

  1. Disabili con riduzione della possibilità lavorativa oltre il 45%;
  2. Disabili con invalidità oltre il 33%;
  3. Soggetti affetti da cecità e sordomuti;
  4. Invalidi di guerra o per servizio;
  5. Orfani e coniugi di caduti in guerra oppure deceduti per servizio o attività lavorativa (figli vittime del dovere);
  6. Orfani e coniugi di grandi invalidi di guerra, per attività lavorativa o servizio (figli vittime del dovere);
  7. Soggetti bersaglio di terrorismo;
  8. Profughi che sono tornati in territorio nazionale.

Lista

La normativa che disciplina la lista dei soggetti iscritti al collocamento obbligatorio è la Legge 68/89. Nello specifico l’articolo 8 recita che:

  1. I disoccupati disabili che intendono cercare lavoro, se desiderano usufruire di questa agevolazione devono iscriversi nelle apposite liste tenute dai centri per l’impiego;
  2. Il centro per l’impiego, per ogni soggetto iscritto compila una scheda con il profilo professionale, una descrizione della disabilità e le peculiarità che deve avere il lavoro adatto a quel soggetto;
  3. L’elenco è pubblico;
  4. L’elenco è articolato tramite una graduatoria unica e le Regioni definiscono modalità e requisiti per la graduatoria;
  5. Se un disabili viene licenziato per giustificato motivo oggettivo o riduzione dello staff, torna in graduatoria nella stessa posizione che aveva prima dell’assunzione.

Iscrizione

Ecco di seguito la procedura e i documenti necessari per l’iscrizione:

  1. Rivolgiti al Centro per l’Impiego della tua zona (ex Ufficio di Collocamento);
  2. Un funzionario ti sottopone a un colloquio in modo da comprendere il tuo profilo professionale;
  3. Dopo il colloquio, il Centro per l’Impiego ti rilascia una relazione della Commissione Sanitaria Integrata (che non è il riconoscimento della disabilità, che tu già hai ottenuto dall’INPS), ma un ulteriore attestato riconosciuto e rilasciato dal Centro per l’Impiego. In questo attestato sono indicate le modalità del tuo inserimento nel mondo del lavoro: inserimento che non necessita di supporto, oppure inserimento che necessita di strumenti tecnici o supporti, inserimento solo dopo apposita formazione (per i disabili psichiatrici), ecc.
  4. Il Centro per l’Impiego a questo punto predispone un progetto di inserimento lavorativo ed infine ti inserisce in graduatoria.

Documenti necessari da presentare al CpI:

  • Documento d’identità e codice fiscale;
  • Se sei extracomunitario occorre il permesso di soggiorno;
  • Verbale d’invalidità INPS.

Se vuoi iscriverti quindi, la prima cosa da fare è recarsi presso il Centro per l’Impiego della tua città. Troverai personale disposto a fornirti tutti i dettagli del servizio e ad accompagnarti nell’inserimento in graduatoria.

Quando scatta l’obbligo

Le imprese che hanno più di 14 dipendenti devono assumere almeno:

  • Un disabile, se il numero dei dipendenti va da 15 a 35;
  • Due disabili, se il numero dei dipendenti va da 36 a 50;
  • 7% di disabili + 1% di familiari di invalidi e profughi tornati in territorio nazionale.

La conseguenza diretta del collocamento mirato è l’obbligo di assunzione. Quindi, nel momento in cui un’azienda raggiunge questi numeri di personale assunto, è obbligata, entro 60 giorni, a presentare richiesta di assunzione di un iscritto alla lista di collocamento obbligatorio.

L’obbligo scatta quando l’azienda ha almeno 15 dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato. A questo punto l’azienda può rivolgersi al Centro per l’impiego, che controllerà se sussiste l’obbligo di assunzione e provvederà a fornire i primi candidati.

Non rientrano nel computo dei 15 lavoratori i dipendenti con contratto in scadenza entro 6 mesi, i dirigenti, i lavoratori a progetto, i collaboratori esterni, i lavoratori impegnati con contratto di somministrazione, i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, i lavoratori impegnati presso cooperative sociali, apprendisti e lavoratori con contratto di formazione/inserimento.

Part time. I dipendenti a tempo indeterminato part time vanno computati per la frazione di orario lavorativo svolto. Se però la frazione è maggiore di 1/2 allora si calcola come unità.

Cancellazione

Se non hai più diritto di usufruire dei vantaggi della lista di collocamento obbligatorio, il Centro per l’Impiego ti cancella d’ufficio. Nello specifico nei seguenti casi:

  • Trasferimento presso graduatoria di altra provincia;
  • Per due volte consecutive non accetti il lavoro proposto e adeguato al tuo profilo senza dare una giustificazione;
  • Raggiungi il limite d’età per lavorare;
  • Si abbassa la tua percentuale di invalidità.

La cancellazione non è definitiva: se quindi ottieni nuovamente i requisiti puoi iscriverti.

Lo scopo delle liste di collocamento obbligatorio è quello di aiutare le persone in difficoltà nella ricerca di un lavoro. Il centro per l’Impiego è tenuto ad ascoltare le esigenze dell’aspirante lavoratore e a creare una scheda professionale adatta al suo curriculum.

Al momento opportuno gli fornirà delle offerte lavorative adeguate al curriculum. Dal canto suo il beneficiario può rifiutare solo una volta una proposta lavorativa congrua alle sue capacità, ma non la seconda volta. Se rifiuta anche la seconda offerta lavorativa, il centro per l’impiego lo cancella d’ufficio dalla lista.

Incentivi

Allo scopo di incentivare le imprese ad assumere persone disabili, lo stato italiano riconosce all’impresa alcuni vantaggi, tra cui ad esempio sconti sui contributi INPS. Lo sconto dei contributi è proporzionale al grado di riduzione della capacità lavorativa del disabile: maggiore è la disabilità, maggiore è lo sconto riconosciuto all’azienda.

Attenzione

Tale sconto è riconosciuto solo se l’azienda assume il dipendente a tempo indeterminato.