Conosciuto come canone RAI, é uno dei balzelli più odiati in Italia: si chiama “Canone RAI”, ma é dovuto indipendentemente dal fatto che si guardino o meno i primi tre canali del televisore. Si tratta infatti di un tributo che è dovuto allo Stato non per la visione della RAI, ma per la semplice detenzione dell’apparecchio radio e/o televisivo.

Non guardi mai la RAI? Hai un televisore scassato e non funzionante? Devi pagare lo stesso il canone, purtroppo. La legge che fa riferimento a questo canone é il decreto regio di epoca fascista, il n° 246 del 1938 (proprio così, non si aggiorna la normativa dall’epoca fascista!). Nel suddetto decreto sono anche spiegati gli unici modi per abolire ed evitare di pagare il canone RAI.

Come sancito nell’articolo 10, si può disdire il pagamento del canone RAI solo in caso di cessione, non detenzione o richiesta di suggellamento degli apparecchi. Ecco di seguito come richiedere il suggellamento degli apparecchi e rinunciare, dismettere il canone RAI, una volta per tutte.

La richiesta può essere fatta in ogni momento: entro novembre, la disdetta vale dal gennaio successivo.

A – Se hai il libretto di abbonamento alla RAI

1. Paga euro 5,16 mediante vaglia postale intestato a “Agenzie delle entrate Ufficio Torino 1 – SAT Sportello abbonamenti TV – Cas. Post. 22 – 10121 Torino”, indicando, come causale “Richiesta suggellamento televisore per abbonamento n_______”.

2. Stacca dal libretto di abbonamento la cartolina “D” (la “B” se il libretto è recente), relativa alla Denuncia di cessazione dell’abbonamento, compilala in ogni sua parte, e spunta la casella “Intende far suggellare il Televisore a Colori”.

Spedisci la cartolina “D” e la copia della ricevuta del vaglia postale all’indirizzo sopra indicato nel vaglia, tramite Raccomandata A.R..

B – Se non hai il libretto di abbonamento RAI

1) Versa i 5,16 euro sempre secondo le modalità sopra indicate.

2) Invia una Raccomandata con ricevuta di ritorno a:

Agenzie delle entrate Ufficio Torino 1
SAT Sportello abbonamenti TV
Cas. Post. 22
10121 Torino

Il sottoscritto ________________ titolare dell’abbonamento RAI n.ro __________

chiede la cessazione del Canone TV e concede quindi l’autorizzazione al suggellamento dell’apparecchio televisivo detenuto presso l’indirizzo sotto indicato (attuale residenza). Certifica (come da copia in allegato), di aver versato l’importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° _____ del __/___/___

Dichiaro inoltre non essere in possesso di altri televisori, del libretto di abbonamento e che gli appartenenti al suo nucleo familiare dimorano solo presso questa residenza e non hanno altri apparecchi radiotelevisivi.

In attesa di Vostra risposta, porgo cordiali saluti.

Data e Firma
______________________

Nome e Cognome ___________________
Indirizzo__________________________

NB: conserva sempre con cura tutti i documenti.

Un funzionario SAT o la Guardia di Finanza verranno a casa tua per infilare la tv nel sacco di iuta. Fai attenzione: il funzionario SAT, o la Guardia di Finanza, devono venire su appuntamento concordato, non possono entrare a piacimento a casa tua, poichè non hanno il mandato del Magistrato per fare perquisizioni. Cosa fare se non viene nessuno? Sono molto i casi di persone che, pur essendo passati anni dall’invio della raccomandata, non sono stati contattati da nessuno per il suggellamento. Se nessuno si fa vivo, tu hai comunque ottemperato a tutto quanto previsto dalla normativa vigente, e non dovrai pagare il canone, come sottolineato recentemente anche dalla Commissione Tributaria del Lazio con la sentenza 597/2013.