Tu e il tuo coniuge desiderate tanto un bebè e state pensando di accogliere nella nostra vita un piccolo sfortunato per renderlo il vostro principe o la vostra principessa, ma forse siete scoraggiati perché avete sentito parlare di lunghi tempi d’attesa e di costi proibitivi. Non è tutto come pensate!

In questa guida completa su come adottare un bambino, spiego come presentare domanda di adozione nazionale oppure internazionale per adottare un bimbo dall’estero, tempi e costi in entrambi i casi, quali sono i requisiti che valuterà il tribunale per darvi l’idoneità, come adottare un bambino abbandonato in ospedale e infine come adottare un bambino a distanza.

In Italia

Adottare un bambino velocemente, in poco tempo, non è scontato: possono volerci 7/8 mesi nel migliore dei casi, ma possono passare anche anni. Tutto dipende dai bimbi che cercano casa, dalla vostra idoneità e disponibilità ad accogliere anche bimbi più grandi oppure con problemi.

Procedura

Ecco l’iter passo per passo per adottare un bambino in Italia:

1. Consegnare apposita domanda al Tribunale dei minori della tua provincia.

Documenti da presentare in tribunale

Il modulo di domanda, così come i documenti da presentare, cambiano da tribunale a tribunale. Dunque la cosa migliore da fare è recarti presso il Tribunale e chiedere direttamente. Di solito, i documenti da fornire sono i seguenti: dichiarazione dei redditi, certificati medici, dichiarazione di assenso dei vostri genitori (che saranno i nonni del piccolo adottato);

2. Il Tribunale a questo punto, ricevuta la vostra domanda, la esamina e se vi ritiene idonei, gira il vostro contatto agli assistenti sociali della vostra zona, i quali vi chiamano per un appuntamento conoscitivo presso casa vostra. Le visite e gli incontri possono essere più di uno. Sono delle semplici chiacchierate, in cui è bene che vi facciate trovare a vostro agio, tranquilli, senza nervosismi: in fondo gli assistenti sociali vogliono vedervi nel vostro quotidiano;

3. Gli assistenti quindi, una volta giunti a una conclusione, redigono una relazione e la trasmettono al tribunale, il quale a questo punto ha due mesi di tempo per emettere il decreto di idoneità all’adozione.

Tempi

Dal giorno in cui consegnate la domanda, fino a quello di ottenimento del decreto di idoneità, passano da un minimo di 3/4 mesi, fino a un massimo di un anno. Tutto dipende da quanto lavoro hanno gli assistenti sociali. Ci sono zone in cui i potenziali adottanti ricevono il decreto di idoneità in tre mesi, altre in un anno.

L’arrivo del bambino

Una volta ottenuto il decreto di idoneità, il tribunale vi inserisce in una lista d’attesa. Appena ci sarà un bambino adottabile per voi, sarete contattati. Voi e il bimbo inizierete a conoscervi, dopodiché, dopo un breve periodo di conoscenza, inizia l’affidamento preadottivo, ossia un periodo di almeno un anno, in cui avete il bimbo in affido. Non è ancora vostro figlio. Trascorso questo tempo, il giudice valuta questa fase di affido e, se positiva, dichiara finalmente definitiva l’adozione.

Quanto tempo passa dalla domanda in tribunale all’arrivo del bambino? Non ci sono tempi precisi: tutto dipende da quando c’è un bimbo disponibile per voi. Supponendo che ci sia un bimbo già in attesa, se i tempi sono molto veloci, potrebbero bastare anche sei mesi. Ci sono coppie che hanno adottato in sei, sette, otto mesi. Ce ne sono altre che hanno atteso uno, due, tre, quattro anni.

Costi

Adottare un bambino in Italia non ha alcun costo. Sono le adozioni internazionali che hanno un costo (anche abbastanza esoso a volte), ma per quelle nazionali non c’è nulla da pagare, in quanto fa tutto lo stato (tramite il comune e i servizi sociali). Non ci sono associazioni intermediarie, non ci sono costi di viaggio, di traduzione e burocratici come all’estero.

Abbandonato in ospedale

Avrai sentito talvolta, probabilmente al tg, di mamme che abbandonano i neonati in ospedale e ti stai chiedendo come fare per adottare uno di questi piccoli. Vediamo qual è l’iter e cosa dice la legge in tutela dei neonati abbandonati in ospedale.

L’anonimato

Non tutte le mamme hanno istinto materno, oppure non tutte le mamme si sentono in grado di poter crescere un figlio. Per evitare abbandoni tragici, le donne possono partorire in ospedale in anonimato (art. 3 del D.P.R  396/2000). La mamma lascia il bebè in ospedale, il quale si prende subito cura del piccolo e lo segnala all’Ufficiale di Stato civile che redige un atto di nascita indicando genitori “ignoti”. La procura quindi, dichiara il bambino adottabile. In questi casi, se c’è una famiglia idonea disponibile, il bambino arriva da loro già in un mesetto.

Si tratta quindi di una procedura molto veloce, ma attenzione: veloce per il bambino, non veloce per voi genitori adottivi! Affinché il tribunale vi prenda in considerazione per adottare un neonato abbandonato in ospedale, dovete comunque fare tutta la trafila spiegata nei paragrafi precedenti, quindi fare domanda in tribunale e attendere il decreto di idoneità.

Una volta ottenuto il decreto di idoneità, a quel punto, se c’è un bimbo abbandonato in ospedale e voi siete idonei, il tribunale vi prende subito in considerazione e il bambino può arrivare da voi entro un mese, anzi, anche in pochi giorni! Anche in questo caso, come detto sopra, c’è prima l’affidamento preadottivo, dopo almeno un anno arriva l’adozione definitiva.

Requisiti

Una coppia, può adottare un bimbo, che sia un bimbo grande, piccolo o neonato abbandonato in ospedale, solo se possiede i seguenti requisiti:

  • È sposata da almeno tre anni (ma anche meno, se c’è stata una convivenza prima);
  • Ha il certificato di idoneità emesso dal tribunale.

Cosa incide sull’idoneità? Non c’è un elenco pubblico con i requisiti, ma sicuramente sono a vostro favore:

  • Stabile condizione economica;
  • Ottimi rapporti familiari;
  • Stabilità di coppia;
  • Stabilità psicologica.

All’estero

L’adozione internazionale è piuttosto diversa da quella nazionale. Vediamo prima le similitudini.

Anche in caso di adozione internazionale dovete presentare domanda al tribunale dei minori, specificando che desiderate adozione nazionale, oppure internazionale, oppure che siete disponibili a entrambe. Una volta consegnata la domanda non vi resta che attendere visita degli assistenti sociali e infine il decreto di idoneità.

Bene, avete ricevuto il decreto di idoneità. A questo punto, per l’adozione internazionale dovete muovervi così:

  1. Scegliere un ente autorizzato alla gestione delle adozioni internazionali. L’ente deve essere autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono solitamente associazioni o Onlus iscritte a un apposito albo e che si occupano di trovare una mamma e un papà a un piccolo siriano, africano, cinese, russo, insomma a bambini provenienti da tutto il mondo. Ogni ente, lavora in nazioni diverse: per esempio puoi trovare una Onlus che gestisce solo le adozioni di bambini siriani, oppure un’associazione che gestisce le adozioni di bambini africani, un’altra che si occupa di trovare una mamma e un papà a bambini cinesi e così via. Insomma, scegliere l’ente in base al Paese da cui desiderate adottare ma non solo: alcuni enti hanno sedi in tutta Italia, altri ne hanno solo in alcune regioni. A questa pagina trovi l’elenco di tutti gli enti autorizzati dal Ministero.
  2. A questo punto inizia l’ente inizia dei colloqui con la coppia ed elenca i bimbi disponibili, i bimbi stranieri che stanno cercando una famiglia. Se c’è un bimbo per voi, inizia un periodo di incontri: dovrete recarvi nella nazione del bambino e stare lì per un certo periodo. La durata della vostra permanenza nel paese del bambino varia da nazione a nazione, di solito occorrono almeno due settimane o anche più: bisogna dare il tempo al bimbo di conoscervi e le autorità straniere anche devono conoscervi. L’ente che avete scelto vi assisterà in tutto: dalla presentazione del bambino, alla gestione dei viaggi, agli incontri, alle pratiche burocratiche;
  3. Quando tutto è pronto, la Commissione italiana per le adozioni internazionali autorizza l’arrivo del bambino in Italia. Dopo un periodo di preaffidamento, il tribunale dichiara l’adozione definitiva.

Tempi

Anche in questo caso i tempi sono aleatori: possono volerci pochi mesi come anni. Tutto dipende da vari fattori: se c’è già il bambino che attende una famiglia, dalle procedure burocratiche richieste dalla nazione di adozione, dalla vostra disponibilità a viaggiare.

Costi

I costi dell’adozione internazionale sono molto diversi da quella nazionale. Adottare un bambino in Italia significa zero costi per l’adozione in sé. Adottare dall’estero significa dover sostenere spese di viaggio e permanenza del paese del bambino prima dell’affido, spese di traduzione, spese burocratiche e legali che spesso si traducono in migliaia di euro. Sì, hai letto bene: un’adozione internazionale può costare dai 3/4.000 euro e arrivare persino a 40.000 euro.

A distanza

Adottare un bambino a distanza significa sostenere le spese scolastiche, mediche e di qualsiasi altro tipo per crescere un bambino che vive altrove. Il bambino spesso, rimane nella sua famiglia di origine e grazie alle tue donazioni può crescere, avere un’istruzione e diventare un uomo o una donna più fortunato/a.

Per le adozioni a distanza ci sono in Italia tante associazioni che se ne occupano: devi inviare un contributo mensile per sostenere il piccolo e tramite l’associazione riceverai sue notizie. Potrà scriverti lettere quando ne sarà capace inviarti foto e, perché no, quando sarà più grandicello, se lo desiderate, potrete anche organizzare un incontro. I costi vanno dalle 20/30 euro al mese in su.