In Italia le regole previdenziali subiscono spesso cambiamenti, oltre a essere piuttosto complicate. Tra coefficienti, abbandono del sistema retributivo in favore di quello contributivo, allungamento dell’età pensionabile, etc., qualcuno ha cominciato a chiedersi quando andrà in pensione, a che età e soprattutto se riuscirà ad averla, visto che l’INPS ha recentemente dichiarato anche di aver problemi di liquidità (leggi Pensioni a rischio).
Come andare in pensione? Quanti anni di contributi occorrono? A che età si raggiunge il diritto alla pensione? È possibile andare in pensione prima dei 40 anni (contributivi), anticipatamente, per esempio a 57 o 60 anni?
Nel 2012, dopo la spending review, la riforma del lavoro (riforma Fornero) molto é cambiato, ancora una volta, e per tanti lavoratori é difficile districarsi da soli. Vediamo insieme di fare un po’ di chiarezza.
Quando si può andare in pensione
Contribuiti versati. Tutti, uomini e donne, per andare in pensione, devono avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni.
Età. Per tanti anni, l’età minima per andare in pensione, é stata di 60 anni per le donne e 65 per gli uomini. Dal 2013 questa soglia é aumentata, in base all’allungamento dell’aspettativa di vita. L’età minima per il 2013 é di 62 anni (per le donne), ma questa soglia subirà ulteriori innalzamenti (fino a 66 anni), entro il 2018. Gli uomini già dal 2012 vanno in pensione a 66 anni. Non ci saranno quindi più distinzioni tra uomini e donne.
Con le nuove regole, é possibile continuare a lavorare anche dopo i 66 anni, fino all’età di 70 anni (pensionamento flessibile). In questo caso al calcolo della pensione, viene applicato un “coefficiente di trasformazione” e si ha diritto a una pensione maggiore.
Pensione anticipata
È ancora possibile andare in pensione prima del tempo, subendo però una penalizzazione: l’importo della pensione viene diminuito, per ciascun anno di anticipo, del 1% o 2% (in base agli anni di anticipo). Possono andare in pensione, indipendentemente dall’età:
– le donne con 41 anni e un mese di contributi versati;
– gli uomini con 42 anni e un mese di contributi versati.
Pensione a 57 anni
Fino al 31 dicembre 2015, le donne hanno la possibilità di andare in pensione con i requisiti di anzianità (almeno 57 anni d’età e almeno 35 anni di contributi versati), a condizione che scelgano, nel calcolo della pensione, solo il metodo contributivo.
Come abbiamo potuto notare quindi, sono previsti degli incentivi per chi decide di continuare a lavorare fino a 70 anni, dei disincentivi per chi invece desidera andare in pensione prima del tempo.