Con la riforma Fornero, é aumentata l’età pensionabile, sia per gli uomini che per le donne. Tuttavia, andare in pensione prima del tempo, é ancora possibile: é prevista la possibilità di ottenere la pensione anticipata, accettando però di ricevere una pensione più bassa. Al contrario, chi accetta di continuare a lavorare, ha diritto ad assegni più cospicui. Lo scopo di questa norma é facilmente intuibile: disincentivare l’uscita dal lavoro e incentivarne la permanenza fino a una più alta età.

I soggetti che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento, nel 2013, possono chiedere la pensione indipendentemente dall’età se hanno un’anzianità contributiva pari a 42 anni e 5 mesi (per gli uomini) e 41 anni e 5 mesi (per le donne). Per il 2014 l’anzianità contributiva aumenta, come previsto in questa tabella:

Come detto in apertura però, le pensioni di chi possiede questi requisiti e decide di andare in pensione in anticipo rispetto all’età prevista, vengono ridotte di 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo, elevato a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.

Come anticipare la pensione a 57 anni

Esiste ancora la possibilità di andare in pensione a 57 anni? Ebbene si, esiste ancora questo “spiraglio”, per chi vuole andare in pensione prima: le lavoratrici donne, a partire dal 01/01/2008 e fino al 31/12/2015, possono andare in pensione a 57 se in possesso di almeno 35 anni di contributi (se lavoratrici dipendenti), ovvero 58 anni di età (se lavoratrici autonome).

Anche in questo caso però sono previsti dei disincentivi: per chi opta per questo tipo di pensione anticipata a 57/58 anni, l’importo della pensione viene calcolato interamente con il sistema di calcolo contributivo e non con quello misto (retributivo + contributivo). Chi richiede questo tipo di pensione anticipata, quindi, avrà diritto a un assegno minore.