Aprire un conto corrente in un altro Paese può rendersi necessario per varie ragioni: per motivi di lavoro, di studio all’estero, per un trasferimento personale. Come aprire un conto corrente all’estero dall’Italia? È possibile? Certamente, ma ovviamente, avendo cittadinanza e residenza in Italia e non in quel Paese estero, ci sono alcune procedure da seguire.

Come avviene per l’Italia, anche all’estero ogni banca ha delle leggi, dei contratti da rispettare. Il procedimento per aprire un conto estero in realtà, non é molto differente rispetto alla procedura attuata dalle varie banche in Italia. Il procedimento é assolutamente legale. Vediamo come procedere.

Come aprire un conto corrente all’estero dall’italia

I documenti da presentare alla banca o all’istituto di credito sono quelli abituali: documento di identità, codice fiscale e al massimo eventualmente ci sarà richiesta copia della busta paga oppure del contratto di lavoro. A seconda del tipo di conto corrente quindi, potrebbero esserci richieste ulteriori garanzie. Così come avviene in Italia, é possibile chiedere l’apertura del conto corrente estero direttamente on line, al massimo inviando via posta l’eventuale documentazione. Ovviamente la banca avrà la facoltà e il diritto di eseguire eventuali controlli sul richiedente e di accettare o rifiutare l’apertura.

Tasse su conto corrente all’estero

Conto estero, fisco italiano: occorre dichiarare l’apertura del conto corrente estero al fisco italiano. Se per esempio vogliamo aprire un conto in Paesi UE, possiamo chiedere informazioni nell’apposito sito web dell’Unione Europea. Inoltre, le somme detenute sul conto (consistenza del patrimonio posseduto all’estero) devono essere dichiarate negli appositi moduli di dichiarazione dei redditi. I trasferimenti di denaro infine, devono avvenire tramite bonifico, quindi tracciabili: fino a 10.000 euro all’anno non é necessario comunicare l’importo trasferito al fisco, superata questa soglia invece occorre comunicare il trasferimento.