Dal 2015 il modello 730 arriva ai contribuenti italiani (lavoratori e pensionati) già precompilato. Il modello può essere scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate (a questo link come funziona il 730 precompilato e tutte le istruzioni per scaricarlo) loggandosi con le proprie credenziali. Chi è sprovvisto delle credenziali può chiederlo al datore di lavoro. all’Inps o nei Caf.

Il modello 730 precompilato contiene già molte informazioni e dati del contribuente: i dati anagrafici, i redditi da lavoro dipendente o di pensione INPS, i terreni e i fabbricati di proprietà, le detrazioni per i familiari a carico, gli interessi passivi del mutuo prima casa, i versamenti nei fondi pensione e nelle polizze assicurazione vita. La maggior parte dei contribuenti però, dovrà integrare il 730: vediamo cosa occorre inserire per completare la dichiarazione.

Modello 730

Tutti i dati di cui sopra, arrivano all’Agenzia delle Entrate tramite l’anagrafe tributaria e altri dati incrociati. Tuttavia, ci sono due casi in cui il contribuente dovrà integrarlo:

  1. con le spese da detrarre, per ottenere il rimborso IRPEF;
  2. qualora dovesse ravvisare alcune imprecisioni o errori nel 730 precompilato.

Modalità di compilazione 730

Il 730 dovrà essere integrato con:

  1. le spese mediche e sanitarie;
  2. le spese scolastiche dei figli a carico;
  3. le spese per le ristrutturazioni edilizie, le quali daranno diritto a una detrazione IRPEF compresa tra il 50 e il 65%.

Ovviamente le spese devono essere documentate da scontrini e ricevute apposite.

I dati incongruenti

Nel 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe segnalare alcuni dati che potrebbero essere corretti. Per esempio, i dati catastali di un immobile, se il fisco non è sicuro che si tratti di abitazione principale o no (per un soggetto in possesso di più case). Le modifiche possono essere apportate direttamente online dal contribuente: sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate infatti, c’è versione iniziale del 730 precompilato e un prospetto di liquidazione con crediti o debiti col fisco. Da qui è possibile fare le opportune correzioni e ricevere quindi, una nuova versione del 730 precompilato, dopo aver ricalcolato tutte le imposte da pagare o i rimborsi dovuti.

Ovviamente, è sempre possibile apportare le modifiche attraverso il proprio commercialista, attraverso un Caf, o attraverso il proprio datore di lavoro, che si occuperanno anche, su richiesta, dell’invio del modello definitivo all’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo infine che il modello 730 precompilato non è obbligatorio: chi lo desidera può continuare a presentare la dichiarazione dei redditi alla “vecchia maniera”.