Se ritieni che il finanziamento o il mutuo che ha erogato la tua banca o finanziaria, presenti delle mancanze rispetto alle norme sulla pubblicità, oppure ti sia stato erogato a costi superiori rispetto a quelli normali (fino ad arrivare a tassi che ritieni usurai!), oppure che in generale non rispetti le regole sulla trasparenza delle condizioni contrattuali, puoi contestare il finanziamento.

Come agire? Occorre rivolgersi prima direttamente alla banca, intraprendere un’azione giudiziale, oppure rivolgersi ad un avvocato? In realtà, in molti casi, é possibile contestare un finanziamento senza dover ricorrere all’avvocato, risparmiando quindi un sacco di spese legali. Vediamo come.

Contabilità

Come contestare un finanziamento

Se la cifra contestata alla banca o alla finanziaria non é superiore a 100 mila euro, hai diritto ad accedere agli Adr (Alternative Dispute Resolution, i Sistemi di Risoluzione alternativa delle controversie). Nel caso di controversie tra clienti e banche (o finanziarie), l’Adr di riferimento é l’ABF (Arbitrato bancario e finanziario).

L’ABF é un organismo indipendente sostenuto dalla Banca d’Italia, il cui compito é quello di risolvere le controversie che sorgono tra i clienti e gli intermediari finanziari. E’ un sistema semplice ed economico, poichè il cliente può rivolgersi direttamente, senza la necessità di assistenza di un avvocato.

E’ necessaria però una condizione: che il cliente abbia preliminarmente tentato una conciliazione con la banca. Devi quindi prima inviare alla banca una lettera raccomandata A/R all”ufficio o alla persona responsabile della gestione dei reclami, indicando le tue cause e i chiarimenti richiesti (nella stesura della lettera, puoi anche farti aiutare da un avvocato o da un organismo di conciliazione, ma non é obbligatorio).

L’intermediario deve rispondere entro 30 giorni dalla ricezione della raccomandata. Se non risponde o se ritieni che le risposte non siano soddisfacenti, potrai finalmente rivolgerti all’ABF, presentando un ricorso. Per il ricorso dovrai pagare soltanto 20 euro, da versare tramite bollettino postale sul conto corrente n. 98025661 intestato a “Banca d’Italia – Segreteria tecnica dell’Arbitro Bancario Finanziario”, indicando la causale “ricorso ABF”. Puoi versare i 20 euro anche in contanti presso tutte le filiali della Banca d’Italia.

Da questo link puoi scaricare il modulo per il ricorso, anche in formato stampabile ed editabile. Il modulo compilato e firmato, a cui occorre allegare i vari documenti elencati nel modulo (tra cui la ricevuta di versamento dei 20 euro), deve essere inviato:

– per posta, via fax o tramite PEC alla Segreteria tecnica del proprio territorio (presso le Filiali di Milano, Roma o Napoli, i cui indirizzi sono reperibili sul modulo stesso);
– per posta o per mano a una qualsiasi filiale della Banca d’Italia, che a sua volta si occuperà di spedirla all’ABF.

L’ABF, se il modulo risulta completo e verifica che ci sono i requisiti per avviare un procedimento di risoluzione della controversia, inizia una fase istruttoria, nella quale contatta anche l’intermediario, che può fare le sue controdeduzioni (ossia, in termini più semplici, può dire la sua e difendersi).

L’ABF, dopo questa fase e quando ritiene di essere in possesso di tutti gli elementi, può finalmente prendere una decisione. Di solito non passano più di sei mesi dall’invio del ricorso. La Segreteria tecnica comunica alle parti la decisione, ovviamente motivandola e dispone subito (o al massimo entro 30 giorni, indicandolo nella lettera) la somma di denaro e il termine entro il quale l’intermediario deve adempiere, risarcendo il cliente.

La decisione dell’ABF non è vincolante, perchè, come detto in apertura, si tratta di un organo la cui competenza é stragiudiziale. Tuttavia, se l’intermediario non segue le indicazioni e non collabora, viene iscritto sul sito dell’ABF, nella sezione “Intermediari inadempienti” e pubblicato su due quotidiani a diffusione nazionale. Se la banca non adempie, il cittadino, a questo punto, se vorrà far valere i suoi diritti, dovrà iniziare una vera e propria causa legale, avvalendosi quindi di un avvocato.

Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale dell’ABF Arbitro bancario e Finanziario. Il sito mette inoltre a disposizione un utile strumento, un test che puoi fare anche subito, direttamente dal pc di casa tua, per verificare se la tua controversia può essere oggetto di valutazione dell’ABF. Lo strumento, in semplice stile test, é disponibile a questo link quando fare ricorso.